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Scritto da riccardo ugolino   

Come scrivevo nell'Introduzione a "Le Politiche di Bilancio a Belvedere", pensavo di concludere il mio lavoro nel più breve tempo possibile.

Non sarà così, com'è oramai evidente, considerato che, nonostante l'impegno quotidiano e la collaborazione preziosa di Giovanni Martucci, sono riuscito a trattare, fin'ora, solo una voce delle Entrate comunali: i proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione e dai costi di costruzione. Il fatto è che la mia vocazione di studioso e ricercatore di storia ha prevalso sulla passione politica e il lavoro iniziale, dettato dall'urgenza di intervenire nel dibattito sul dissesto finanziario, diventerà, presumibilmente, una meditata riflessione e accurata ricerca riguardante non solo le politiche finanziarie ma altri aspetti della vita amministrativa del nostro Paese, a partire dal 1975, quando il " compromesso storico", stipulato a Belvedere tra DC e PCI, diventò un caso politico nazionale. Non verrò meno, però, al mio impegno di portare un contributo di chiarezza alla questione che oggi preoccupa i Belvederesi: il temuto dissesto finanziario. Innanzitutto mi renderò disponibile a fornire delucidazioni sulle questioni già poste e che riassumo:--- beni comunali "ceduti di fatto a privati", tra cui la litoranea G.Murat;--- entrate che non si sono volute accertare e/o riscuotere;--- spese " allegre" e clientelari ( ordinanze sindacali e incarichi legali);--- oneri di urbanizzazione e costi di costruzione. Poi, anticiperò i temi della mia ricerca, intesa a dimostrare:--- che l'opposizione di Sinistra e di Centrosinistra è stata sempre incalzante sui temi della finanza comunale;---che l'Amministrazione di Centrosinistra (2004-2009) aveva avviato un percorso virtuoso di risanamento del bilancio e di redistribuzione dei carichi fiscali;--- che l'attuale Amministrazione comunale dovrà invertire la rotta nelle politiche finanziarie dell'Ente, se vorrà evitare il baratro in cui si rischia di cadere. Sarò necessariamente sintetico, ma spero di non sacrificare nulla alla chiarezza espositiva.

La proposta della dichiarazione di dissesto, avanzata dal Responsabile del Settore economico e finanziario dell'Ente, pone l'obbligo, a ogni forza politica e ai gruppi consiliari, di individuare le cause che hanno prodotto la crisi; non solo perché, come pure è giusto, ciascuno si assuma le proprie responsabilità, ma anche per indicare percorsi virtuosi che possano garantire al nostro Comune di risalire la china.

Noi abbiamo individuato una causa originaria: il patto fiscale scritto nella Costituzione (equilibrio tra entrate, garantite da un sistema fiscale proporzionale e progressivo, e spesa che assicuri servizi efficienti alla totalità dei cittadini) è stato sostituito da un "compromesso al ribasso"( pochi tributi in cambio di pochi servizi).

Questo compromesso di è materializzato in una politica fiscale delle Entrate, che ha favorito la rendita e i profitti tollerando l'evasione/elusione, e in una Spesa Pubblica finalizzata alla conquista e alla perpetuazione del potere.          Le responsabilità sono di coloro che hanno ridotto gli ONERI di URBANIZZAZIONE e i COSTI di COSTRUZIONE rispetto alle tabelle parametriche fissate dalla Regione Calabria, la quale aveva concesso ai Comuni anche la facoltà di aumentarli.

Il cedimento agli interessi della rendita e dei profitti si è materializzato nel mancato aggiornamento degli oneri concessori, a cui ha provveduto il Centrosinistra nel 2005-2006, quando i prezzi al consumo erano aumentati del 541% rispetto al 1978.Responsabili di una politica fiscale permissiva sono stati coloro che non hanno riscosso gli oneri a fronte dei numerosi cambi di destinazione d'uso verificatisi in numerosi immobili, soprattutto nel centro storico.

