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consuntivo 2018, la relazione del gruppo di minoranza "Belvedere città futura" PDF Stampa E-mail
Scritto da gruppo consiliare "belvedere città futura"   
Domenica 21 Luglio 2019 19:17

Signor Presidente, Sig. Sindaco, Giunta, colleghi consiglieri, gentile pubblico presente . Oggi questo consiglio comunale, nella prima riunione dalla sua formazione, è chiamato a deliberare in merito al conto consuntivo 2018.

Vogliamo subito chiarire che il conto consuntivo 2018 è il documento contabile riferito all’ultimo anno della giunta Granata. Conto consuntivo, che avrebbe perciò dovuto approvare il vecchio consiglio comunale a guida Granata entro il termine previsto del 30 aprile 2019. Più in avanti ci soffermeremo sui motivi che hanno “consigliato” la giunta Granata a soprassedere dall’approvazione del conto consuntivo 2018.

Dalla lettura del parere sulla proposta di deliberazione del responsabile del settore economico finanziario  dell’ente, si evince che il Comune di Belvedere  ha un disavanzo di amministrazione totale pari ad Euro 17.478.445,13 suddiviso tra disavanzo 2018  e nuovi debiti fuori bilancio accertati nel mese di maggio 2019 e successivamente all’approvazione del bilancio di previsione 2019 dell’aprile 2019.

Purtroppo, e ci teniamo a sottolineare a dire purtroppo, (magari, per il bene della collettività, avremmo preferito che fossero risultate sbagliate le analisi e le considerazioni fatte in passato) oggi possiamo dire che abbiamo avuto ragione, possiamo purtroppo dire che i fatti ci hanno dato ragione.

Siamo stati facili profeti quando, fin dall’approvazione del primo consuntivo 2014 denunciavamo:

A) Incapacità delle Amministrazioni Granata di accertare e di riscuotere le tasse.

Criticità più volte evidenziata dalla Corte dei Conti. Criticità evidenziata anche dai Revisori dei Conti, nonostante poi i pareri favorevoli dagli stessi espressi sulle proposte di deliberazioni.

Sia il Revisore dei Conti che la Corte dei Conti infatti (Cfr. Corte dei Conti con Deliberazione 78/2015) ebbero più volte a precisare che “l’omessa riscossione di tasse ed altri tributi comunali, nei termini di prescrizione, può determinare ipotesi di danno all’erario a carico dei soggetti preposti a tale attività. I revisori hanno sempre invitato l'Ente a vigilare sulla tempistica e corretta riscossione delle partite iscritte a ruolo.

Scarsa capacità di riscossione non legata, per come giustificata dalle relazioni illustrative al conto consuntivo, «alla crisi economica», ma, derivante proprio dall’incapacità dell’Ente di recuperare risorse dall’evasione tributaria molto aumentata nel tempo.

Criticità non risolta dall’ente con la scelta di affidare a società esterne l’accertamento e il recupero dei tributi. L’Ente comunale, nonostante abbia adottato l’affidamento dell’accertamento e recupero dei tributi a società esterne, non è riuscito a conseguire alcun apprezzabile risultato sul piano delle entrate. Fino a martedi scorso, per come comunicato dal responsabile del settore economico finanziario, non vi è agli atti alcuna relazione circa l’attività svolta dalla ditta Consorzio Quattro, ditta incaricata per l’accertamento dei tributi anno 2012 notificati nel 2017 e l’accertamento tributi 2013 notificati nell’anno 2018,  in seguito agli incarichi di cui alla delibera di giunta 150/2015 e alla determina 775/2016. Non risulta agli atti alcuna relazione perché la società non ha ancora terminato le attività previste. Ad oggi in sostanza non siamo in grado di sapere i tributi accertati e riscossi dalla società incaricata.

Esternalizzazione dei servizi di riscossione che contrastavano e contrastano con le indennità dirigenziali. Abbiamo sempre affermato sul bisogno di rivedere le indennità in quanto rappresentano una duplicazione dei costi (indennità dirigenziali e spese sostenute per esternalizzare i servizi di riscossione).

