Da quattro anni, il Gruppo Rinascimento propone, con un convegno, le problematiche relative alla legalità nella vita sociale  e politica del nostro territorio.

Lo fa invitando illustri magistrati , uomini di legge, e del mondo della cultura che con la loro presenza testimoniano come sia importante tenere sempre vivo questo argomento. E’ indubbio dare il merito a Rinascimento di questa iniziativa ma è strano il fatto che concluso il convegno, si abbassa il sipario su questo gravissimo problema. Le esternazioni pre-convegno , del portavoce di Rinascimento, atte a manifestare l’impegno del gruppo alla lotta all’illegalità e il disappunto su chi occupa spazi nevralgici nella vita pubblica e sociale sono in contrasto con il proprio uomo politico che siede sulla poltrona della minoranza consiliare. Infatti, dalla minoranza consiliare, in questi anni, non si è  mai udita voce in tal senso,; anzi, con i proprio silenzi, ha dato credito a tutto ciò che vi era intorno, contribuendo, di fatto, al malcontento della popolazione.C’è da chiedersi se questi convegni, sono frutto di una strategia politica atta a tenere in mostra il gruppo Rinascimento o semplicemente un modo poco nobile nel dire: “Armiamoci e partite!” Come dimenticare il rifiuto di solidarietà verso i lavoratori della Foderauto Brutia solo perché una componente del gruppo , non né ha avuto Lei in precedenza?Come dimenticare che, mentre s’intitolava Viale Stazione a Giannino Lo sardo, si faceva scempio dell’area scolastica con un accesso carraio che non solo rappresenta un pugno al principio di legalità, ma uno scandalo per tutti gli alunni che si sono sentiti traditi dal pessimo esempio degli amministratori, e non solo. Gli assertori della legalità dov’erano? Ormai prossimi alle consultazioni elettorali , tra crisi e frane, compresa quell’amministrativa , la popolazione belvederese , conoscendo questi politicanti, sarà presa da un gran dilemma: non di scegliere la lista migliore, ma quella che è meno peggio. Agostino Gentile - 23.02.2009