Dopo 15 anni dall'entrata in vigore della Bucalossi, un'altra imposta fu introdotta dal Legislatore, per favorire l'autonomia impositiva dei Comuni: l'ICI sui fabbricati e sulle aree edificabili. Ma gli amministratori non solo proposero di  ridurre gli estimi catastali, tollerarono anche che l'ICI sui terreni edificabili fosse, di fatto, evasa, delegando ai proprietari il compito di determinare il valore commerciale dei loro terreni per l'applicazione dell'imposta. Un cedimento alla rendita che neppure Maria Teresa d' Austria, con l'imposta fondiaria, aveva fatto ai ceti nobiliari lombardi. È stata l' Amministrazione di Centrosinistra (2004-2009), ancora una volta, a deliberare in Consiglio comunale il valore commerciale delle aree edificabili ai fini dell' ICI, accertando maggiori entrate per € 760.000. L' Amministrazione di Centrosinistra, applicando il principio " pagare tutti, pagare meno", ridusse l'aliquota sulla prima abitazione, aumentò le detrazioni per i lavoratori dipendenti...

Un'altra entrata ,di considerevole importanza, mai accertata dalle Amministrazioni precedenti la Giunta D'Aprile, è costituita dalla MONETIZZAZIONE delle aree, comprese nei piani di lottizzazione, da cedere gratuitamente al Comune.

Premesso che i primi piani di lottizzazione, approvati nel 1999, prevedevano un numero di abitanti da insediare sottostimato, allo scopo di ridurre le superfici da trasferire al Comune, trasferimenti, peraltro, mai avvenuti, e che le aree da cedere erano quasi sempre marginali e comportavano costi eccessivi di urbanizzazione, l'Amministrazione di Centrosinistra stabilì che per ogni unità abitativa si dovessero prevedere almeno 4(quattro) occupanti, aumentando così le superfici da cedere al Comune.

Inoltre, considerato che le aree da trasferire al patrimonio comunale erano quasi sempre di scarsa utilità pubblica, si preferì la monetizzazione, consentendo all'Ente di recuperare circa € 500.000.

Il quinquennio D'Aprile(2004-2009) vide il trasferimento gratuito al patrimonio comunale della strada litoranea G.Murat, intestata alla Provincia di Cosenza: circa 6.000 mq di reliquati della strada che il re di Napoli ordinò si costruisse, per mettere in comunicazione la capitale del Regno alle Calabrie, divennero di proprietà comunale. Valutati dall'UTC € 80/90mq, aumentarono le entrate comunali di competenza di circa€ 500.000. Purtroppo, dopo le prime alienazioni non si è proceduto, nel secondo decennio Granata (2009-2019), né a recuperare i terreni occupati arbitrariamente né a cederli ai privati possessori, rinunciando di fatto a oltre 400.000 euro.

L' Amministrazione di Centrosinistra aveva iniziato a smontare il " compromesso al ribasso"( meno tributi, per alcuni, minori servizi), per costruire un Patto per lo sviluppo( equilibrio tra le entrate ,garantite da un sistema fiscale proporzionale e progressivo, e la spesa, che assicurasse servizi efficienti).

Sul fronte delle Entrate, la Tarsu, oggi Tari, fu estesa a tutto il territorio comunale, pur graduandola sulla base della distanza dai cassonetti e fu avviata la verifica delle superfici reali degli immobili e la loro effettiva destinazione d'uso. La corretta applicazione della tassa consentì la previsione di  maggiori entrate per circa 400.000 euro e riduzioni per pensionati, per cittadini emigrati all'estero, per il recupero della frazione organica dei rifiuti.

