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nota a margine sulla Tasi... PDF Stampa E-mail
Scritto da mauro d'aprile   

Nel chiedere con forza alla Minoranza del Consiglio Comunale di Belvedere di inoltrare nota alla Corte dei Conti Regionale per sollecitare questa a voler procedere, in sede di esame contabile sulla Delibera di Istituzione della TASI, alla rettifica dell’elenco dei “Servizi Indivisibili”

in essa individuati da parte della Maggioranza e fra i quali, arbitrariamente, sono stati inclusi anche alcuni a “domanda individuale”, ribadiamo la esigenza di utilizzare il gettito della TASI per l’indifferibile urgenza di manutenzione strade(con taglio di erba per la messa in sicurezza delle medesime); pubblica illuminazione (con conseguente messa in sicurezza dei corpi illuminanti che presentano fili scoperti e precaria situazione statica); cura del verde (con prioritaria sostituzione dei pini in Località Marina).

Per un utile servizio informativo sull’applicazione della stessa, ai Cittadini sottoponiamo la seguente nota: 1)Tempo scaduto per le decisioni sulla Tasi. I consigli comunali avevano tempo fino alla mezzanotte di ieri – mercoledì 10 settembre – per deliberare sulle aliquote Tasi applicabili. Per avere il quadro definitivo di chi ha deciso bisognerà tenere d'occhio la pubblicazione della delibera sul sito delle Finanze che potrà avvenire fino al 18 settembre. Nei Comuni che non hanno deliberato in tempo si applicherà l'aliquota base dell'1 per mille e bisognerà versare in un'unica soluzione entro il 16 dicembre. Nelle città che invece hanno deliberato entro il 10 settembre - e in cui non si è già pagato a giugno o nelle diverse scadenze stabilite a livello locale - l'acconto andrà versato entro il prossimo 16 ottobre.

In vista dell'acconto del 16 ottobre nei Comuni che hanno appena deliberato, bisognerà prestare attenzione alle modalità di calcolo che sono simili a quelle dell'Imu. Occorre partire dalla rendita catastale dell'immobile. La rendita è contenuta nella visura o nel rogito. Per chi non riuscisse a trovarla c'è comunque a disposizione il servizio di ricerca sul sito dell'agenzia delle Entrate. Una volta individuata la rendita, bisogna ricordarsi di rivalutarla del 5%: basta moltiplicarla per 1,05.

Il secondo passaggio per arrivare all'importo della Tasi impone di calcolare il valore catastale moltiplicando la rendita rivalutato per il coefficiente che dipende dalla categoria catastale. Per le case e le loro pertinenze (box auto, cantine, soffitte, magazzini e tettoie, categorie A, eccetto A/10, e C/2, C/6 e C/7) il coefficiente è 160. Per gli immobili diversi dalle abitazioni, invece, i moltiplicatori da applicare sono: • 80 per uffici (A/10), banche (D/5); • 55 per i negozi (categoria C/1); • 65 per gli immobili strumentali (categorie da D/1 a D/10).

Una volta ottenuto il valore catastale (rendita rivalutata moltiplicata per coefficiente moltiplicatore), si passa a calcolare l'imposta vera e propria. Per farlo bisogna conoscere l'aliquota e l'eventuale detrazione applicabile a seconda del tipo di immobile, in base a quanto stabilito nella delibera comunale. Diversamente dall'Imu, non ci sono detrazioni uguali per tutti in quanto ogni Comune può decidere in autonomia. La Tasi da pagare va comunque rapportata alla quota e ai mesi di possesso dell'immobile. In pratica se l'immobile è in comproprietà al 50%, bisognerà dividere a metà l'imposta annua e dividere a metà anche la detrazione decisa dal Comune. Per quanto riguarda il periodo di possesso valgono gli stessi criteri dell'Imu. Quindi, un periodo di almeno 15 giorni conta come un mese intero. Ad esempio, per calcolare l'acconto su una casa acquistata il 10 maggio, il proprietario dovrà determinare la Tasi dovuta su due mesi (2/12), mentre per il saldo pagherà i restanti sei mesi. Una volta stabilita l'imposta annua determinata tenendo conto di detrazioni, quota e mesi di possesso, bisognerà dividere la cifra ottenuta per due. Si arriverà in questo modo all'importo da versare in acconto entro il 16 ottobre. Si può pagare con il modello F24 o con il bollettino postale. Per chi paga con F24, i codici tributo da usare sono: • 3958 (abitazione principale); • 3959 (fabbricati rurali strumentali); • 3960 (aree fabbricabili); • e 3961 (altri fabbricati).Mauro D’Aprile (Impegno Civico) - 11.09.2014

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