un altro "capolavoro di trasparenza" mal riuscito Stampa
Scritto da lucio carrozzino   

Tra i punti all’Ordine del giorno del Consiglio Comunale del 25 febbraio 2009 faceva spicco la  “modifica del Regolamento Comunale per la concessione di contributi economici a persone fisiche, ad enti pubblici e privati”, consistente, in particolare, nella modifica   dell’art.11 dello stesso Regolamento.

La modifica, proposta e relazionata dall’Assessore alla Pubblica Istruzione ( per intenderci, lo stesso Assessore che usciva, per poi fare subito rientro, da questa Maggioranza di centrosinistra, accusandola di “ mancanza di collegialità, di democrazia, di trasparenza, pratiche clientelari e spartitorie”), consisteva nell’ammettere a contributo tutti coloro che ne avessero fatto richiesta, solo dopo un controllo a campione (????) delle richieste medesime, adducendo come motivazione di tale modifica, quella di non gravare l’Ufficio, preposto al controllo, di eccessivo lavoro. Ma tale proposta e, soprattutto, tale sprovveduta motivazione, funzionale a “nessun controllo”, si sono rivelate subito censurabili, tant’è che, nel volger di un attimo, la sola maggioranza ( anche qui, per intenderci, quella stessa Maggioranza che convoca il Consiglio comunale per discutere un solo punto all’ordine del giorno, riguardante “interventi di edilizia agevolata”, e non si presenta in Consiglio facendo venire meno il numero legale e suscitando “le ire” della cooperativa “Pitagora casa 2009” ), pur di non ritirare la proposta ed accontentare il “nono” consigliere, ancora utile alla causa, votava la modifica all’art.11, di fatto, senza modificarlo, in quanto prevede, comunque, di esaminare tutte le richieste di contributo se, su un campione del 20% delle medesime, il solo 10% di esse non rientrerà nei parametri stabiliti. Come dire: l’Ufficio,  preposto al controllo, troverà il tempo e non sarà gravato di lavoro solo dopo avere esperito un altro tentativo, mal riuscito, per dare, indistintamente, il contributo a tutti e non ai soli aventi diritto.     Siamo in  campagna elettorale, capiamo anche questo, ma al peggio non c’è mai fine. Lucio Carrozzino - 06.03.2009

 

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