Nel decennio 1995-2004 era stata ampiamente tollerata l'evasione dell' Imposta comunale  sulla pubblicità, dei Diritti sulle pubbliche affissioni, del Canone sull'occupazione degli spazi e aree pubbliche. Nel quinquennio successivo fu verificata scrupolosamente l'occupazione degli spazi pubblici e introdotto , finanche, il canone per i passi carrabili, tanto da consentire, a fronte dell'aumento delle entrate accertate, la riduzione del 50%del canone a favore degli esercizi pubblici e degli ambulanti nel Centro storico. Furono eliminate le affissioni abusive, fu regolamentata la pubblicità con il censimento di tutte le insegne pubblicitarie.

Le gravi difficoltà in cui versano le finanze comunali non sono riconducibili solamente alla politica delle entrate, compiacente nei confronti della rendita e dei profitti, sia nella fase di accertamento che nella determinazione di oneri, canoni, aliquote; il temuto dissesto è originato anche dall'incapacità di Riscossione di quanto accertato e dalla Spesa incontrollata.

In relazione alla Riscossione, oltre a quanto già asserito discorrendo di Oneri da concessioni edilizie, di Monetizzazione, di Occupazione di aree pubbliche, di Imu sulle aree edificabili, di Imposta sulla Pubblicità e di Diritti sulle pubbliche  affissioni, di Tari e Canone per il servizio idrico integrato, è opportuno richiamare ancora l'attenzione dei contribuenti e degli amministratori sull' Imu, sia in riferimento a fabbricati non accatastati sia in relazione ai proprietari di case vacanza che hanno trasferito la loro residenza a Belvedere Marittimo, per beneficiare dell'esenzione prevista per la prima casa, pur non dimorando abitualmente nel nostro Comune.

C'è poi da verificare:

* se chi ha beneficiato del Condono edilizio ha versato l'oblazione e gli oneri dovuti;

* se l'Imposta di soggiorno è regolarmente corrisposta;

* se sono riscossi i Proventi da violazione del Codice della strada, atteso che nel 2013 solo il 50%dell' accertato era riscosso e nel 2015 la percentuale di riduceva al 9,78%.

Un discorso a parte andrebbe fatto sull'Addizionale Irpef che, prevista come imposta facoltativa dal  Legislatore, diventa, a partire dal 1999, un'entrata considerevole per il nostro Comune. E' ovvio che tale entrata è direttamente proporzionale all'ammontare dell'Irpef e che l'evasione, anche parziale, dell'imposta si ripercuote negativamente sul Bilancio comunale. Peraltro chi produce dichiarazioni Irpef infedeli, non solo viola il patto costituzionale con lo Stato, la Regione, il Comune, ma beneficia impropriamente di esenzioni e riduzioni dei ticket per i servizi a domanda individuale ( scuolabus, mensa scolastica).

Siamo consapevoli che le somme iscritte a ruolo e, conseguentemente, nei bilanci dell'Ente, non corrispondono quasi mai a quanto effettivamente riscosso, comportando il ricorso alle anticipazioni di cassa, con conseguenti  oneri per interessi.

Cio' accade soprattutto in momenti di difficoltà economica. A Belvedere la crisi globale, iniziata negli USA nel 2007 e ancora non del tutto superata, si manifestava nella crisi dell'attività edilizia e dell'indotto ma era resa più acuta dalla chiusura della Foderauto Bruzia, della Casa di cura Spinelli, dal ridimensionamento delle altre Case di cura. Di conseguenza alcuni contribuenti hanno incontrato serie difficoltà a corrispondere i tributi dovuti, nonostante il Legislatore avesse previsto forme di rateizzazione e di ravvedimento operoso. Va dato atto, però, che la stessa Giunta Granata, in occasione dell'approvazione del Bilancio consuntivo 2015, riconosceva che" circa dieci anni fa (Amministrazione di Centrosinistra) la mancata riscossione delle Entrate tributarie ed extratributarie si attestava, al massimo, al 20%in meno, oggi è il 35-40/%in meno rispetto alle somme iscritte a ruolo". L'anno successivo la percentuale del non riscosso si attestava intorno al 45%.

