La Procura della Repubblica ha avviato un’indagine sulla conformità degli scarichi fognari alla normativa vigente in materia di igiene ambientale. A seguito degli accertamenti effettuati sul territorio comunale, la Polizia municipale ha verbalizzato quasi tutti i cittadini residenti nelle zone rurali perché smaltiscono le acque reflue in maniera non conforme alla legge.

In questa situazione, tanto delicata, l’Amministrazione comunale ha lasciato i cittadini da soli. Loro devono individuare i tracciati più vicini alla rete fognaria comunale, procurarsi le autorizzazioni dei proprietari dei terreni interessati al passaggio delle condotte, progettare e realizzare le opere necessarie.

Tutto a loro spese.E coloro che sopravvivono con la pensione minima INPS? E coloro le cui abitazioni sono distanti chilometri dalla rete fognaria? E coloro che abitano a valle delle condotte, acquistano una pompa di sollevamento? E coloro che decidono di realizzare pozzi a tenuta e dovranno servirsi di autospurgo, riceveranno un aiuto dal Comune? L’Amministrazione comunale non ha fornito alcuna risposta, limitandosi ad autorizzare i pochi che, vicini alla condotta principale, hanno deciso di affrontare da soli tutte le spese.

Il Circolo pd di Belvedere Marittimo

propone all’Amministrazione comunale:

• di contribuire almeno per il 50% alle spese necessarie per realizzare gli allacci alla rete comunale;
• di dotare il depuratore di un “bottino” che consentirebbe di smaltirvi i liquami provenienti dalle abitazioni rurali, riducendo del 50 – 60% i costi dell’autospurgo;
• di acquistare un autospurgo, sull’esempio di altri Comuni, per servire le contrade lontane o i cittadini che non hanno la possibilità economica di svuotare le loro vasche.

Non lasciamo soli i cittadini delle contrade!

Partito Democratico circolo di Belvedere M.mo - 24.10.2012