Al Sindaco del Comune di Belvedere M.mo ing. Enrico Granata , al presidente del Consiglio comunale, ing. Ciriaco Campilongo. Oggetto: Interrogazione ai sensi dell’art. 43 del T.U.E.L. – D.Lgs 267/2000 s.m.i. e dell’art. 24 del Regolamento del Consiglio Comunale. “Accessi al mare”.

Premesso

che la Corte di Cassazione ha definitivamente chiarito la questione dei liberi accessi al mare, dichiarando che «nessuna proprietà privata e per nessun motivo può impedire l'accesso al mare alla collettività se la proprietà stessa è l'unica via per raggiungere una determinata spiaggia»;

che nonostante ciò, sono ancora molti i casi di «privatizzazione» di fatto che impediscono ai cittadini di usufruire liberamente di spiagge, di scogliere, anche se queste appartengano al demanio statale e sono quindi funzionalmente destinate alla pubblica fruibilità;

Considerato

che nel mese di agosto, il giornalista ambientalista , Francesco Cirillo, in una lettera indirizzata al Sindaco del Comune di Belvedere M.mo e pubblicata dagli organi di stampa segnalava diversi casi di chiusura degli  accessi a tratti di costa pubblica da parte di privati.

Di seguito quanto denunciato: «Fino a qualche anno fa era possibile accedere alla spiaggia ed alla scogliera vicino all’Hotel Poseidon attraversando un vialetto attiguo al campo da tennis dell’Hotel stesso. […] Da qualche tempo questo vialetto ha un cancelletto che ne impedisce il passaggio. Ma la situazione si aggrava lungo tutto il tratto che dallo stesso Hotel Poseidon porta fino al Ristorante Sabbia d’Oro. Solo qui si trova un ingresso ufficiale alla spiaggia libera. Ma per raggiungere le spiagge libere bisogna percorrere fino a 500 metri. Cosa impossibile per un anziano e tantomeno per un portatore di handicap anche solo munito di una stampella, non parliamo di chi è costretto ad una carrozzina. Ebbene mi risulta, e chiedo a lei una verifica se ciò risulta vero, che due villaggi, l’Ippocampo e Morena hanno chiuso due cancelletti dai quali era possibile accedere tranquillamente alle spiagge di fronte».

Tutto ciò premesso e considerato si interroga il Sindaco per sapere

quali azioni intenda intraprendere per effettuare, attraverso gli organi preposti, una verifica delle situazioni di illegalità denunciate e di corretta applicazione della normativa vigente in materia;

Alle suddette richieste si sollecitano risposte scritte, con cortese urgenza, ai sensi dell’articolo 22 della legge 7 agosto 1990 n. 241 e che la presente interrogazione venga inserita all’o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale. Gilberto Raffo capo gruppo consiliare “Ora” - Antonella Capano consigliera comunale gruppo consiliare “Ora” - 15.10.2014