l’ANPI dissacra pacificamente l’ultimo tempio del fascismo “italiano” Stampa
Scritto da comunicato stampa   

Decimati dal COVID che tiene lontani gli antifascisti più anziani e sotto tampone molti dei più giovani, i militanti storici dell’ANPI di Rifondazione e dei  VERDI risalgono comunque, per la prima volta, la scalinata che  fin qui aveva visto soltanto manifestazioni irridenti gravemente le Leggi Scelba e Mancino, senza che nessun  Prefetto della Repubblica le vietasse.

Il Commissario di Polizia aveva invitato a tenere la manifestazione altrove, ma l’obiettivo dell’ANPI è quello di trasformare proprio il tempio fascista di Belmonte in un attivo museo antifascista, come ha lucidamente sottolineato il Giornalista Francesco Cirillo, che ha già incaricato una Architetta del Tirreno di dare compiutezza grafica e scientifica alla proposta progettuale dell’ ANPI di riconversione antifascista del Mausoleo di Michele Bianchi.

La Docente di Storia Rosanna Grisolia  amanteana dell’ANPI Tirreno  ricorda il carattere apologetico del lugubre  monumento  rammentando la sentenza di Milano dove viene formalmente considerato che anche le manifestazioni semplicemente rievocative  del fascismo costituiscono reato.

Ci sono con loro il Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista Francesco Saccomanno ed il Dirigente dei verdi l’Avv. Carmine Quintiero, ma i partiti del Centro -  Sinistra hanno tutti aderito convintamente alla manifestazione per la riconversione antifascista del mausoleo apologetico di Belmonte Calabro.

Il Presidente dell’ANPI del Tirreno Cosentino, Massimo Converso, ricorda che Michele Bianchi era tutt’altro che un fascista “ buono ” costruttore delle piste sciistiche in Sila e di altre opere pubbliche, era in realtà il fondatore delle delinquenziali e sanguinarie squadre dei fasci di combattimento, uno dei mandanti politici dell’assassinio di Giacomo Matteotti, del corresponsabile dei bombardamenti con gas urticante sulle popolazioni civili in Libia e responsabile della deportazione l confino in Calabria di centinaia di antifascisti.

Viene infine letto il forte messaggio del Presidente Nazionale della Federazione delle Associazioni Partigiane (FIAP) il Deputato Emerito Socialista Mario Artali, che riportiamo qui di seguito.


F.I.A.P. Federazione Italiana Associazioni Partigiane

Milano, 28 ottobre 2020

Cari amici e compagni, confermo la piena adesione della Fiap e mia personale alla iniziativa - che constato con piacere  promossa con l'ANPI e partiti e movimenti democratici -  per la riconversione del Monumento a Michele Bianchi in uno strumento di testimonianza sulla tragedia del fascismo e sulla lunga e gloriosa lotta di chi per molti anni si è battuto per la riconquista della libertà in patria e nell'esilio, fino alla vittoria finale.

Una lotta che ha visto insieme partigiani di tutte le tendenze politiche e culturali, reparti delle forze armate in Italia ed all'estero, donne ed uomini che hanno cooperato in tutte le forme possibili.

Appartengo ad una generazione che ha avuto la fortuna di conoscere personalmente molti dei più autorevoli esponenti di quella lotta e mi rendo conto che spesso i giovani che oggi non condividono questo privilegio, hanno bisogno di luoghi e strumenti per conquistare una conoscenza senza di cui è inevitabile l'oblio o quanto meno la sotto valutazione.

L'Italia ha molto bisogno di luoghi e centri organizzati allo scopo, e quindi non posso che augurarmi che la vostra e nostra proposta sia accolta.

Fraternamente

Il Presidente Nazionale

Dott.Mario Artali

 

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