Il Documento di Economia e Finanza del Governo giallo-verde Stampa
Scritto da franco perre   
Lunedì 01 Ottobre 2018 11:00

Il Governo Lega- Cinque Stelle ha rispettato gli impegni assunti con gli elettori.

Il Decreto di Economia e Finanza “licenziato” dal Consiglio dei Ministri giovedì scorso prevede  la modifica della legge Fornero, l’introduzione del reddito di cittadinanza, l’avvio della flat tax, la pace fiscale.

Tutti i commentatori economici stimavano la spesa necessaria alla realizzazione di quanto programmato in circa cento miliardi di Euro e ritenevano pertanto impossibile la realizzazione di quanto promesso.

Il Governo ha smentito tutti e ha avviato la realizzazione del programma. In mancanza delle risorse necessarie ha deciso di ricorrere all’indebitamento con una previsione di un differenziale deficit/Pli al2,4% che, in termini monetari. equivale appunto a cento miliardi di Euro, somma  da ripartirsi in tre esercizi finanziari.

Anche i beneficiari  delle decisioni del governo dovrebbero nutrire grande preoccupazione per quanto deliberato.

In presenza di un debito di oltre duemila e trecento miliardi di euro un’ulteriore indebitamento determinerà ulteriori interessi passivi e probabilmente una contrazione della spesa sociale.

Per comprendere quanto si sostiene si rendono necessarie alcune precisazioni.

La Costituzione prevede il pareggio di bilancio. Ciò significa che le uscite non possono superare le entrate.

Il quadro che segue indica in percentuale il contenuto del bilancio dello Stato a seguito dell’esercizio finanziario dello scorso anno, (Governo Gentiloni)


ENTRATE

Uscite

totale

Finanziamento pensioni

21,30

Santità

19,30

Istruzione

10,90

Difesa – Ordine publ. -sicurezza

08,80

Politiche economiche e del lavoro

06,60

Trasporti

04,40

Contributo all’Europa

02,70

Ambiente

02,50

Cultura e sport

02,40

Assetto del territorio

01,80

89,00

Debito pubblico (interessi passivi)

11,00

11,00

100,00

100,00


E’ di tutta evidenza che maggiore è la spesa relativa al debito pubblico (interessi passivi da pagare) minore sarà l’importo in percentuale e in cifre assolute da poter destinare a tutte le altre voci del bilancio.

Ad esempio se la voce debito pubblico sale (15%) le altre voci del bilancio saranno ridimensionate e dovranno attestarsi all’85,00 % mentre se la voce debito pubblico dovesse scendere (10,00%) le altre voci del bilancio potrebbero salire al 90,00%.

L’obbiezione del Governo si fonda tutta su una speranza: l’aumento della liquidità determinerà maggiori consumi e quindi maggiore domanda interna, maggiore entrate per lo Stato (Iva) e maggiore occupazione.

La speranza di Di Maio/Salvini non ha alcun precedente. Anche il Governo Renzi adottò in parte la stessa politica economica con lo sgravio fiscale di 80 Euro mensile e l’introduzione del “reddito di inclusione)

La richiamata politica ebbe effetti così marginali da non incidere sulla ripresa economica e sulla occupazione.

I timori di molti economisti sono anche quelli dell’attuale Ministro dell’Economia Tria che, fino all’ultimo, ha tentato di opporsi a quanto voluto da Di Maio e Salvini minacciando anche le dimissioni.

Del tutto paradossale è un piano di spesa così importante non si sia neanche accennato a possibili nuove entrate derivanti dalla lotta all’evasione fiscale che nel 2016 la Commissione dell’Unione Europea ha stimato in 36 miliardi, somma inferiore solo a quanto evaso dai cittadini della Romania e della Grecia, mentre si propone un condono fiscale che ancora una volta avvantaggerà chi non ha pagato il dovuto.

Franco Perre Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. - 30.09.2018

 

ENTRATE

 

Uscite

totale

 

Finanziamento pensioni

21,30

 

 

Santità

19,30

 

 

Istruzione

10,90

 

 

Difesa – Ordine publ. -sicurezza

08,80

 

 

Politiche economiche e del lavoro

06,60

 

 

Trasporti

04,40

 

 

Contributo all’Europa

02,70

 

 

Ambiente

02,50

 

 

Cultura e sport

02,40

 

 

Assetto del territorio

01,80

89,00

 

Debito pubblico (interessi passivi)

11,00

11,00

100,00

 

 

100,00

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