Nato cinque anni or sono in un momento di emergenza, costituito dall'imminenza delle elezioni comunali, l'associazione è andata avanti fino ad oggi proprio per dare stabilità a quel progetto per Belvedere che quel gruppo, costituito dai candidati nella lista che concorse alle elezioni e dai sostenitori esterni, ha inteso proporre ai cittadini in quel frangente.

Eravamo consapevoli, allora, che l'estemporaneità della proposta avrebbe trovato la resistenza di alcuni cittadini, ma nonostante ciò decidemmo di vivere quell'esaltante esperienza elettorale e molti cittadini mostrarono di aver compreso il nostro intento tributandoci un consistente consenso nelle urne. Anche sulla scorta di quella fiducia, il gruppo decise di proseguire il percorso intrapreso. Nel corso di quasi cinque anni, in rigorosa autonomia e con i soli mezzi dei soci, abbiamo dato luogo a numerose iniziative: dapprima con atti mirati al solo territorio comunale quali convegni sulla ormai famosa crisi della Foderauto o sulla opposizione al famigerato "sottopasso" progettato dal comune e poi abbandonato, grazie anche alla nostra iniziativa, manifestazioni nelle contrade a seguito dei primi movimenti franosi che oggi hanno assunto dimensioni enormi e sono sotto gli occhi di tutti; in un secondo momento abbiamo inteso affrontare anche tematiche socio-culturali di più ampio respiro ed abbiamo iniziato una serie di importanti convegni sulla legalità che ci hanno visto confrontare con autorevoli interlocutori del campo della politica, della giustizia, dell'università, della scuola, del lavoro, dell'associazionismo e delle istituzioni in genere.Non pensando di essere infallibili abbiamo agito, commettendo certamente qualche errore, ma siamo certi che i cittadini di Belvedere hanno compreso lo spirito che ci ha animato nel corso della nostra attività. Penso che noi stessi abbiamo tratto giovamento dall'azione comune che ha visto svilupparsi al nostro interno il confronto e la dialettica. Ognuno di noi ha portato il proprio contributo ideale, senza discriminazioni di alcun genere.Per tutto questo credo che oggi il gruppo Rinascimento sia legittimato a proporsi, nel panorama politico belvederese, quale valido interlocutore per tutti coloro che con lo stesso spirito costruttivo, innovativo, propositivo abbiano interesse a concorrere allo sviluppo del paese e ad invertire la rotta amministrativa che sta gravemente compromettendo il tessuto economico e sociale di tutta la comunità. Confidando in un serio dibattito politico, l'auspicio è che non vi sia più spazio per sterili polemiche e per beghe da cortile, né nelle piazze, né sulle pagine della stampa locale, e che tutte le forze realmente interessate a ciò abbiano la capacità e l'umiltà di confrontarsi intorno ai seri problemi della nostra cittadina. Roberto Pietropaolo - portavoce Gruppo Rinascimento - 06.03.2009