Il Consiglio comunale, nella seduta dell’8 settembre u.s.,ha deliberato le aliquote IMU per il 2014: 0,4% per la prima casa, 0,96% per gli immobili diversi dall’abitazione principale.

L’Amministrazione comunale, nonostante la gravissima crisi del settore edilizio, non si è avvalsa della possibilità di ridurre del 50% l’aliquota base per la prima casa,  ha confermato l’aumento della stessa aliquota base dello 0,2% per gli altri immobili,  pur potendola ridurre dello  0,3%  e fino allo 0,38% per i nuovi fabbricati destinati alla vendita;

• ha istituito la  TASI,  il tributo per i  “servizi indivisibili”, (istruzione, viabilità, illuminazione, parchi e verde pubblico, polizia municipale),  determinandone così le aliquote:

0,2% per l’abitazione principale,

0,1% per le altre unità immobiliari,  comprese le aree fabbricabili.

L’Amministrazione comunale, incurante della profondissima crisi economica che colpisce i ceti medio-bassi,  (la TASI  è a carico sia dei proprietari che degli inquilini), insensibile al fatto che non tutti i cittadini fruiscono degli stessi servizi, alcuni dei quali a domanda individuale, ha aumentato del 100%  l’aliquota base pur potendola azzerare, come hanno invece  fatto tantissimi altri comuni italiani ;

• ha introdotto la TARI, in sostituzione della TARSU, a copertura dei costi del servizio di igiene urbana (€ 1.469.000/00), € 240.892 in più rispetto alle previsioni iniziali.

L’Amministrazione comunale di centro-destra, benché in parte rinnovata, si conferma incapace

• di abbattere i costi dei servizi, affidati a ditte “amiche” senza gara d’appalto,
• di fornire servizi adeguati a tutti i cittadini e su tutto il territorio,
• di eliminare o ridurre l’evasione dei tributi.

Torna in mente l’Indignarsi non basta di  Pietro Ingrao. Riccardo Ugolino consigliere comunale Pd - 12.09.2014