La Spesa

Le Amministrazioni di Centrodestra (1995-2004;2009-2019) si sono rivelate incapaci di accertare e riscuotere le Entrate, criticità rilevata dal Revisore dei conti che nel 2017 invitava l'Ente" a vigilare sulla tempistica e corretta riscossione delle partite iscritte a ruolo per evitare ulteriori aggravi di spese; incapacità più volte attenzionata dalla Corte dei Conti, per la quale "rappresenta una delle principali cause di crisi finanziaria".

Oltre a ciò, non si sono attivate per ridurre la Spesa in maniera selettiva, soprattutto nell'acquisizione di beni e servizi.

La Commissione europea rendeva noto, nel 2014, che l'Italia "spende circa €230 MD negli appalti pubblici, che ogni giorno lo stesso bene o servizio viene acquistato a prezzi diversi, che la somma di questi sprechi ammonta a circa € 31 MD(pari al 2% del PIL), che le procedure di affidamento di opere e servizi pubblici, nonché l'acquisto di beni, costituiscono l'occasione per commettere illegalità formali e sostanziali".

Anche nel nostro Comune l'acquisizione di beni e servizi e l'affidamento di opere pubbliche è avvenuta quasi sempre in deroga alle disposizioni legislative e ai regolamenti comunali, in nome di emergenze spesso fittizie.

Nella relazione al Consuntivo 2013, si legge: "Servizio raccolta RSU-raccolta differenziata-conferimento in discarica: affidato tramite ordinanza sindacale; servizio trasporto: affidato tramite ordinanza sindacale; sevizio mensa: affidato con ordinanza sindacale..".  A ciò si aggiunga l'affidamento diretto della installazione e lettura dei contatori, della manutenzione delle pompe di sollevamento, degli impianti di pubblica illuminazione.

Il ricorso agli affidamenti diretti non ha garantito la necessaria trasparenza, non ha tutelato i diritti delle imprese a concorrere sul mercato, non ha permesso di abbattere i costi. Emblematici di questo modus operandi, che ha provocato una lievitazione dei costi oltre misura, sono le ordinanze sindacali con le quali sono stati affidati:

* la manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione (€ 3.660 mensili),dal febbraio 2012 al 31 dicembre 2017 con recente proroga al 31 agosto 2019;

*il servizio di Nettezza urbana, dal maggio 2013 a gennaio 2017, per un totale di 44 mesi e un valore di € 4.985.200;

* la gestione e manutenzione delle pompe di sollevamento (€ 6.000 mensili),affidata direttamente per oltre un decennio.

Un modus operandi, ai limiti della legalità, che contrasta, clamorosamente, con il comune sentire: quale buon padre di famiglia, quale madre coscienziosa, quale imprenditore avveduto, prima di affrontare una qualsivoglia spesa non ricorrono a una ricerca di mercato, non chiedono dei preventivi? Purtroppo le Amministrazioni di Centrodestra hanno governato la cosa pubblica confermando, nella sostanza, la triste e rassegnata veridicità di quell'antico detto meridionale: " Cosa 'n comune jettal'allu jume".

A nulla è valso il Regolamento per l'istituzione dell' Albo delle imprese e delle ditte di fiducia, approvato dal Consiglio comunale il 30 novembre 2005 "al fine di garantire la massima trasparenza, restringendo la discrezionalità operativa nel campo degli interventi urgenti sul territorio".

Spiace constatare che ancora nulla è cambiato: durante la campagna elettorale, alla Ditta incaricata della manutenzione e controllo degli impianti di illuminazione è stata affidata la posa in opera di circa 30 organi illuminanti in diverse contrade; nessun evento giustificava la procedura d'urgenza, se non la ricerca di consensi durante la campagna elettorale. Anche i primi atti della " nuova" Amministrazione: pulizia spiagge e decespugliazione (€ 40.000), confermano l'inveterato malcostume dell'affidamento diretto. ( continua)


Riccardo Ugolino - 30.07.2019 - 02/09.08.2019

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