la Calabria si difende solo se il commissario D’Attorre va via ! Stampa
Scritto da comitati calabresi matteo renzi adesso   

Siamo decisamente sconcertati ed indignati per le dichiarazioni che il Commissario del Pd, Alfredo D’Attore ha rilasciato oggi alla stampa.

Nella settimana che precede il ballottaggio, infatti, l’intervento di colui che dovrebbe essere garante “super partes” delle diverse componenti che animano il Pd, può essere paragonato ad un intervento a gamba tesa che un arbitro effettuerebbe  contro  i giocatori di  una delle squadre in campo. Matteo Renzi   autorevole esponente del Pd, e i tanti democratici che stanno  sostenendo il suo progetto politico, meritano rispetto e tutela. I contenuti delle dichiarazioni di D’Attorre non lasciano adito a equivoci, il Commissario parla da “attivista” in favore di uno dei due competitors. Niente di male se lo avesse fatto da esponente nazionale del Pd, vista la sua risaputa vicinanza al Segretario Nazionale; gravissimo, invece, se lo fa nella veste di Commissario, espressione in alcun modo non della realtà regionale, ma figura “calata dall’alto” per mantenere gli equilibri e garantire indistintamente tutti, come invece non è stato.

Riguardo alla polemica con Matteo Renzi, riteniamo che il Sindaco di Firenze non abbia bisogno di avvocati difensori, ma possiamo con certezza dire che da parte sua non esiste alcuna forma di “snobismo” nei confronti della Calabria, anzi per il rapporto quotidiano che i Comitati hanno con lui e con i suoi collaboratori più stretti, riscontriamo grande attenzione per la nostra Regione e per l’eccezionale seguito che la sua azione politica sta ottenendo. Era da tempo che nella nostra Regione non si vedeva tanta passione attorno ad una proposta politica e che non si assisteva ad un coinvolgimento così ampio e partecipato di tanti giovani, ma anche di tanti cittadini che vogliono tenersi lontani dalle “stantie” stanze  delle segreterie di partito, ma che vogliono tornare a fare politica ed essere protagonisti del loro tempo. L’ostracismo dimostrato dal Commissario D’Attore, offende e mortifica questa voglia di cambiamento, vissuta evidentemente dagli apparati come una minaccia, non come un’opportunità.

Il risultato ottenuto dai Comitati per Renzi alle Primarie, deve essere oggetto di riflessione, ma deve essere considerato decisamente positivo visto il contesto in cui è maturato. L’intervento odierno di D’Attorre conferma, se ce n’era bisogno, che coloro, come fanno i Comitati Renzi, che si battono per l’innovazione devono  combattere, com’è stato già detto con un’espressione felice,  “a mani nude” contro la nomenclatura di partito al gran completo, Commissario compreso. Riteniamo che queste primarie non possano lasciare tutto come prima, la straordinaria voglia di cambiamento che sta trovando espressione grazie ai comitati Matteo Renzi  Adesso ! sta lasciando il segno e tutto non sarà più come prima. Di una cosa siamo sicuri: non è da Renzi che si deve difendere la Calabria, ma dai burocrati di partito che nulla hanno a che fare con la realtà dei territori e della loro storia politica e che vengono inviati nella nostra regione come “governatori” di un “colonia”, buona solo per essere terreno di caccia per le elezioni. Invitiamo tutti i calabresi, domenica a sostenere il cambiamento e premiare Matteo Renzi, per cambiar pagina nel Paese e in Calabria e anche per sbarazzarci di ogni commissariamento.  Vogliamo che il Pd torni nelle mani dei calabresi. Il Pd calabrese può ritenersi difeso solo se il Commissario va via e con lui venga “rottamata” una classe dirigente che ha consentito che nostra Regione divenisse una “colonia”, asservita esclusivamente agli interessi romani. Comitati Calabresi "Matteo Renzi Adesso!" - 27.11.2012

 

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