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«la mia esperienza al servizio di Belvedere», intervista all'attore calabrese Antonio Fulfaro interprete di moltissime produzioni PDF Stampa E-mail
Scritto da clelia rovale (la provincia di cosenza)   

Antonio Fulfaro, l'attore calabrese famoso per aver lavorato, con successo e ricevendo l'apprezzamento di pubblico ed esperti, a numerose opere teatrali, produzioni cinematografiche, nonché produzioni televisive e pubblicitarie

(lo abbiamo visto, infatti, in film quali “Malena”, di Giuseppe Tornatore, “Qualunquemente”, di Antonio Albanese, in teatro, nel “Don Giovanni di Molière”, con la regia di Lando Buzzanca e Cristina Lionello, in “I casi sono due” di Armando Curcio, con Martufello, in “Sono qui per voi”, di Pietro Romano, in “Gente di mare”, insieme a Lorenzo Crespi e Vanessa Gravina, e ancora in film come “La vita è una cosa meravigliosa”, con la regia di Carlo Vanzina, in “Ma che colpa abbiamo noi”, di Carlo Verdone, nonché nella pubblicità dello sciroppo “Bronchenolo”, nella quale interpreta un frate francescano) è tornato da qualche giorno in Calabria, nel suo paese d'origine, Belvedere Marittimo, come fa sempre tutte le volte che può, essendo molto legato alla sua terra. Ma questa volta è tornato anche per motivi professionali e, soprattutto, insieme a una collega con cui ha, ormai da tempo, un intenso rapporto di lavoro, nonché un intenso rapporto di stima reciproca e amicizia, la bellissima e dolcissima Debora Caprioglio. I due attori, infatti, attualmente impegnati in teatro, sono a Belvedere Marittimo per girare uno spot che può essere definito "speciale". Il perché è presto detto. Questo spot, che vede protagonisti proprio Antonio Fulfaro e Debora Caprioglio, è destinato a promuovere un meritorio progetto di imprenditoria sociale solidale, fortemente voluto dal legale rappresentante dell'Aias, sezione di Cetraro, Maurizio Arci, finalizzato all'integrazione nel mondo del lavoro dei minori e giovani provenienti dalle diverse aree del disagio sociale familiare con disabilità, gli stessi di cui si occupa ormai da molti anni la stessa Aias di Cetraro. Nell'ambito di questo progetto e, pertanto, nata l'idea di aprire, nella cittadina tirrenica, un laboratorio di antiche tradizioni, denominato "Sapori e Saperi", situato nel suggestivo centro storico di Belvedere Marittimo, chi sarà inaugurato il prossimo 6 luglio e che rappresenterà, così come dichiarato dallo stesso Maurizio Arci, "il primo esempio sull'intero territorio della Calabria di imprenditoria sociale nel settore della ristorazione". Abbiamo incontrato Antonio Fulfaro, rivolgendogli alcune domande, alle quali ha risposto con la gentilezza e l'umiltà che lo contraddistinguono, da sempre.

Lei è stato protagonista, in questi giorni, nella sua terra d'origine e, in particolare, nella sua città natale, belvedere marittimo, di un nuovo lavoro, frutto, ancora una volta, della sua collaborazione con Debora Caprioglio. Come è nata questa collaborazione e, soprattutto, come è nato questo nuovo lavoro che vi vede nuovamente insieme?

La collaborazione con Debora nasce esattamente quattro anni fa, quando mi chiamò il produttore della compagnia Molière, per chiedermi se mi andava di fare uno spettacolo con lei e Gianfranco Jannuzzo. Ho detto subito di sì e sono andato a Roma. O, così, avuto modo di conoscere due attori straordinari, Debora e Gianfranco, appunto. Ma, come sappiamo, la vera grandezza e quando c’è l'umiltà. Sia Debora, che Gianfranco, inoltre, sono due persone dotate di carisma e autoironia. Relativamente al lavoro che ci ha portato recentemente in Calabria, Belvedere Marittimo, vale a dire lo spot per promuovere un progetto di inclusione sociale, questa nuova collaborazione con Debora è nata da un'idea di Maurizio Arci, il cui legale rappresentante dell’Aias sezione di Cetraro, il quale mi ha voluto come testimonial e mi ha poi chiesto di portare qualche collega che potesse contribuire a raggiungimento delle nobili finalità che caratterizzano il progetto. Voglio, inoltre, sottolineare che il regista di questo spot è Francesco Garritano, un giovane, anch'egli di belvedere marittimo (eh sì, la nostra città è una fucina di talenti e ne sono molto fiero!), Molto bravo, un professionista serio e capace.

Nonostante i tanti impegni professionali, che, come noto, la vedono impegnato su più fronti (Teatro, cinema, pubblicità, doppiaggio), lei torna spesso in Calabria. Cosa la lega maggiormente alla sua terra?

