Le Pro Loco, in assoluto le più diffuse associazioni di volontariato della “ penisola ”, sono una organizzazione capillare e funzionale alla promozione ed alla valorizzazione dei propri territori.

Tutori di identità locali sempre più a rischio di scomparsa, capaci di mobilitare idee e programmi, sono dai più riconosciute come una grande risorsa sociale dei centri in cui operano. Eppure, curiosamente, sebbene siano attive ormai da più di un secolo, le Pro Loco oggi vivono situazioni particolari soprattutto con gli Enti Locali. Il ruolo delle pro loco è molto importante considerato l’apporto propositivo e le relazioni di programmi / progetti conquistati, con sacrificio, qualità gestionale e senso di appartenenza, sul terreno giorno dopo giorno. Le Pro Loco hanno  un ruolo decisivo e strategico per realizzare piani e programmi in linea con le priorità e la crescita di un territorio, esse rappresentano potenzialmente una rete con infinite possibilità di interscambi culturali e sociali con alla base i rapporti umani e la conoscenza dei luoghi, usi, costumi e tradizioni. Certo, sono endemicamente sofferenti per la mancanza di economie, ma questo non le frena anzi, proprio in questo momento di recessione, credo possano aspirare ancora di più ad assumere, per l’accoglienza, per la dedizione, per la qualità propositiva e la promozione del territorio, in affiancamento ed in sinergia con le istituzioni pubbliche e private, un ruolo sempre più rilevante. Il nobile desiderio di fare, poggiato quasi esclusivamente sulla grande energia delle risorse umane a disposizione,  purtroppo, però non basta. L’UNPLI ( l’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia ), già riconosciuta dalla Regione Calabria come Ente di raccordo, è da sempre alla ricerca di relazioni che possano creare tavoli di concertazione per la realizzazione dei tanti eventi di promozione e valorizzazione del territorio, alcuni dei quali sono ormai diventati patrimonio collettivo. Se però l’Unione, nata 52 anni fa nel 1962, esercitando una funzione relazionale e di sostegno tecnico-amministrativo e progettuale, ha costituito un’importante evoluzione nella storia di tali Associazioni, le Pro Loco, hanno l’obiettivo di coinvolgere e promuovere le risorse umane, con la volontà di confrontarsi con metodologie innovative. L’impegno costante verso il bene comune, con lo stimolo di veicolare l’ immagine della bellezza e il contenitore culturale dei luoghi ( castelli, torri, borghi antichi, palazzi, ecc…) e del patrimonio immateriale ( usi, costumi, dialetti, tradizioni, ecc…). Le Pro Loco costituisco un apparato di sinergie, di condivisioni e di azioni concrete per il territorio e gli altri stakeholder, sui principali temi che sfociano dal turismo, al sociale, alla scuola, all’ambiente, allo sport. I risultati raggiunti con “Pro Loco al Centro”, la prima festa provinciale delle Pro Loco cosentine (tenutasi a Rende in piazza Martin Luther King nel 2011), hanno spinto il Comitato UNPLI della Provincia di Cosenza a proporre questa nuova edizione con la quale ci proponiamo di mettere a confronto le migliori esperienze delle Pro Loco cosentine e far conoscere il variegato mondo del nostro volontariato, sollecitando contestualmente, al doveroso sostegno partecipativo ed economico, anche la cittadinanza meno attiva.

Sarà presente l’area del Tirreno Cosentino rappresentata dalle Pro Loco e il percorso in rete delle Pro Loco Riviera dei Cedri. Un appuntamento necessario dove appunto le Pro Loco possono dimostrare la creatività, la qualità programmatica e soprattutto il legame e l’attenzione verso i luoghi, iniziative sociali, la storia, l’economia locale (artigianato e affine), ed i talenti locali così ha evidenziato il Consigliere UNPLI Cosenza < Antonello Grosso La Valle > “ LA PENISOLA DELLE PRO LOCO ” riteniamo possa essere una giusta vetrina per divulgare ciò che quotidianamente viene messo in campo, “volontariamente”, per promuovere e migliorare le nostre località, divenendo contemporaneamente, un’area del bello, particolare, usi e costumi del territorio, con la speranza che ciò possa essere da stimolo per il pieno riconoscimento del ruolo. Si potrà obiettare che i tempi non siano i migliori. I problemi che affiggono l’Italia, per il volontariato si amplificano a dismisura. Però, nonostante ciò, vogliamo provarci, continuando a svolgere, per quanto possibile, il compito che ci siamo scelti. Lo faremo come sempre con la nostra determinazione ma anche con l’aiuto di tanti amici che credono in noi e, lo faremo perché crediamo di dover lasciare ai nostri figli un mondo più sano, equo ed a misura d’uomo. comunicato stampa - 16.10.2014