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la torre di Crawford tra letteratura e cinema PDF Stampa E-mail
Scritto da adriana sabato - nonsolobelvedere.blogspot.it   
Lunedì 12 Novembre 2018 08:09

Una storia avvincente quella di Francis Marion Crawford, celebre scrittore e poeta nato nel 1854 a Bagni di Lucca da genitori americani e vissuto vicino Sorrento dal 1885 al 1909. La Torre saracena di S. Nicola Arcella, luogo ricco di fascino e di suggestioni storiche e culturali, è stata, per circa 25 anni il “buen retiro” estivo dello scrittore.

Un'incomparabile cornice, quello di Villa Crawford, con un panorama mozzafiato su Torre Crawford e l'intero Golfo di Policastro, è stato lo sfondo di una serata di vero interesse. Si tratta dell' incontro dal titolo "Sulle tracce di Crawford - Dalla letteratura al cinema - Miti da sfatare su un autore poliedrico da (ri)scoprire". "Dopo i saluti del Sindaco, Barbara Mele, - è scritto in una nota- che ha ricordato il soggiorno a San Nicola Arcella dello scrittore nordamericano, per diversi anni all’inizio del secolo scorso, Giuseppe Solano, autore di studi su Francis Marion Crawford, si è soffermato sull’inesatta “etichetta” di scrittore di romanzi horror attribuita all’autore, considerata la qualità e la quantità di saggi storici (tra i quali uno sulla mafia, risalente al 1897, intitolato “Corleone”) e di testi poi adattati per il cinema e il teatro (tra i quali “La suora Bianca” e “Francesca da Rimini”).Tuttavia, Crawford, che oltre a conoscere 16 lingue aveva imparato anche l’idioma calabrese, nel periodo in cui ha soggiornato a San Nicola Arcella, ha scritto alcuni romanzi del genere gotico, ispirato dalla Torre Saracena (in seguito intitolata proprio allo scrittore), tra i quali “Cristina” (titolo originale “For the blood is the life”).

A lui si è poi in seguito ispirato anche un autore di romanzi horror molto apprezzato nel panorama letterario di settore, Ferdinando Romito, che è di Diamante, e che si è poi soffermato sulla rivisitazione del predetto romanzo di Crawford “Cristina”, con personaggi peraltro realmente esistiti e presenti nei ricordi della gente del luogo sino a qualche decennio fa, nel suo lavoro “Crawford e i Vampiri di San Nicola Arcella”. Romito, inoltre, è appassionato di cinematografia, e si dedica in particolare al cortometraggio, e la serata è stata impreziosita dalla proiezione del suo lavoro “Cinque rintocchi”, preceduta dalla presentazione di Francesco Presta, direttore artistico del Cinecircolo “Maurizio Grande”, del quale lo stesso Romito è esponente, e che ha ottenuto importanti riconoscimenti in Italia e all’Estero, e un “corto” da loro prodotto aprirà il prossimo Festival di Seoul. I lavori sono stati coordinati dai giornalisti Diletta Della Rocca e Letterio Licordari.››

Adriana Sabato - nonsolobelvedere.blogspot.it - 11.11.2018

 

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