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Il Museo San Valentino: meglio tardi che mai PDF Stampa E-mail
Scritto da mauro d'aprile   

In 20 lunghi anni la Gestione di Granata, oltre l’iniziale acquisto e ristrutturazione della Sede Comunale di Palazzo De Novellis nel Centro Storico, si è caratterizzata per l’arredo del Monumento ai Caduti, e per l’intervento del Museo del Mare a Capo Tirone.
Un po’ pochino se si considerano  gli anni di Amministrazione a disposizione e se si confronta con quanto ha realizzato l’Amministrazione presieduta da me in appena solo 5 anni: Acquisto al Patrimonio Comunale Area Ex-Consorzio Agrario-Lungomare, Ristrutturazione di Palazzo Nastri, Arredo-Riscaldamento e Dotazione rete Computerizzata -Uffici Comunali, Acquisto di Palazzo Franco, Progettazione e Finanziamento Area Urbana Attrezzata Località Monti, Ristrutturazione Campo Sportivo, Finanziamento e Recupero Aree Artigianali-Pille e Campo Minore, Progetto Finanziamento e Appalto Raddoppio Strada per la Fornace, Raddoppio Rete Fognaria Santa Litterata-Depuratore, Collegamento Fognario Palazza-Depuratore, Progetto Finanziamento Strada di Collegamento Lungomare-Calabaia, Finanziamento Progetto ed esecuzione Intervento Frana di Via G. Fortunato, Finanziamento Progetto ed Esecuzione intervento Frana Via A. Pepe Centro Storico, Finanziamento Pronto Intervento Frana S. Lucia Centro Storico, Rifacimento Pavimentazione Centro Storico, Pronto Intervento Frana Rocca-L’Aise, Strada di Collegamento S.Andrea-Oracchio con SS.105, Progetto e Finanziamento Rete di Metanizzazione.
Di queste opere, per necessità dei tempi di attuazione, dal 2009 in poi alcune sono finite in mano all’Amministrazione Granata che, per non smentire quanto poco di buono aveva realizzato nel primo decennio, ha ritenuto arbitrariamente rinunciare ad alcune di esse e, di altre, modificare la sostanza delle finalità.
Non si capisce ancora che fine abbia fatto quel 1.100.000 Euro di completamento della Strada di Collegamento Lungomare-Calabaia-Sangineto; non si capisce che fine abbiano fatto i 930.000 Euro per la Parallela di Via della Repubblica per la Fornace; non si comprende la logica di spendere solo quelle mie 630.000 Euro di primo Pronto Intervento sulla Frana di S.Lucia per poi non impegnarsi a proseguire l’Opera; non si comprendono i criteri sulla sommaria parzialità della Metanizzazione e sul suo notevole ritardo di erogazione completa.
Non sono risultati chiari e comprensibili le incompletezze di alcune opere come quella del Recupero Urbano di Località Monti che prevedeva una dotazione infrastrutturale di Servizi Comunali: un Campo di Calcetto e quello delle Bocce, una vasta Area di Parcheggio Pubblico per Sosta Pullman Turistici ed illuminazione estesa sulle superficie pubbliche a detrimento di quelle private che avrebbero dovuto provvedere per se (Il risultato mi è sembrato del tutto capovolto). Un Verde Attrezzato a Parco Comunale,  illuminato e curato con le essenze arboree e floristiche.
Infine, meglio tardi che mai, la destinazione a Museo di Palazzo Franco che ha costituito un incremento di valore immobiliare per il Comune di un altro milione di Euro. Un edificio del Centro storico a ridosso della stessa sede Comunale destinato ad ospitare il Museo S.Valentino (Museo delle stanze del tempo e dell’Amore). Una opera da me pensata, ideata, progettata e finanziata all’interno di un Progetto Integrato per la qualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici  di concerto con la Regione Calabria.
