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documento congiunto Sindaco e Revisore, interviene il consigliere di minoranza Vincenzo Carrozzino PDF Stampa E-mail
Scritto da vincenzo carrozzino   
Giovedì 31 Luglio 2014 16:52

Leggo sul blog de l'altrasinistra che “il Sindaco Enrico Granata ed il revisore unico dei conti pro-tempore Michele Viggiano del Comune di Belvedere Marittimo, hanno letto con molto stupore gli articoli apparsi sui quotidiani locali e vari blogs,

nei giorni successivi alla seduta dell’ultimo consiglio comunale” ed all’unisono, hanno pensato di scrivere un comunicato “per chiarezza di informazione e per evitare di trarre in inganno l’opinione pubblica, che in buona fede ha letto ciò che è stato pubblicato”.

Dopo la loro versione dei fatti e la difesa d’ufficio su quanto verificatosi circa la seduta consiliare di approvazione del bilancio consuntivo 2013 e la relazione e l'operato del revisore unico, concludono dicendo che “secondo i sottoscritti il carro dell’opposizione va certamente cavalcato ma non con frottole e dicerie verso l’attuale maggioranza e verso persone esterne all’amministrazione (?). Abbiamo visto altresì, nei giorni trascorsi sviscerare, da parte dei consiglieri di opposizione leggi, regolamenti, circolari, indicazioni degli ordini professionali ecc. Riteniamo tutto ciò inutile, perché non vi è nessuna attinenza col parere espresso dal revisore unico in tempi non sospetti. In conclusione quanto sopra è stato da noi evidenziato per evitare all’opinione pubblica che a seguito delle dicerie gratuite con commenti in piazza e nei bar, messe in giro con vari mezzi dall’opposizione, è dovuto alla sonora sconfitta subita nelle ultime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale”.

Il Sindaco ed il Revisore Unico, dunque, imputano tutta l’attività svolta dall’opposizione -  in riferimento al conto consuntivo 2013 ed alle sue illegittimità rilevate nella fase preliminare al consiglio del 20 c.m. nonché su tutto quanto posto in essere ed affermato dal Revisore con la sua propedeutica quanto nulla relazione, considerata anch’essa dall’opposizione tamquam non esset poiché proveniente da un Organo irrimediabilmente “scaduto” - ad un risentimento della stessa, dovuto “alla sonora sconfitta subita nelle ultime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale”!

Quanto scritto dal Sindaco e dal Revisore Unico, invece, ha dell’incredibile, per non dire altro, che quasi si stenta a credere che due Organi della P.A., Sindaco e Revisore (indipendenti l'uno dall'altro e con distinte funzioni e responsabilità) possano tanto affermare con un documento a firma congiunta!

Non sfuggirà al lettore (anche al meno accorto) quanto invece è stato affermato dal suddetto Sindaco Granata e dal Revisore Unico Viggiano negli anni appena scorsi, quando tra i due  "non correva buon sangue", che li vedevano sempre primi attori sull’argomento della situazione economico-finanziaria del Comune di Belvedere M.mo.

Ed invero, nella deliberazione n. 617/2011 della Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Calabria e precisamente nell’adunanza pubblica del giorno 29.11.2011 viene affermato “…omissis… esaminata la documentazione prodotta dall’Organo di Revisione del Comune di Belvedere Marittimo (dott. Michele Viggiano) in ordine al bilancio di previsione 2011 … esaminate le controdeduzioni prodotte dall’Organo di revisione dell’Ente … Nella relazione sul bilancio di previsione 2011 del Comune di Belvedere Marittimo, l’Organo di revisione ha attestato la sussistenza di gravi irregolarità contabili … al termine dell’attività istruttoria svolta da questa Corte, sono parimenti state riscontrate irregolarità contabili gravi, suscettibili di pronuncia specifica. Va inoltre segnalata la presenza di elementi contrastanti ed incongruenti. Si richiama l’attenzione dell’Organo di Revisione sulla correttezza ed attendibilità delle segnalazioni al fine di evitare il ripetersi per il futuro delle medesime criticità. Le gravi irregolarità segnalate dall’Organo di revisione, confermate anche nella relazione al bilancio, concernono principalmente la presenza di debiti fuori bilancio per € 4.676.247,15, come attestati dai responsabili degli uffici e dagli stessi documentati”.

Le criticità e le irregolarità rilevate dalla Corte dei Conti, dunque, - supportate dalla relazione del Revisore Unico - riguardavano la verifica degli equilibri e vincoli di bilancio, il contenimento delle spese, gli organismi partecipati e la contrattazione integrativa.

