il turismo (parte prima) - (parte seconda) - (ultima parte) Stampa
Scritto da riccardo ugolino   
Domenica 19 Aprile 2020 11:52

La grave emergenza da Covid19 ha messo in ginocchio la nostra economia: il Fondo monetario Internazionale prevede per quest'anno una caduta del PIL del 9,1% e una crescita della disoccupazione al 12,7%.
La crisi colpisce in particolare il turismo che per primo ha dovuto fronteggiare gli effetti catastrofici e devastanti dell'emergenza;
né poteva essere diversamente, poiché gran parte delle attività turistiche non consentono quel "distanziamento sociale" necessario nella gestione del rapporto con il virus.
Il turismo che, con il 13%del PIL e il 14,9%dell'occupazione, costituisce un settore strategico nell'apparato produttivo del Paese,secondo le stime più accreditate avrà un calo di fatturato di quasi 30 MD e presenze ridotte di 260 milioni ( 60% in meno).
Ciò nonostante, benché sia ferma al momento tutta la filiera turistica, dalla ricettività alla ristorazione, dalle agenzie di viaggio ai servizi di spiaggia, la Confcommercio pensa che il turismo sarà uno dei primi settori a riprendersi dopo la crisi. Intanto perché, essendo l'Italia il primo Paese che ha subito l'ondata di contagi, dovrebbe uscire per prima dall'emergenza e divenire meta privilegiata dei flussi turistici internazionali.
Poi perché un sondaggio,realizzato da Confturismo, dice che 7 intervistati su 10 pensano di fare una gita, appena l'emergenza sanitaria sarà finita, e l' 83% di loro pensa di trascorrere le vacanze in Italia.
Poiché la ripresa del settore avrà effetti positivi su tutta l'economia,
(100 euro di transazioni nel turismo ne generano ulteriori 86 in altri settori), è bene che sia sostenuta dal Governo con il Decreto di aprile il quale, oltre a rafforzare il precedente "Cura Italia":
  • proroga della cassintegrazione ordinaria per altre 9 settimane;

  • aumento ad € 800 dell'indennizzo per le partite IVA, sostegno pubblico al costo degli affitti;

  • riduzioni delle bollette di acqua, luce e gas;

