per amore della verità (#-1 #noninmionome) Stampa
Scritto da f.lli aloia matteo, maria e catia   

Nei giorni scorsi, dopo l’appello al voto svoltosi in Rione Sant’Antonio Abate della Candidata a Sindaco Barbara Ferro che ravvisava da parte delle amministrazioni pregresse la mancanza di progettualità di lungo periodo in tutta la cittadina,

con particolare riferimento alle condizioni del precario decoro urbano del Rione su citato, la stessa criticava la realizzazione delll’efficientamento dell’Impianto di depurazione oggetto di lavori per 1.860.000 € per la mancata risoluzione di alcune criticità lamentate da alcuni cittadini, tra cui gli scriventi. Successivamente abbiamo avuto modo di ascoltare gli interventi della lista Belvedere#Puntozero ed in particolare quello del Vice Sindaco uscente Vincenzo Spinelli.

Quest’ultimo, stigmatizzando l’intervento della Ferro definiva le frasi della candidata “forvivanti” ripetendo questo vocabolo più e più volte, ora, ammenoché l’accademia della Crusca non abbia appena inserito tale termine nel dizionario della lingua italiana, abbiamo fatto fatica a comprendere inizialmente il concetto. Dopo avendo avuto la possibilità di riascoltare più attentamente l’intervento, anche in considerazione dei nostri limiti, abbiamo compreso e siamo riusciti a svelare l’arcano.

Il Vice Sindaco riassumendo voleva dire, che l’avvocato Barbara Ferro aveva utilizzato frasi fuorviati, pretestuose e capziose, che aveva avuto qualche cattivo suggeritore e che il suo intervento non corrispondeva  alla realtà. Che quanto richiesto dai sottoscritti, ossia una copertura delle vasche al fine di inibire eventuali cattivi odori nonché rumori molesti nei periodi estivi non era fattibile. La motivazione è da ricercare nel fatto che bisognava rispettare il progetto esecutivo. Ed il punto sta proprio li; è la cabina di regia Politica che attraverso delle direttive agli uffici decide come e cosa fare nell’interesse generale.

Ora ciò detto per amore di verità, cercherò di annoverare i fatti più salienti onde evitare di non tediare troppo il lettore.

Le prime istanze relative a degli inconvenienti igienico sanitarie riguardanti l’impianto di depurazione, sono datate 2007 (Amministrazione D’aprile). Nelle predette istanze ed in quelle negli anni a seguire chiedevamo sia l’efficientamento che la coperture delle vasche al fine di garantire la salubrità dell’ambiente circostante  ai nostri fabbricati, considerato che distano solo 80 mt dall’impianto.

A queste istanze l’Ufficio Tecnico (prot. 12298 del 31/07/2008), faceva presente all’amministrazione in carica che occorreva ammodernare l’impianto con relativa copertura. Dopo un lungo e copioso carteggio, dopo l’avvicendarsi delle amministrazioni e dopo sopralluoghi effettuati anche dallo stesso Spinelli durante l’amministrazione “ Granata Ter ”, si giunge alla scorsa tornata elettorale e leggendo il programma della lista “Impegno E Coerenza” (Granata Quater), nella sezione relativa alla depurazione e più precisamente alla pagina 19  si legge che “si provvederà anche alla copertura dell’impianto, in modo da mitigare l’impatto dal punto di vista ambientale e di decoro della struttura stessa”. Ci chiediamo pertanto, se Il Vicesindaco abbia dimenticato tale passaggio e se i programmi elettorali che vengono redatti sono per alcuni solo un mero formalismo procedurale .

Nella seconda metà del 2014 (Granata Quater), alla luce della definizione della procedura di appalto dell’opera (€ 1.860.000) essendo soggettivamente interessati, ritiriamo la documentazione progettuale e notiamo che non è prevista alcuna copertura e nessuna tipologia di mitigazione dell’impatto ambientale dell’impianto. A questo punto, in data 12.11.2014, inviamo alle autorità impegnate nella Conferenza di Servizio atte ad approvare in maniera definitiva il progetto una missiva nella quale chiediamo che in quella sede venisse “adeguatamente considerato l’oggettivo impatto paesaggistico-ambientale oltre che sanitario determinato dall’impianto di depurazione, cosi da adottare ogni eventuale accorgimento tecnico al fine di eliminare dei pregiudizi ampliamente noti al comune di Belvedere Marittimo”.

Nonostante in un primo momento l’amministrazione Provinciale nella conferenza del 14/11/2014 abbia chiesto all’ente Comune delle integrazioni, tra le quali l’opportunità “Vista la vicinanza ad alcune abitazioni gia esistenti, di integrare gli elaborati con uno studio dei venti per prevedere eventuali barriere di protezione per i rumori nonché eventuali coperture per gli odori” , il progetto tout court viene approvato nelle successive conferenze. Si procedeva cosi alla realizzazione dei lavori ed al collaudo definitivo nel Dicembre del 2016. L’annosa vicenda tuttavia non si conclude, nel luglio 2017, si verifica un cedimento strutturale di una vasca alla quale è seguita l’ordinanza 142/2017 per la relativa ricostruzione con una spesa supplettiva per l’ente di € 33.000,00 + Iva , la domanda a questo punto sorge spontanea:

Era possibile prevedere tale evenienza oppure si è trattato di un evento sismico localizzato?

E ancora, nel Luglio/Agosto 2018, a seguito di una nostra nuova segnalazione ed al sopralluogo della Polizia municipale (prot. 7477) , si ravvisava che dall’impianto “proviene sia un rumore costante che un odore nauseabondo”, il rumore al di sopra delle tolleranze di legge, veniva successivamente certificato da indagini fonometriche.

Per concludere a seguito di una Interrogazione del “Gruppo ORA” in data 29/08/2018 discussa nel Consiglio Comunale in Data 04/10/2018 il sindaco Enrico Granata dichiarava che :

  1. La condotta sottomarina non risulta ancora operativa in quanto mancano le autorizzazioni allo scarico per cui le acque depurate confluiscono nel Soleo;
  2. Che si effettueranno dei lavori per limitare i rumori e che in parte di essi sono gia stati realizzati;

Questi i fatti . La propaganda, quella scadente la lasciamo ad alcuni addetti ai lavori.

La verità e la cosa preoccupante è che molti ormai ex Amministratori delle quattro Giunte Granata, hanno ritrovato una nuova collocazione politica inficiando forse i tentativi di un profondo rinnovamento.

La verità è che questi signori (e mi riferisco agli assessori uscenti), portano nel loro codice genetico politico oltre all’arroganza, il pressapochismo, la superficialità e mancata la volontà politica di venire incontro alle istanze di alcuni cittadini, magari di quelli poco allineati. Quando si diventa amministratori invece, bisogna tentare di rappresentare le istanze di tutti.

Per quanto ci concerne, per concludere, nel caso in cui la nuova amministrazione di qualsiasi colore essa sia, continuerà ad essere sorda rispetto ai diritti fondamentali dei cittadini e contribuenti, continueremo a perorare queste istanze.

F.lli Aloia Matteo, Maria e Catia - 19.05.2019

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