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legalità, V.Carrozzino replica a Gentile PDF Stampa E-mail
Scritto da vincenzo carrozzino (rinascimento)   

Nel leggere l’ulteriore articolo dal titolo “legalità contro l’illegalità” a firma del pseudo paladino e moralizzatore della politica belvederese, mi sono domandato se rispondergli oppure assecondarlo ancora una volta con il silenzio.

Poi però, venendomi in mente il film di Totò, “il Medico dei Pazzi”, dove Don Felice Sciasciammocca, spaventato dall’idea di trovarsi in mezzo ai pazzi, li assecondava in tutte le loro bizzarrie, mi sono detto che così non doveva essere e che - diversamente da come si è comportato nel film Don Felice - il “gentile cortigiano” merita una riposta.Questo individuo che non ha il coraggio di nominarmi esplicitamente, da tempo non perde occasione per gettare fango sulla mia persona, sul mio operato e su quello del Gruppo Rinascimento, prendendo, da ultimo, a pretesto addirittura il convegno che abbiamo tenuto sabato scorso il cui titolo era La lotta all’Illegalità, Etica, Politica e Istituzioni ed erigendosi a moralizzatore (falso), osservatore attento, critico e censore dell’operato altrui, si spaccia come  provetto scrittore di articoli da pubblicare, ma come si dice, più vile è il cuore, più ardita è la lingua!Omette di specificare e chiarire, però, il perché di tanta acredine, astio e livore nei miei confronti (e del Gruppo Rinascimento), di spiegare quale causa o movente “politico” lo spinge a tale infondato quanto inutile accanimento solo nei nostri confronti e particolarmente nei miei o quale altro recondito e/o personale motivo lo induce a tanto.Evidentemente la codardia e la viltà non consentono di farlo. Per quel che ricordo, durante il periodo che da “infiltrato” ha fatto parte del Gruppo Rinascimento, non era capace di articolare una sola frase compiuta ed era solito dire: “ragazzi, voi sapete che non sono in grado di utilizzare la penna e che litigo con l’italiano, però se mi scrivete un articolo, io lo firmo e lo faccio pubblicare”.Non avendo saputo in questi due anni - ovvero da quando improvvisamente ed immotivatamente ha abbandonato Rinascimento - che lo “scrivano belvederese” abbia frequentato alcuna scuola di giornalismo, devo ritenere che gli articoli continuino a scriverglieli altre persone e che questi farneticanti scritti siano il frutto di qualche squallida quanto inconsistente “strategia politica”, ordita da altri e che il suddetto si presti subdolamente e miseramente a tal fine. Il detto com’è? Chi asino si fa, ciascuno lo cavalca!Non voglio dilungarmi, né rispondere punto su punto a quanto questo soggetto ha scritto (melius che gli hanno scritto) perché significherebbe dargli importanza che non merita.Voglio solo riferirgli che della questione Foderato Bruzia e della solidarietà espressa ai lavoratori, così come a quelli di altre aziende, abbiamo riempito pagine di giornali e fatto convegni.Altrettanto abbiamo fatto con la scuola che questo “cortigiano errante” menziona nell’articolo.A proposito dell’”area scolastica e dell’accesso carraio”, quando a seguito di una mia interrogazione il sottoscritto ne parlava in Consiglio Comunale, il “Paladino Orlando” -  ovvero colui che con i suoi scritti pensa di raddrizzare i torti e difendere i deboli e gli oppressi - dov’era? Forse il “Gentil homo” era in viale Stazione nel mentre si intitolava la via a Giannino Lo Sardo?Non credo!Era certamente in altra Stazione ma di servizio, forse intento ad occuparsi di quote societarie o strategie legate al trasferimento di esse, oppure a contabilizzare le somme da riscuotere dall’Amministrazione di Belvedere M. da lui tanto vituperata, che  senza alcuna gara ma con semplice Ordinanza si è rivolta alla sua stazione di servizio per il rifornimento del carburante ai mezzi comunali?Sputare nel piatto dove si mangia non è da persone dabbene, eppure, come possiamo vedere, qualcuno lo fa.Ma questo è l’assertore della legalità, della moralità e dell’etica, ammesso sempre che ne intenda il significato!A questo “nuovo Savonarola” della politica belvederese che pensa di “distruggere” il sottoscritto con i suoi farneticanti scritti, voglio dire che non mi preoccupano i “nani” pensieri e che nella vita c’è chi nasce scimmia per arrampicarsi, c’è chi nasce mosca per vivere e nutrirsi di cose immonde e c’è chi nasce aquila per volare alto.L’aquila, oltre a volare alto, non si sporca il becco con le mosche!  Avv.Vincenzo Carrozzino - Gruppo Rinascimento - 25.02.2009

 

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