dissesto, dichiarazione di voto del gruppo consiliare di minoranza "Belvedere città futura" Stampa
Scritto da gruppo consiliare "belvedere città futura"   

Signor Presidente, Sig. Sindaco, Giunta, colleghi consiglieri, gentile pubblico presente. Oggi, questo consiglio comunale è chiamato a dichiarare il dissesto finanziario ai sensi e per l’effetto dell’art. 246 del Testo Unico Enti locali.

In pratica celebriamo il fallimento del Comune di Belvedere Marittimo.

E con esso celebriamo la tragica fine di quella politica che ha gestito in modo scellerato il comune di Belvedere Marittimo in questi ultimi anni.

Infatti, la scelta del dissesto finanziario, assume anche un significato squisitamente politico,  che va spiegato bene ai cittadini. Se sul piano meramente tecnico contabile è una procedura che crea di fatto una frattura tra la precedente amministrazione e l’amministrazione controllata, permettendo al comune in dissesto di ripartire libero dai debiti, con la dichiarazione di dissesto il comune sarà costretto a liberarsi anche dei crediti e dal suo patrimonio, che verranno ceduti per consentire la liquidazione. Sul piano politico significa la fine di un modello gestionale, la fine del modello Granata.

E’ bene chiarire in questa sede quali siano state le cause che hanno condotto il comune di Belvedere Marittimo in questo stato di estrema criticità finanziaria, e lo chiariremo anche in piazza difronte ai cittadini.

Riteniamo infatti che, seppur tardiva, l’iniziativa del Sindaco di informare i cittadini sullo stato delle finanze del Comune è stata corretta e meritoria. Avremmo però preferito un confronto pubblico sul tema. Così non è stato e per questo motivo riteniamo utile ed opportuno che il cittadino ascolti anche le nostre valutazioni in merito alla situazione finanziaria dell’ente.

In quell’incontro pubblico il Sindaco e la dottoressa Puntillo non hanno informato la cittadinanza circa le vere cause che hanno causato la crisi finanziaria dell’Ente.

Si è infatti voluto attribuire le cause del dissesto alla:

a) mutata legislazione nazionale che ha ridotto drasticamente i trasferimenti dallo Stato agli Enti periferici;

b)  alla responsabilità dei cittadini/contribuenti che non pagando i tributi sono stati definiti i principali artefici del dissesto in cui versa il Comune.

Le vere cause che hanno determinato questo tragico stato finanziario dell’ente sono interamente da attribuire alle politiche disastrose, approssimative e superficiali dei governi a guida Granata.

Cause che sono elencate nella varie relazione dei revisori dei conti che si sono succeduti nel tempo. Già relativamente ai bilanci 2011-2012  “il revisore dei conti dell’epoca rilasciava parere non favorevole all’ approvazione del bilancio” evidenziando gravi criticità.

Criticità che ritroviamo nelle relazioni che la Corte dei Conti ha inviato periodicamente al Comune di Belvedere. Criticità ben evidenziate, stranamente solo nelle ultime relazioni del revisore dei conti e allegate alla proposta di delibera dell’ultimo consuntivo per l’anno 2018 e alla proposta di delibera della dichiarazione di dissesto che ci accingiamo a votare.

Criticità che abbiamo, fin dall’approvazione del primo conto consuntivo del 2014 quando eravamo qui su questi banchi a denunciare l’incapacità delle amministrazioni Granata di amministrare in modo sano il nostro paese, rilevate e fatte oggetto di relazioni inviate al Prefetto e alla Corte dei Conti.

Ebbene come abbiamo già ricordato nel corso degli ultimi consigli comunali i fatti ci hanno dato purtroppo ragione.

I fatti ci hanno dato ragione quando denunciavamo:

A) Il continuo ricorso all’anticipazione di tesoreria.

Il continuo ricorso all’anticipazione, che per sua natura è finalizzata a sopperire a momentanee deficienze, trattandosi di istituto che dovrebbe trovare applicazione solo in ipotesi eccezionali, è stato definito non solo dai consiglieri di minoranza che si sono succeduti su questi banchi negli ultimi anni ma anche dai giudici della corte dei conti prima e dal revisore dei conti solo ultimamente che  “esso costituisce sintomo di una irregolare gestione finanziaria”… “…rivela una situazione patologica  che non avrebbe dovuto protrarsi nel tempo”.

Tale modo di operare, più volte da noi rilevato quale aspetto negativo, provoca ed ha provocato  inevitabilmente un risultato oneroso per le entità delle somme maturate a titolo di interessi passivi che ogni anno l’ente è stato costretto a pagare.

Ci siamo chiesti in passato e ci chiediamo oggi e chiediamo agli odierni assessori e consiglieri già consiglieri ed assessori della vecchia giunta a guida Granata: come sono stati utilizzati quegli importi avuti come anticipazione di tesoreria? Perchè contestualmente gli importi dei residui passivi, dei debiti che il Comune ha, non sono diminuiti ed oggi sono pari a circa 10.000.000 di euro?

