contatori, € 47.190 ad una cooperativa: il Comune fa un "buco" nell'acqua |
Scritto da laboratorio per la democrazia | |||
La delibera di Giunta comunale n. 101/2013, con la quale si affida in forma sperimentale alla cooperativa “Artemisia” di Buonvicino per la modica cifra di € 47.190, “la lettura dei contatori del servizio idrico attraverso il censimento completo delle utenze, la verifica dell'elusione e dell'evasione del tributo relativo, la piombatura dei contatori ove mancante e la normalizzazione della costituenda banca dati del ruolo stesso, nonché il servizio di front office per le informazioni agli utenti”, impone a tutti i cittadini un'attenta e seria riflessione sulla incapacità di questa Amministrazione nel gestire e razionalizzare le poche risorse finanziarie a disposizione. È lo stesso Sindaco ad ammettere il fallimento politico–amministrativo della sua azione di governo quando nella proposta di delibera afferma che: «l'attuale situazione organizzativa dell'Ufficio Tributi è tale da risultare assolutamente inadeguata a soddisfare i vitali compiti che il personale è chiamato a svolgere ed, in particolare, che non si dispone di unità per poter effettuare puntualmente le letture ed a costituire une sportello informativo per le esigenze della popolazione in merito alle problematiche del servizio idrico». Da ormai quattro anni l'Amministrazione sta provando a mettere mano all'organizzazione di un efficiente sistema che consenta di passare a regime con la tariffazione a consumo del servizio idrico:
Ora l’Amministrazione comunale si vede “costretta” ad affidarsi ad una ditta esterna al fine di garantire «la normalizzazione della costituenda banca dati».
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