Sono trascorsi 5 anni per il completamento dell’Opera dopo il Bando di gara del 7 Marzo 2013 e dopo altri primi 5 anni dal finanziamento del mio progetto del 2008. Esattamente 10 anni in tutto, e con questa opera, non sua, Granata si congeda dalla platea Belvederese.
Si congeda ed anche in questo caso “guastando” un tassello di un mio Progetto più Generale che riguarda il Centro Storico e che tenacemente inseguo, se pur costretto da lontano, molto lontano, e che finirà per essere l’ennesimo suggerimento per una Amministrazione Democratica e di alternativa al metodo Granata. L’aver voluto utilizzare lo spazio Museale a Museo della Ceramica, indicando nelle opere del Prof. Pino La Fauci e nello stesso il Direttore, mi pone in assoluta soggezione di giudizio: Il Prof La Fauci, per altri resta Pink, per me il Prof., essendo stato avviato dal Medesimo, io con altri, sin da bambini, all’arte della Ceramica ed avendo io stesso più volte sollecitato durante manifestazioni estemporanee del Maestro, il riconoscimento della Cittadinanza di Merito.
Pertanto non posso che dichiararmi soddisfatto da questa decisione, pur costretto, adesso, a rivisitare la mia idea Progettuale per il Centro Storico individuando in altri idonei edifici a ridosso del Castello lo spazio pensato per il Museo di San Valentino (Le Stanze del Tempo e dell’Amore). Un Museo, dinamico, come richiesto dai tempi moderni, con spazi destinati all’esposizione di abiti da sposa medioevali, suffragati da immagini proiettate sulle video-pareti dei matrimoni più importanti raccolti in cineteca, da manichini rivestiti da abiti “della prima uscita” di fidanzamento che fanno da anticamera a spazi ospitanti teche di gioelleria d’epoca e moderna, profumi ed assenze aromatiche, predisposizioni floreali. Un Museo, opportunamente in parte virtuale, che necessita di occupazione giovanile: di caffetteria con dolciaria locale, di sala Ricerca e Pubblicistica, di Sartoria finalizzata anche alla confezione araldica di stemmi e simboli.  Un Museo, non solo simbolo, ma spazio aperto per la esposizione della produzione di filiera organizzata nelle botteghe del Corso della Piazza.
Un Museo, nuovo, dinamico, diverso che si spiega e che spiega, che necessita di lavoro, quello derivato dalle inclinazioni identitarie, dalle capacità, dalle tradizioni, dalle vocazioni che secoli di Storia raccontano, di esperte di uncinetti, di ferri per maglia, di telai per seti pregiate, di abili aghi per tessere , per cucire per comporre, di incastonatori di gioielli, di distillerie per essenze e profumi, per bevande tipiche, di abili pasticcieri: tutte attività economicamente sorrette dai fondi Europei, si tratta solo di organizzare senza furberie e corse in avanti. Un Progetto che vede nella Confetteria il suo elemento simbolico portante, di confetti prodotti, confezionati con Marchio di Qualità San Valentino.
Un Progetto più consono alle aspettative che Belvedere merita, meno inventate, improvvisate, arruffone, grezze, “campagnolesche”, volgari. Un Progetto da prendere in mano dai Professionisti esperti in materia, lontano dagli scopi Amministrativi, se non per le necessarie competenze, da affidare a Persone Serie, con gli strumenti che sono richiesti :
( Fondazione di Scopo alla quale vengono allineate Cooperative di giovani 18 enni con molte ragazze, individuazione dell’Istituto di Credito e Garanzie, Sponsorizzazioni).
Questo progetto, già approvato e finanziato durante il mio mandato, rappresenta un semplice segmento di quello Strategico Generale, predisposto per Belvedere, che è stato e sarà alla base di un Programma Elettorale, abbondantemente illustrato durante le Elezioni del 2009, depositato in Comune e rintracciabile anche su questo Blog (download- Programma Elettorale Lista l’ORIZZONTE).