B) Utilizzo dei fondi a destinazione vincolata

Lo abbiamo sostenuto in passato e lo sosteniamo oggi, le amministrazioni granata hanno costantemente utilizzato in modo scellerato i fondi a destinazione vincolata, fondi che dopo l’utilizzo non sono stati ricostituiti e hanno determinato, per utilizzare le parole del revisore dei conti,  “un vero e proprio buco dato che l’ente si trova nell’impossibilità di pagare gli interventi finanziati da detti fondi”.

C) La bassa percentuale di raccolta differenziata.

Oggi abbiamo riconosciuto un debito fuori bilancio nei confronti della Regione Calabria di oltre 700.000,00 euro.

Il debito, infatti,  si è originato dal mancato raggiungimento di una considerevole percentuale di raccolta differenziata. Il Comune di Belvedere Marittimo nel 2018 ha raccolto, con il sistema differenziato, solo 1.427.940,00 t. di rifiuti, pari al 29,53%, percentuale che comporta una tariffa di € 195/t. I comuni calabresi più virtuosi nella raccolta differenziata riescono ad abbattere la tariffa fino a pagare 112 €/t

D) SORICAL

La Sorical fornisce al Comune  2.447.000 m/3 di acqua (di cui 1.822.584 fatturati e 625.000 a costo zero) per un totale di 729 litri ad abitante (a fronte di una media nazionale di 280 litri). Ebbene le giunte a guida Granata, nonostante l’esternalizzazione del servizio, non hanno mai avviato una indagine conoscitiva seria per verificare: a) le eventuali dispersioni lungo la condotta; b) gli eventuali evasori, a causa del mancato accertamento. Non si è mai pensato di installare dei contatori per contabilizzare il reale consumo della fornitura idrica Sorical.

E) Incapacità delle Amministrazioni Granata di accertamento e di riscossione di tutte le entrate.

Dalla lettura dei consuntivi degli ultimi anni  risulta infatti una incapacità nel riscuotere le entrate proprie dell’Ente.

Se il 38% dei contribuenti “devono guardarsi allo specchio” e fare una seria analisi di coscienza, probabilmente, dovrebbero guardarsi allo specchio quanti in questi anni hanno amministrato il Comune, compresi gli attuali assessori e consiglieri che oggi siedono in Consiglio e che già vi sedevano nella precedente amministrazione, rendendosi responsabili, almeno moralmente, della voragine debitoria dimostrando giorno dopo giorno incompetenza e superficialità.

La bassa capacità di riscossione è una situazione patologica a fronte della quale le amministrazioni Granata non sono state in grado di porre in essere adeguate strategie.

La totale inefficienza è da ricondurre non solo ai ruoli quali acqua e rifiuti, ma vi sono tutte una serie di imposte che le amministrazioni a guida Granata hanno del tutto trascurato quali: a) Imu sui terreni edificabili; b) IMU sui fabbricati; c) tassa sulle insegne; d) oneri di urbanizzazione; e) proventi da violazioni edilizie; f) proventi da violazioni al codice della strada; g) tosap, ecc..

Rispetto a queste problematiche appare chiaro che la morosità di una percentuale  di cittadini che, comunque va contrastata, sembrerebbe un fatto marginale e che sicuramente da sola non ha potuto generare la grave crisi finanziaria dell’Ente.

Ebbene analizzando questi dati ci chiediamo e chiediamo agli assessori e consiglieri che oggi siedono nei banchi di questa maggioranza, ma che ieri sedevano nei banchi della maggioranza Granata quali misure correttive sono state adottate negli anni per abbassare questo numeri.

I Revisori dei Conti che si sono succeduti  nonché la Corte dei Conti ebbero più volte a precisare che “l’omessa riscossione di tasse ed altri tributi comunali, nei termini di prescrizione, potrebbe determinare ipotesi di danno all’erario a carico dei soggetti preposti a tale attività. I revisori hanno sempre invitato l'Ente a vigilare sulla tempistica e corretta riscossione delle partite iscritte a ruolo.

L’incapacità delle giunte Granata di pianificare e riscuotere i tributi è certificato dall’alto importo dei residui attivi. Sugli alti importi dei residui attivi non solo i consiglieri di minoranza di ieri e di oggi, ma anche la corte dei conti ed il revisore dei conti, parlavano di residui attivi dopati ed  invitavano il sindaco e il responsabile a monitorare la situazione creditoria dell’ente al fine di evitare risultati di amministrazione gonfiati.

F) Debiti fuori Bilancio

La causa più frequente dello stato di criticità finanziaria dell’’Ente è l’esistenza dei cosiddetti debiti fuori bilancio. Il ritardo , nel riconoscimento con rinvio ad esercizi successivi a quello in cui il debito è emerso comporta una non corretta rappresentazione patrimoniale e finanziaria dell’Ente.

