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ospedale di Praia a Mare, ritorna in piena attività l’emogasanalisi PDF Stampa E-mail
Scritto da comunicato stampa   

Ritorna in piena attività all’ospedale di Praia a Mare l’emogasanalisi, conosciuto anche come emogas. Si tratta di un esame condotto sul sangue prelevato da un’arteria (mentre normalmente gli esami del sangue vengono effettuati sul sangue venoso);

permette la misurazione della concentrazione di specifici gas (come ossigeno e anidride carbonica) disciolti nel torrente circolatorio. Tecnicamente prevede il prelievo di sangue dall’arteria radiale del polso o dall’arteria femorale all’inguine, anche se talvolta possono essere usati anche altri siti di iniezione per misurare pH, quantità di ossigeno (O2), quantità di anidride carbonica (CO2) e talvolta la saturazione di ossigeno (SaO2).

L’apparecchio in questione è presente nel reparto di Pronto Soccorso ed è stato fortemente voluto dalla responsabile del Capt, dottoressa Angela Riccetti e dal suo collega responsabile del reparto di Dialisi, Salvatore Fabiano, coadiuvato dalle colleghe Rita Maiolino e Lucia Ferrari.  L’impegno è stato portato a termine dal direttore del distretto Giuliana Bernaudo, la quale si è adoperata da subito per far si che anche Praia fosse dotata di tale importante strumento. Viva soddisfazione è stata espressa dall’Aned, Associazione nazionale emodializzati, attraverso il suo delegato, Antonello Troya. “Queste informazioni – ha detto il delegato regionale Aned - possono essere di fondamentale importanza nella gestione del paziente con difficoltà, soprattutto per gli emodializzati. Nel giro di pochissimi minuti il medico legge i dati del prelievo e così rimodulare alcuni parametri. Uno squilibrio relativo alla concentrazione dell’ossigeno, dell’anidride carbonica e dei livelli di pH del sangue possono indicare la presenza di alcune condizioni patologiche urgenti, tra cui: insufficienza renale, insufficienza cardiaca, diabete non controllato, emorragia, avvelenamento, una overdose, shock. L’esame serve per valutare la funzionalità polmonare e individuare eventuali squilibri acido-base che potrebbero essere sintomo di malattie respiratorie, metaboliche o renali. Il valore del pH del sangue è un parametro critico per l’organismo, che si avvale di sofisticati meccanismi (facenti capo principalmente a polmoni e reni) per mantenerlo costantemente in un ristrettissimo range di normalità (7,35 – 7,45) ed evitare così valori troppo elevati (cioè basici, che determinerebbero uno stato di alcalosi per l’organismo) troppo bassi (cioè acidi, che determinerebbero uno stato di acidosi). comunicato stampa - 19.05.2017

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