In 20 lunghi anni la Gestione di Granata, oltre l’iniziale acquisto e ristrutturazione della Sede Comunale di Palazzo De Novellis nel Centro Storico, si è caratterizzata per l’arredo del Monumento ai Caduti, e per l’intervento del Museo del Mare a Capo Tirone.

Un pò pochino se si considerano  gli anni di Amministrazione a disposizione e se si confronta con quanto ha realizzato l’Amministrazione presieduta da me in appena solo 5 anni: Acquisto al Patrimonio Comunale Area Ex-Consorzio Agrario-Lungomare, Ristrutturazione di Palazzo Nastri, Arredo-Riscaldamento e Dotazione rete Computerizzata -Uffici Comunali, Acquisto di Palazzo Franco, Progettazione e Finanziamento Area Urbana Attrezzata Località Monti, Ristrutturazione Campo Sportivo, Finanziamento e Recupero Aree Artigianali-Pille e Campo Minore, Progetto Finanziamento e Appalto Raddoppio Strada per la Fornace, Raddoppio Rete Fognaria Santa Litterata-Depuratore, Collegamento Fognario Palazza-Depuratore, Progetto Finanziamento Strada di Collegamento Lungomare-Calabaia, Finanziamento Progetto ed esecuzione Intervento Frana di Via G. Fortunato, Finanziamento Progetto ed Esecuzione intervento Frana Via A. Pepe Centro Storico, Finanziamento Pronto Intervento Frana S. Lucia Centro Storico, Rifacimento Pavimentazione Centro Storico, Pronto Intervento Frana Rocca-L’Aise, Strada di Collegamento S.Andrea-Oracchio con SS.105, Progetto e Finanziamento Rete di Metanizzazione.

Di queste opere, per necessità dei tempi di attuazione, dal 2009 in poi alcune sono finite in mano all’Amministrazione Granata che, per non smentire quanto poco di buono aveva realizzato nel primo decennio, ha ritenuto arbitrariamente rinunciare ad alcune di esse e, di altre, modificare la sostanza delle finalità.

Non si capisce ancora che fine abbia fatto quel 1.100.000 Euro di completamento della Strada di Collegamento Lungomare-Calabaia-Sangineto; non si capisce che fine abbiano fatto i 930.000 Euro per la Parallela di Via della Repubblica per la Fornace; non si comprende la logica di spendere solo quelle mie 630.000 Euro di primo Pronto Intervento sulla Frana di S.Lucia per poi non impegnarsi a proseguire l’Opera; non si comprendono i criteri sulla sommaria parzialità della Metanizzazione e sul suo notevole ritardo di erogazione completa.

Non sono risultati chiari e comprensibili le incompletezze di alcune opere come quella del Recupero Urbano di Località Monti che prevedeva una dotazione infrastrutturale di Servizi Comunali: un Campo di Calcetto e quello delle Bocce, una vasta Area di Parcheggio Pubblico per Sosta Pullman Turistici ed illuminazione estesa sulle superficie pubbliche a detrimento di quelle private che avrebbero dovuto provvedere per se (Il risultato mi è sembrato del tutto capovolto). Un Verde Attrezzato a Parco Comunale,  illuminato e curato con le essenze arboree e floristiche.

Infine, meglio tardi che mai, la destinazione a Museo di Palazzo Franco che ha costituito un incremento di valore immobiliare per il Comune di un altro milione di Euro. Un edificio del Centro storico a ridosso della stessa sede Comunale destinato ad ospitare il Museo S.Valentino (Museo delle stanze del tempo e dell’Amore). Una opera da me pensata, ideata, progettata e finanziata all’interno di un Progetto Integrato per la qualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici  di concerto con la Regione Calabria.