Sono fiero della mia terra, sono fiero di essere nato a Belvedere e posso dire di avere per lei un attaccamento morboso. Ad esempio, finora, pur vivendo da tanti anni a Roma, non avevo mai cambiato la residenza, cosa che, però, ho dovuto fare decentemente! Ho provato un dolore profondo, per questo! Inoltre, mi piacerebbe molto poter dare, poter trasmettere al mio territorio qualcosa di quello che ho imparato in questi vent'anni, portare, cioè, la mia esperienza nella mia terra. Ma non è facile, mi rendo conto. Finora, ho sempre trovato un muro davanti. Voglio però sottolineare che, forse, quest'anno vedo "una luce all'orizzonte", grazie, soprattutto, all'opera dell'assessore Francesca Impieri, che si sta impegnando per cambiare le cose. Infatti, nel prossimo mese di agosto, proprio a Belvedere, con Debora Caprioglio e Gianfranco Januzzo porteremo lo spettacolo che attualmente ci vede impegnati in teatro, una commedia molto divertente, intitolata "Alla faccia vostra", di Pierre Chesnot,  Durante la quale, tra l'altro, nel secondo atto, io, che interpreto un impresario di pompe funebri, reciterò una parte in dialetto belvederese. Sarà esilarante! Questa parte dello spettacolo, in particolare, nasce da un'idea geniale del regista, Patrick Rossi Gastaldi. Un giorno, infatti, durante una pausa dello spettacolo, mi ha sentito parlare con mia madre in dialetto e ho subito pensato di farmi utilizzare il nostro vernacolo in scena, trovandolo evidentemente adatto.

Da qui, però, come tanti, anche lei, un giorno, e dovuto "fuggire". Ritiene che oggi qualcosa sia cambiato?

Come ho già sottolineato, in tutti questi anni non ho mai trovato qualcosa di realmente cambiato. Ricordo anche di aver avuto, qualche anno fa, una esperienza molto negativa, che definirei anche allucinante, proprio qui, dove fui addirittura denunciato, per aver portato in scena uno spettacolo di satira, da un esponente politico del luogo! Ma ora vedo che qualcosa si sta movendo in senso positivo, perché ci sono tante nuove "energie" in circolo e anche amministratori capaci.

Il teatro, il cinema, il doppiaggio, la pubblicità. Cosa ama di più e perché?

Sicuramente il teatro, perché amo il contatto con il pubblico, amo l'emozione e la bellezza di quando finisce lo spettacolo e la gente ti aspetta per parlare con te per scambiare idee commenti… Inoltre, proprio con il personaggio che interpreto in "Alla faccia vostra" sto avendo grandi soddisfazioni. Certo, il cinema e la televisione ti danno una visibilità più immediata, ma io continuo a preferire il teatro.

Oltre a Debora Caprioglio e Gianfranco Jannuzzo lei ha lavorato con altri grandi professionisti del panorama artistico italiano. Chi l'ha colpito maggiormente?

Per quanto riguarda il cinema, anche sei stato una breve esperienza, non posso non sottolineare la grandezza e, nello stesso tempo, l'umiltà di Giuseppe Tornatore. Roba da brividi, davvero! Recitare con lui in "Malena" è stato grandioso. Antonio Albanese è un genio della comicità, anche se, dal punto di vista personale, impari a conoscerlo piano piano. In teatro, oltre a Debora Caprioglio e Gianfranco Jannuzzo, ho lavorato con tanti altri attori e attrici davvero molto validi, come Lando Buzzanca, una persona splendida, oltre che un attore bravissimo, o Roberto Herlitzka anche lui è un attore straordinario e una persona splendida. Infine, voglio ricordare il grande Ben Gazzara.

Tornando al lavoro che si sta concretizzando in questi giorni a belvedere marittimo, cosa lo caratterizza è perché ha scelto di esserne protagonista e promotore?

Questo spot a una nobile finalità sociale, poiché è destinato a promuovere una iniziativa che darà lavoro a molti giovani che provengono dalle diverse aree del disagio sociale e familiare o con disabilità. Pertanto, ho voluto dare il mio contributo a questa idea meritoria ed è stato gratificante. Inoltre, sempre nell'ambito della collaborazione con Maurizio Arci, abbiamo in mente di fare altre cose per il prossimo inverno, dando spazio a nuove attività teatrali nel nostro territorio. Potrò, così, rendere reale il mio desiderio di mettere la mia esperienza,  maturata in vent'anni di carriera, al servizio della mia terra e della mia città, Belvedere Marittimo.

intervista pubblicata in data 03.07.2017 dal quotidiano La Provincia di Cosenza a firma di Clelia Rovale

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