Analizzando alcune voci riportate nel prospetto predisposto dall’ufficio si può facilmente notare come non si tratti di debiti determinati da eventi eccezionali e quindi imprevedibili ma di somme legate alla quotidianità amministrativa. L’utilizzo dello strumento delle ordinanze contingibili ed urgenti per affidare  importanti servizi, non ha consentito l’abbattimento dei costi. Infatti l’affidamento attraverso le gare d’appalto, oltre a garantire una maggiore trasparenza nell’azione amministrativa, avrebbe abbattuto sicuramente i costi. Solo nel 2016 la giunta Granata ha utilizzato lo strumento delle ordinanze contigibili ed urgenti per affidare importanti servizi per circa 1.200.000,00. E’ facile immaginare quanto il Comune avrebbe risparmiato se quei lavori fossero stati assegnati mediante regolari gare di appalto. Non possiamo non rilevare, purtroppo, che la musica non è cambiata con l’attuale amministrazione la quale sin dall’inizio del proprio mandato ha utilizzato più volte lo strumento delle ordinanze.

Le spese senza copertura finanziaria non sono un fatto episodico e rappresentano oltre 1/3 ( € 5.000.000,00) dell’intero debito.

In presenza di una spesa per energia elettrica importante (€ 1.000.000,00 fuori bilancio) l’amministrazione comunale non ha avviato alcuna politica diretta alla verifica delle criticità e al risparmio energetico.

L’eccessivo contenzioso determinato da danni a persone e cose  causati dal pessimo stato della rete stradale non ha consigliato una politica di adeguata manutenzione della rete viaria contravvenendo alle normative esistenti, che fanno obbligo di destinare detti fondi a specifica destinazione.

Se sono quindi chiare e palesi le responsabilità della Giunta a guida Granata, non si possono comunque non sottolineare le responsabilità dell’attuale Amministrazione in carica.

L’avvio della dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Belvedere è  stato determinato dalla scelta approssimativa e affrettata di approvare in Giunta il consuntivo 2018.

Quella scelta ha determinato in modo irreversibile l’avvio della procedura di dichiarazione di dissesto.

Ebbene pur a voler non dubitare dei dati finanziari elencati nella relazione del responsabile di ragioneria, questa amministrazione avrebbe dovuto analizzare in modo approfondito i dati finanziari di cui al Bilancio di previsione del 2019, approvato nel maggio 2019 dall’ultima amministrazione Granata, i quali prevedono un presunto avanzo di amministrazione di circa 500.000,00 euro, e confrontarli con i successivi dati del consuntivo 2018, approvato dopo meno di due mesi dalla nuova Giunta che, viceversa, fotografano un disavanzo di un oltre 19.000.000,00 di euro.

Avreste dovuto analizzare a fondo la relazione del revisore dei conti allegata all’ultimo bilancio consuntivo rispetto alle relazioni precedenti, cosi diverse nei numeri e nelle conclusioni. Quei dati cosi diversi e discordanti fra loro vi avrebbero dovuto  far sorgere qualche dubbio.

Avreste dovuto quindi cercare di analizzare a fondo quei dati per capire se ci fossero state le possibilità di evitare il dissesto che sappiamo bene che peserà come un macigno sulle teste dei cittadini.

Avreste dovuto immediatamente informare i cittadini sulla situazione finanziaria dell’ente.

Avreste dovuto chiedere da subito l’ausilio di esperti in materia, in sintonia con il funzionario di ragioneria, per studiare e promuovere situazioni alternative alla dichiarazione di dissesto.

Avreste dovuto da subito confrontarvi con le minoranze per come annunciato in campagna elettorale e nel corso del primo consiglio comunale di insediamento.

Avreste dovuto immediatamente chiedere più tempo al Prefetto di Cosenza per approvare il consuntivo 2018 prima e la salvaguardia degli equilibri dopo.

La fretta di approvare in Giunta quel Bilancio di Previsione ha di fatto spianato la strada alla dichiarazione del dissesto finanziario impedendo la ricerca di soluzioni alternative.

Potevate provarci, non l’avete fatto. Avete fatto trascorrere inutilmente quasi cinque mesi dall’insediamento senza provare ad evitare il fallimento dell’ente.

Queste sono le vostre responsabilità che ci inducono a esprimere un voto negativo sulla gestione amministrativa sui primi 120 giorni e sulla dichiarazione di dissesto.

In conclusione e per i motivi sopra esposti, esprimiamo un voto contrario all’approvazione di deliberazione del Consiglio Comunale sulla dichiarazione di dissesto finanziario intanto perché non siamo stati certamente noi a determinare questa stato di crisi finanziaria dell’Ente, e poi nonostante questa Maggioranza abbia da subito dichiarato di volersi confrontare con la minoranza consiliare in maniera fattiva e costruttiva, di fatto ciò non è avvenuto.

Avv. Barbara Ferro     Avv. Agnese Fiorillo    Avv. Eugenio Greco    Avv. Daniela Tribuzio

 

*Consiglio comunale del 30.10.2019 sulla dichiarazione di dissesto finanziario del comune di Belvedere M.mo

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