la trave che diventa pagliuzza. La macchina del fango è all’opera… Stampa
Scritto da laboratorio per la democrazia   

Il Laboratorio per la Democrazia ha scelto di condividere un percorso comune, rinunciando ad una propria ed autonoma proposta politica, con la consapevolezza che, solo unendo le forze sane della nostra comunità e dando vita ad un’azione incisiva, si può provare ad invertire una tendenza negativa.

La nostra città, per troppo tempo, è stata ostaggio di scelte politiche obbedienti prevalentemente agli interessi di pochi e le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: un drammatico impoverimento economico, culturale , sociale ed ambientale.

Oggi siamo di fronte ad una sfida politica straordinaria che il Laboratorio per la Democrazia intende cogliere appieno, promuovendo un modo di fare politica “diverso”.

In questa direzione va il sostegno alla candidatura a sindaco di Gilberto Raffo, che a differenza di altri candidati , non siede ininterrottamente, (con una sola, breve, “forzata” pausa (1999 – 2004)), nei banchi consiliari dal 1975.

La nostra campagna elettorale sarà caratterizzata esclusivamente dalla esposizione di nostre proposte politiche-programmatiche, sulle quali chiederemo con forza il consenso.

Per questo motivo avevamo deciso di non rispondere alle facili provocazioni , ma nello stesso tempo non vogliamo sottrarci al confronto dialettico.

I candidati che il Laboratorio per la Democrazia esprimerà all’interno della coalizione  a guida Gilberto Raffo si caratterizzeranno per la loro esperienza politico amministrativa,  per come fra l’altro riconosciuta dall’autore (?) dell’articolo Lucio Bencardino, e per la loro lealtà  e coerenza.

Non si possono definire incoerenti persone che,  per come  la loro storia personale racconta,  non si sono mai venduti per un “piatto di lenticchie” o abbiano ceduto a facili compromessi.

E’ ingiusto, inoltre, il giudizio negativo che Lucio Bencardino (?) esprime sulla figura del candidato a Sindaco, Gilberto Raffo.

Infatti nel 2008 e nel 2009, a proposito del grande evento “Note di Fuoco”, ideato dal consigliere Raffo e dimenticato volutamente nel curriculum delle cose “negative” elencate, l’allora Assessore alla Cultura (oggi candidato a Sindaco) ne  riconosceva i meriti e così scriveva: «è una manifestazione tra le più prestigiose dell’estate Calabrese » […] «Si rammenta che nel corso della I^ edizione,  nelle tre serate di “Note di Fuoco”, circa 200 mila persone hanno potuto apprezzare le bellezze di questo Paese aumentando considerevolmente le presenze alberghiere.  Un evento del genere va supportato, pubblicizzato e non certamente denigrato» […] «presso gli Uffici comunali sono depositati: delibere di Giunta – determine dei responsabili degli uffici di cui una che approva analiticamente il rendiconto delle spese della manifestazione – relazione finale dell’evento – rendiconto – fatture – atto costitutivo – Statuto Associazione ecc».

E’ vero, i giudizi  sulle persone cambiano repentinamente.

L’utilizzo della macchina del fango, che pensavamo fosse un metodo prerogativa di una certa destra, non è sufficiente alla delegittimazione dell’avversario politico. Suggeriamo, pertanto, al dirigente del Partito Democratico di recarsi quanto prima presso la stazione dei Carabinieri di Belvedere M. ,dove è depositata da qualche settimana una denuncia – querela contro ignoti, a confermare quanto scritto. Sarà utile alle indagini.

Quanto alle ultime e legittime domande avanzate dal candidato (?), Filippo Perrone, circa il contributo di 12.000 euro erogato dalla provincia di Cosenza all'associazione "Faccia a faccia" per la realizzazione di una parte del progetto "Punto di partenza", il Laboratorio per la  Democrazia non può fare altro che invitare lo stesso a rivolgere i quesiti direttamente al Presidente e ai soci della citata associazione. Il Laboratorio per la Democrazia, non ha mai avuto alcun rapporto con la stessa.

Inoltre, l’autore (?) dell’articolo, da aspirante amministratore, dovrebbe comunque sapere che: il finanziamento pubblico ad un ente privato avviene esclusivamente dietro presentazione di idonea documentazione amministrativo contabile, attestante lo svolgimento della manifestazione e l'effettivo sostenimento delle spese ad esso connesse. Pertanto, delle due l'una: o la documentazione presentata era idonea e, di conseguenza, il finanziamento legittimo, oppure l'Amministrazione provinciale è complice di una truffa.Tertium non datur!

In tal caso, l’autore (?) del questionario, se è a conoscenza di notizie di reato, farebbe bene a denunciarne i responsabili alle competenti autorità giudiziarie.

Infine, le stesse domande possono essere rivolte agli esponenti provinciali e regionali del Partito Democratico, in considerazione del fatto che la Giunta provinciale era ed è guidata sostanzialmente dal Partito Democratico. Laboratorio per la Democraziawww.labdem.org -02.04.2014

 

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