Abbiamo denunciato il criterio della premialità per il personale legato non alla maggiore riscossione ma al maggiore accertamento.

L’incapacità delle giunte Granata di pianificare e riscuotere i tributi è certificato dall’alto importo dei residui attivi.

Infatti più è alto il valore dei residui attivi e più bassa risulta la percentuale di riscossione.

Più volte la corte dei conti e da ultimo anche il revisore dei conti, nella relazione sulla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto 2017, invitavano il sindaco e il responsabile a monitorare la situazione creditoria dell’ente al fine di evitare risultati di amministrazione gonfiati.

In presenza di percentuali minime di riscossione rispetto all’accertato, facevano sorgere il dubbio non solo a noi ma ai funzionari della corte dei Conti, ai revisori dei conti che si sono succeduti negli anni, che le somme accertate non fossero effettive ma sovrastimate anche al fine di ricorrere all’istituto dell’anticipazione di tesoreria come fonte sistematica di finanziamento dell’Ente.

Siamo stati facili profeti quando, quindi, denunciavamo:

B) Il continuo ricorso all’anticipazione di Cassa.

Le difficoltà alla riscossione hanno determinato e determinano una carenza di cassa che ha determinato il continuo ricorso all’anticipazione, che per sua natura è finalizzata a sopperire a momentanee deficienze, trattandosi di istituto che dovrebbe trovare applicazione solo in ipotesi eccezionali. Viceversa il ripetuto e ampio ricorso a tale istituto, rivela una situazione patologica  che non avrebbe dovuto protrarsi nel tempo, atteso che la perdurante  sofferenza di cassa dell’ente deriva proprio dalla mancata riscossione delle entrate proprie.

Il continuo ricorso ad anticipazioni di tesoreria denota difficoltà nella gestione dei flussi di cassa e uno stato di precarietà degli equilibri che desta preoccupazione, in relazione alle scadenze delle obbligazioni assunte dall’ente.

Il ricorso ad anticipazione di cassa, previsto si dall’art. 222 del tuel, si configura come una soluzione di breve periodo  per superare transitorie situazioni di scarsa  o insufficiente liquidità e non come forma di sistematica di finanziamento dell’Ente fra l’altro molto onerosa.

Tale modo di operare, più volte rilevato quale aspetto negativo, dalla Corte dei Conti, provoca inevitabilmente un risultato oneroso per le entità delle somme maturate a titolo di interessi passivi che ogni anno l’ente è costretto a pagare.

Siamo stati facili profeti quando denunciavamo:

C) l’utilizzo scellerato delle Ordinanze contingibili ed urgenti e conferimento degli incarichi tecnici e legali.

L’utilizzo dello strumento delle ordinanze contingibili ed urgenti per affidare  importanti servizi, non hanno consentito l’abbattimento dei costi. Infatti l’affidamento attraverso le gare d’appalto, oltre a garantire una maggiore trasparenza nell’azione amministrativa, avrebbe abbattuto i costi.

Solo nel 2016 la giunta Granata ha utilizzato lo strumento delle ordinanze contigibili ed urgenti per affidare importanti servizi per circa 1.200.000,00. Quanto mi chiedo e vi chiedo il Comune avrebbe risparmiato se quei lavori fossero stati assegnati mediante regolare gare di appalto?

L’Ente negli anni ha conferito incarichi legali e tecnici senza tenere conto del regolamento comunale per la disciplina del contenzioso per il conferimento di incarichi di patrocinio e tutela legale approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 48/2010.

Modus operandi che, dispiace rilevarlo, non viene modificato dall’attuale amministrazione. Ci riferiamo ad esempio alle determine di affidamento diretto n° 255 e 256 del 2019 nonché alle delibere di Giunta numeri  63 e 64 di conferimento di incarichi.