dovrebbe prevedere:
  • finanziamenti a fondo perduto per tutte le partite IVA, in particolare per gli operatori turistic
  • detraibilità per due anni delle spese per i soggiorni nelle strutture ricettive;
  • rimborsi autostradali;
  • buoni benzina;
  • incentivi al turismo straniero.(parte prima)
Gli effetti della crisi saranno ancora più gravi sull'economia meridionale, con un calo di fatturato previsto, per il solo settore turistico, tra 3,8 e 6,2 MD.
A questo proposito, appare oltremodo opportuna la lettera dei parlamentari meridionali del PD, indirizzata ai ministri espressione del PD nel governo, con cui si critica l'ipotesi di redistribuire le risorse del FSC ( oggi destinate per l' 80% al Sud) e di sospendere la norma che prevede di destinare il 34% degli stanziamenti in conto capitale al Mezzogiorno.
Di questa ripartizione di vantaggio, concepita per riequilibrare il rapporto Nord-Sud, il Meridione ha ancora bisogno. Nella nostra regione, in cui il turismo incide percentualmente sul PIL e l'occupazione più che nelle altre regioni, il fatturato è previsto in calo di circa € 300 ml. Perciò, già in questa fase di emergenza sanitaria, in cui la Regione Calabria si è limitata ad autorizzare, seppure in ritardo, l'allestimento degli stabilimenti balneari e la consegna, a domicilio e nei giorni festivi, di prodotti dolciari, bisogna programmare la ripartenza. Il consigliere regionale del PD, Carlo Guccione, bene ha fatto a ricordare che per la ripresa non si può fare affidamento solo sulle risorse del Bilancio ordinario, ingessato per l'80% da spese vincolate. Il bilancio regionale deve essere accompagnato necessariamente da un Piano strategico di riprogrammazione di tutte le risorse comunitarie disponibili, la cui flessibilità, resa possibile dall'Unione Europea, consente di utilizzare, nei settori strategici del turismo, dell'agricoltura e dell'ambiente, non solo i fondi dell' attuale programmazione, ma anche quelli non utilizzati relativi ai periodi 2000-2006 e 2007-2013.
Si tratta di risorse cospicue: il Patto per il Sud (€ 1,2 MD) dispone ancora di circa 1 miliardo di euro, essendo stati impegnati solo 271 milioni di euro.
Del FSE (Fondo sociale europeo) sono ancora disponibili 250 milioni di euro sia per "Garanzia Giovani " che per " Dote lavoro e inclusione attiva".
Se a queste risorse aggiungiamo quelle di competenza non ancora impegnate (3 MD per il periodo 2020-2023), i fondi che l'Europa comincia a mettere a disposizione, quelli che il Governo ha già stanziato con il "Cura Italia" e che approverà con il Decreto di Aprile, possiamo concludere che occorre solamente un Piano strategico, da redigere in tutta fretta . Ci sono risorse sufficienti per il Welfare, che deve essere potenziato, anche con un reddito di emergenza nazionale, atteso che la povertà relativa in Calabria riguardava, prima del Covid19, il 30.6% delle famiglie, e considerato che per i servizi socio- assistenziali in Calabria si spendono € 25 procapite a fronte di una media nazionale di € 120.
La Regione dispone di risorse sufficienti per misure di contrasto alla disoccupazione,per sostenere,anche attraverso i Comuni, con prestiti agevolati e contributi a fondo perduto, le piccole e medie imprese, i commercianti, gli artigiani. In particolare gli operatori turistici, i più colpiti dalla crisi, i quali dovranno sopportare costi stra-ordinari in misure di «distanziamento sociale» per soddisfare l' insopprimibile domanda di sicurezza: distanze tra ombrelloni, barriere separatorie, sanificazioni, vigilanza. Gli operatori turistici, ai quali deve essere consentita la consegna a domicilio di cibi da asporto, devono essere immediatamente esentati, per la stagione in corso, da imposte regionali e canoni di concessioni demaniali. (parte seconda)
Proposte per Belvedere (ultima parte)
Per rilanciare la nostra economia, e il turismo in particolare, oltre al Governo centrale e alle Regioni, anche i Comuni dovranno recitare un ruolo da protagonisti,sia migliorando l'offerta che incentivando la domanda.
In un Paese come Belvedere, non più industrializzato e con l'edilizia ferma da anni, il turismo e l'indotto ( alberghi, seconde case, agriturismi, ristoranti, pizzerie, bar e pasticcerie, pub, pescherie, stabilimenti balneari...) costituiscono, per gran parte delle famiglie, una significativa se non l'unica fonte di reddito.
Pur consapevoli che le Amministrazioni locali hanno competenza limitata in materia turistica, noi pensiamo che il Sindaco debba immediatamente istituire una Consulta per il Turismo, con i rappresentanti delle categorie interessate, per preparare al meglio la cosiddetta Fase 2.
Noi, iscritti al PD e amici di BelvedereCambiaverso, non faremo mancare le nostre proposte, consapevoli che la ripartenza, soprattutto nel settore del Turismo, dovrà procedere per fasi e che bisogna prepararsi a governare i tempi dettati dalle Istituzioni. In questa prima fase di emergenza sanitaria, occorre che siano allestiti, in tutta sicurezza, gli stabilimenti balneari, mentre il Comune dovrà cominciare a curare la sistemazione delle spiagge libere, anche con l'ausilio di volontari : pulizia dell'arenile, ripristino degli accessi a mare e delle docce, eliminazione delle barriere architettoniche.
Nel successivo periodo di convivenza con il virus ( fase 2), bisognerà gestire, sia da parte degli operatori che del Comune, la prioritaria domanda di sicurezza: distanze tra ombrelloni, sanificazioni, pulizia e igienizzazzione quotidiana delle spiagge e dei contenitori per i rifiuti, vigilanza e regolamentazione della balneazione, anche d'intesa con i Sindaci dei Comuni limitrofi, dispositivi per il «distanziamento sociale» nelle strutture ricettive, sportive, nei locali di somministrazione di bevande e alimenti.
Per garantire la sicurezza, con opportune misure di «distanziamento sociale», i costi saranno elevati; nel caso di lidi e pubblici esercizi, che non dispongono di ampi spazi, i costi saranno forse proibitivi.
È per questa ragione che diventerà fondamentale il sostegno pubblico agli operatori turistici e commerciali.
Il Comune e la Regione Calabria dovranno abbattere i tributi di competenza: imposta sull'occupazione di spazi e aree pubbliche ( Cosap), il canone di concessione demaniale, la Tari, il canone idrico.
Non solo: il Comune , che dovrebbe beneficiare di un trasferimento erariale di circa 800 milioni di euro, e la Regione Calabria, che dispone di sufficienti risorse, dovranno sostenere gli operatori turistici e commerciali anche con propri contributi, ad integrazione degli aiuti statali. (Continua)
Riccardo Ugolino - 19.04.2020 - 21.04.2020 - 22.04.2020
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