Sono trascorsi 5 anni per il completamento dell’Opera dopo il Bando di gara del 7 Marzo 2013 e dopo altri primi 5 anni dal finanziamento del mio progetto del 2008. Esattamente 10 anni in tutto, e con questa opera, non sua, Granata si congeda dalla platea Belvederese.

Si congeda ed anche in questo caso “guastando” un tassello di un mio Progetto più Generale che riguarda il Centro Storico e che tenacemente inseguo, se pur costretto da lontano, molto lontano, e che finirà per essere l’ennesimo suggerimento per una Amministrazione Democratica e di alternativa al metodo Granata. L’aver voluto utilizzare lo spazio Museale a Museo della Ceramica, indicando nelle opere del Prof. Pino La Fauci e nello stesso il Direttore, mi pone in assoluta soggezione di giudizio: Il Prof La Fauci, per altri resta Pink, per me il Prof., essendo stato avviato dal Medesimo, io con altri, sin da bambini, all’arte della Ceramica ed avendo io stesso più volte sollecitato durante manifestazioni estemporanee del Maestro, il riconoscimento della Cittadinanza di Merito.

Pertanto non posso che dichiararmi soddisfatto da questa decisione, pur costretto, adesso, a rivisitare la mia idea Progettuale per il Centro Storico individuando in altri idonei edifici a ridosso del Castello lo spazio pensato per il Museo di San Valentino (Le Stanze del Tempo e dell’Amore). Un Museo, dinamico, come richiesto dai tempi moderni, con spazi destinati all’esposizione di abiti da sposa medioevali, suffragati da immagini proiettate sulle video-pareti dei matrimoni più importanti raccolti in cineteca, da manichini rivestiti da abiti “della prima uscita” di fidanzamento che fanno da anticamera a spazi ospitanti teche di gioelleria d’epoca e moderna, profumi ed assenze aromatiche, predisposizioni floreali. Un Museo, opportunamente in parte virtuale, che necessita di occupazione giovanile: di caffetteria con dolciaria locale, di sala Ricerca e Pubblicistica, di Sartoria finalizzata anche alla confezione araldica di stemmi e simboli.  Un Museo, non solo simbolo, ma spazio aperto per la esposizione della produzione di filiera organizzata nelle botteghe del Corso della Piazza.

Un Museo, nuovo, dinamico, diverso che si spiega e che spiega, che necessita di lavoro, quello derivato dalle inclinazioni identitarie, dalle capacità, dalle tradizioni, dalle vocazioni che secoli di Storia raccontano, di esperte di uncinetti, di ferri per maglia, di telai per seti pregiate, di abili aghi per tessere , per cucire per comporre, di incastonatori di gioielli, di distillerie per essenze e profumi, per bevande tipiche, di abili pasticcieri: tutte attività economicamente sorrette dai fondi Europei, si tratta solo di organizzare senza furberie e corse in avanti. Un Progetto che vede nella Confetteria il suo elemento simbolico portante, di confetti prodotti, confezionati con Marchio di Qualità San Valentino.

Un Progetto più consono alle aspettative che Belvedere merita, meno inventate, improvvisate, arruffone, grezze, “campagnolesche”, volgari. Un Progetto da prendere in mano dai Professionisti esperti in materia, lontano dagli scopi Amministrativi, se non per le necessarie competenze, da affidare a Persone Serie, con gli strumenti che sono richiesti :

( Fondazione di Scopo alla quale vengono allineate Cooperative di giovani 18 enni con molte ragazze, individuazione dell’Istituto di Credito e Garanzie, Sponsorizzazioni).

Questo progetto, già approvato e finanziato durante il mio mandato, rappresenta un semplice segmento di quello Strategico Generale, predisposto per Belvedere, che è stato e sarà alla base di un Programma Elettorale, abbondantemente illustrato durante le Elezioni del 2009, depositato in Comune e rintracciabile anche su questo Blog (download- Programma Elettorale Lista l’Orizzonte).

Mauro D'Aprile - 12.01.2019

 

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