Nuova giunta Comunale che inoltre, amministra senza tenere conto del risultato di questo disavanzo di amministrazione, lo ricordo pari ad €. 17.478.445,13 e continua ad impegnare somme per le attività estive. Somme che si legittimamente trova nel bilancio di previsione anno 2019, approvato lo scorso aprile 2019 dalla vecchia giunta Granata, ma bilancio di previsione che non tiene conto del disavanzo di amministrazione accertato solo successivamente alla sua approvazione. Bilancio di previsione che, nel caso in cui venga dichiarato il dissesto a norma degli art. 244 e 246 del tuel, questo consiglio comunale dovrà comunque provvedere alla sua revoca a mente dell’art. 246 comma 4 del TUEL.

Queste nostre denunce o meglio preoccupazioni dettate non dal voler motivare  in ogni caso, essendo gruppi di minoranza, un voto negativo ai bilanci consuntivi, ma perché avevamo e abbiamo a cuore le sorti economiche del territorio, alla fine si sono rilevate fondate e oggi ci consegnano un consuntivo caratterizzato da un disavanzo di circa 18.000.00,00,. Questi si sono, purtroppo grandi numeri, assessore Liporace, e non l’elenco dei lavori da te pubblicizzati in campagna elettorale, lavori che nella stragrande maggioranza dei casi  erano stati finanziati ed effettuati in amministrazioni precedenti all’ultima.

Grandi numeri che certificano, se qualcuno ancora avesse dei dubbi, la tragica fine politica delle giunte a guida Granata. Quelle amministrazioni oggi ci consegnano un comune che, in quanto finito nella centrale rischi della Banca d’Italia, non potrà accedere a nuovi mutui erogati dalla Cassa depositi e prestiti con tutte le conseguenze tragiche che derivano da questa situazione.  Il comune di Belvedere ad esempio non sarà in grado di accendere il mutuo per l’acquisto del Castello. Questo è stato uno dei motivi che ha suggerito alla giunta Granata di non approvare il Consuntivo del 2018 nei termini previsti dalla legge, 30/04/2019 o comunque nei termini prorogati dal Prefetto. Sarebbe emerso già in campagna elettorale questo tragico dato che avrebbe seppellito interamente la vecchia giunta a guida Granata e avrebbe forse portato a diversi risultati elettorali.   Grandi numeri che non sono il frutto, come giustamente sostiene il responsabile di ragioneria,  di   scelte tecniche dovute ad accantonamenti, (vedi l’accantonamento di circa 9.500.000,00 di euro nel fondo crediti di dubbia esegibilità) ma derivano dalla corretta applicazione della normativa vigente in materia e della corretta esposizione dei risultati finanziari secondo i modelli ministeriali forniti dalla ragioneria generale dello stato.

In conclusione esprimiamo un voto negativo all’approvazione del conto consuntivo 2018, invitiamo gli assessori, che ieri componevano la giunta Granata, fra l’altro sconfessati dal Sindaco Granata quando, nella relazione inviataci dallo stesso in data 16/07/2019, prende le distanze dai suoi ex assessori e dall’attuale Sindaco, per non essere stati in grado di vagliare le criticità rilevate dallo stesso nella relazione del responsabile di ragioneria tanto da dichiarare, leggo testualmente: “Non si comprende poiché questa possibilità non sia stata vagliata dall’organo politico e portata all’attenzione dell’organismo tecnico. La politica non può assuefarsi pedissequamente alle valutazioni meramente tecniche”,  e che oggi ricoprono gli stessi incarichi nella nuova giunta Cascini, i quali hanno approvato la relazione sulla gestione e dello schema di rendiconto dell’esercizio 2018 (Delibera di Giunta 62/2019), a fare un bagno di umiltà al fine di riconoscere le loro responsabilità politiche e le loro incapacità di amministrare il Comune di Belvedere, e quindi a rassegnare le dimissioni dalle cariche oggi ricoperte.

Avv. Barbara Ferro

Avv. Agnese Fiorillo

Avv. Eugenio Greco

Avv. Daniela Tribuzio

18.07.2019

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