a proposito di parcheggi |
Scritto da marco liporace | |||
Sul sito laltrasinistra è stata pubblicata, in data 4 agosto 2016, una nota del gruppo “Ora”, indirizzata al Sindaco e allo scrivente assessore alla viabilità, con la quale si chiedono modifiche alle delibere della Giunta municipale n. 88-94/2016 aventi ad oggetto: “Individuazione delle aree pubbliche da destinare al parcheggio sulle quali la sosta è subordinata al pagamento di una somma”. Nel ringraziare il gruppo “Ora” per le proposte suggerite, occorre chiarire, preliminarmente, che gli spazi comunali da destinare a parcheggi pubblici a pagamento sono stati individuati dalla Giunta comunale, con propria delibera n. 74, in data 10 maggio 2000, (duemila), ben 16 (sedici) anni or sono.
L’amministrazione comunale in carica ha apportato solo alcune modifiche all’originaria delibera:
Si precisa che i parcheggi in via L. Repaci e in via U. Boccioni sono stati realizzati con contributi pubblici e con l’obbligo di destinarli a sosta a pagamento.
Pertanto, bisogna riconoscere a questa Amministrazione il merito di aver adempiuto a un obbligo per troppi anni disatteso e di aver recuperato all’uso collettivo spazi pubblici che, di fatto, erano diventati parcheggi privati.
Per quanto riguarda la tariffa stabilita per la sosta a pagamento, l’Amministrazione comunale non ha deliberato alcun aumento ma si è limitata a convertire e attualizzare la precedente tariffa, fissata nel lontano anno 2000, in £ 1000 per ogni ora o frazione di ora.
Al contrario, oggi il valore reale del ticket ( € 1,00 dal 1° giugno al 30 settembre, € 0,50 dal 1° ottobre al 31 maggio) è mediamente inferiore alle mille lire deliberate 16 anni fa.
Anche in considerazione del fatto che l’Amministrazione comunale:
Il numero degli stalli a pagamento non è spropositato, atteso che gli spazi destinati alla sosta gratuita e quelli riservati ai diversamente abili consentano di superare di molto i rapporti considerati ottimali dalla normativa vigente.
Peraltro, nel Centro storico l’Amministrazione comunale ha riservato alla sosta gratuita superfici di gran lunga superiori a quelle soggette al pagamento del ticket, nonostante l’art. 7, comma 8, del C.d.s. afferma che l’obbligo di individuare aree a parcheggio libero nelle vicinanze di quelle blu “non sussiste per le zone definite “A” dall’art. 2 del D. M. n. 1444/1968”, cioè i Centri storici.
La sosta gratuita, nelle aree delimitate dalle strisce bianche o riservate ai diversamente abili, risponde a un principio di equità: evitare che il suolo pubblico, che è un bene di tutti, sia occupato h 24/24 e sia di fatto privatizzato.
Naturalmente, numerose sono le aree sulle quali si potrà sostare gratuitamente e senza limiti temporali: P.zza Castello, Piazzale Stazione, Scuole Elementari e Medie.
Per esprimere un giudizio definitivo e ponderato sulle scelte compiute dall’Amministrazione comunale non resta che attendere che sia completata la segnaletica orizzontale e verticale su tutto il territorio comunale.
Nell’attesa valuteremo con serenità la proposta di eliminare il limite massimo di due ore negli spazi riservati ai diversamente abili, pur consapevoli che l’art. 188 del C.d.s. subordina tale obbligo all’approvazione di un apposito Regolamento.
Valuteremo l’opportunità di riservare spazi per i veicoli utilizzati per il carico e lo scarico delle merci (con prescrizione oraria), di istituire aree attrezzate per la sosta e il parcheggio delle autocaravan, di destinare appositi spazi agli esercenti attività commerciali che non dispongono di aree riservate ai loro clienti.
Siamo però convinti della necessità che le leggi, le delibere, i regolamenti devono essere rispettati, senza eccezione alcuna.
E i parcheggi a pagamento sono stati introdotti, in Italia, con il “Nuovo Codice delle Strada”, D. Lgs 30 aprile 1992 n. 285, a Belvedere Marittimo con la Delibera n. 74 del 10 maggio 2000. Marco Liporace assessore viabilità comune di Belvedere M.mo - 10.08.2016
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