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16 settembre 2014 ore 10,00 scopertura della targa "qui la ndrangheta non entra” presso l’istituto "Silvio Lopiano” di Cetraro PDF Stampa E-mail
Scritto da maria grazia cianciulli   

“Qui la ‘ndrangheta non entra”. E’ il messaggio che si legge sulla targa donata dalla Commissione regionale ai sindaci dei comuni calabresi e collocata sui portoni di ingresso dei municipi nella convinzione che anche gli atti simbolici siano necessari per riaffermare la presenza dello Stato sul territorio.

La targa è stata realizzata anche con l’obiettivo di apporla all’entrata di altri enti istituzionali e di edifici scolastici. L’iniziativa è stata approvata dal Consiglio Regionale nell’ambito di un più ampio numero di provvedimenti, anche di tipo legislativo, varati a margine di un’Assemblea interamente dedicata all’adozione di norme e linee di indirizzo di contrasto alla criminalità organizzata.

Da martedì prossimo, questo messaggio campeggerà anche sulla porta d’ingresso dell’Istituto di Istruzione Superiore Silvio Lopiano di Cetraro, per iniziativa della dirigente scolastica Maria Grazia Cianciulli.

Alla presenza delle autorità civili militari e religiose, il neo dirigente dell’ Ufficio Scolastico Provinciale  di Cosenza, dott. Luciano Greco, la Dirigente Scolastica Maria Grazia Cianciulli e l’on. Salvatore Magarò, presidente della commissione regionale anti ndrangheta,  scopriranno la significativa targa affissa all’ingresso dell’Istituto di Cetraro.

Con questa targa si è inteso dare un segnale forte e ribadire da quale parte stanno le istituzioni: dalla parte della giustizia, della democrazia, della correttezza istituzionale, del rispetto delle leggi, dei calabresi onesti e laboriosi, di coloro che rispettano le regole e non vengono mai meno alla propria dignità ed alla propria integrità. Inoltre questa cerimonia di affissione offre l’opportunità di momenti di confronto e di riflessione, con il coinvolgimento degli studenti e della società civile.

Proporre questo slogan all’ingresso di una sede scolastica, dove si formano i cittadini del domani, significa la  promozione della legalità e l’educazione alla convivenza civile ed al rispetto delle norme che regolano il vivere civile. E’solo così che si possono compiere passi fondamentali per contrastare il potere della criminalità organizzata e di tutte le forme di arroganza dei poteri occulti, che al contrario si nutrono dell’ignoranza e del bisogno.

Nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata il ruolo della scuola è determinante perché essa, promuovendo la crescita culturale dei nostri giovani e la loro cittadinanza attiva e partecipe, può dare, nel medio termine, un contributo decisivo per sconfiggere la mafia e per ripristinare quel senso di legalità troppo spesso vilipeso e tradito . Un grande uomo come Antonino Caponnetto ebbe a dire che “La mafia teme di più la scuola che la giustizia”. E questo messaggio deve essere la nostra stella polare, la bussola per determinare, nella nostra regione e nella città di Cetraro, l’apertura di un percorso sicuro e inequivocabile che conduca i nostri giovani verso un traguardo di legalità nel rispetto delle istituzioni e nella salvaguardia della scuola come tempio inviolabile di giustizia e formazione.

In un periodo in cui la scuola è fatta oggetto di aggressioni di inaudita violenza, la parte sana della società deve stringersi a sostegno della scuola, baluardo di legalità e democrazia, per dare ai nostri giovani un esempio di cittadinanza attiva e per renderli protagonisti e  coraggiose sentinelle del rispetto delle leggi in contrasto a tute le forme di arrogante sopraffazione e minaccia alle istituzioni. Il Dirigente Scolastico Maria Grazia Cianciulli - 13.09.2014

 

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