Per tutto questo, la Corte dei Conti deliberava di segnalare al Consiglio Comunale di Belvedere Marittimo le gravi irregolarità e criticità elencate ai sensi dell’art. 1, comma 168, della legge 266/2005.

Nell’anno successivo, ovvero il 2012 - sempre lo stesso Revisore dei Conti del Comune di Belvedere Marittimo - per come è facile reperire il documento sul web - così si esprimeva:

“Non sarei voluto intervenire, ma dato il mio ruolo di Revisore Unico dei Conti del Comune di Belvedere Marittimo, sono quasi obbligato a farlo, visto che da diversi mesi e quasi quotidianamente, sia i consiglieri di maggioranza e sia quelli delle diverse minoranze intervengono sulla stampa locale, facendo delle considerazioni in materia finanziaria ed altro, dando, per lo più delle volte, delle interpretazioni strumentali. Dimostrando chi più, chi meno di essere dotati di grande coraggio per interpretare i numeri  con l’esclusivo scopo di confondere gli elettori non abituati al confronto con le  vicende finanziarie. La materia trattata, viene interpretata ad uso e consumo del consigliere di turno, con la  speranza di accaparrarsi simpatie che possano, in un futuro, trasformarsi in consensi elettorali.

Ritengo che il Comune versa in una drammatica situazione economico-finanziaria che non permette, con entrate proprie, di sopperire all’enorme mole di debiti fuori bilancio, esponendo l’amministrazione ai provvedimenti previsti dall’ultimo d.lgs. n.149 del 06.09.2011 art. 5 e 6.

Fra l’altro vi sono ulteriori e gravi problemi dovuti al fatto che l’Ente non solo non incassa quanto preventivato, ma vi è un annuale aumento delle spese.

Ritengo che, solo analizzando in maniera oculata e facendo riferimento a fonti certe e dimostrabili, si possono trarre conclusioni realistiche in merito alla situazione.

Ecco come si presenta la situazione economico-finanziaria del Comune di Belvedere Marittimo:

  1. Oltre le innumerevoli e gravi irregolarità  gestionali si evidenziano debiti fuori bilancio per diversi milioni di euro;
  2. Destano perplessità i dati relativi al recupero dell’evasione tributaria, relative alle imposte ICI, TARSU, canone idrico, ecc.;
  3. Per quanto riguarda le sanzioni amministrative per infrazioni al codice della strada  la percentuale di riscosso negli ultimi anni è di gran lunga al di sotto del 20%;
  4. L’Ente ha superato i limiti di spesa previsti per il 2011 per svariate voci ed in particolare alle numerose  ordinanze sostitutive delle normali procedure di gara;
  5. I debiti nei confronti del Commissario delegato per l’emergenza del settore dei rifiuti urbani del territorio risultano rilevanti;
  6. E’ stato fatto rilevare, in modo veritiero, in uno degli ultimi consigli comunali, il verificarsi della riduzione del volume di acqua potabile erogata dalla  SORICAL. Tale diminuzione è da attribuire al credito vantato dalla stessa nei confronti del Comune. E’ di paragonabile gravità anche la situazione debitoria nei confronti della società fornitrice dell’energia elettrica ENEL.

Tengo a sottolineare le dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale, Orestino Sarpa, da me condivise; fra le motivazioni a supporto di tale decisione vi è, anche, la drammatica situazione economico-finanziaria dell’Ente.

In conclusione, non nascondo, le mie preoccupazioni inerenti le molteplici vertenze legali in atto, scaturenti dall’ingente mole di debiti da parte dei creditori nei confronti dell’Ente e di quelle che potranno essere attuate in futuro. Lascio a Voi lettori le dovute considerazioni. Il Revisore Unico Michele Viggiano - 06.03.2012”

Orbene, se è vero quanto precisato dal Consiglio di Stato e cioè che “le previsioni dei bilanci che si susseguono anno dopo anno e le poste dei bilanci annuali e di quelli pluriennali devono, per il principio di unitarietà del bilancio trovare corrispondenza fra loro. Ciò comporta che ogni atto di bilancio debba trovare il suo fondamento in un atto anteriore e presupposto, in modo che sia assicurata al contempo l’unitarietà della finanza pubblica e la continuità e coerenza delle scritturazioni”, quanto affermato dal revisore nella sua relazione al consuntivo 2013 - da considerarsi comunque sempre “tamquam non esset” perché appunto intervenuta quando l’Organo consultivo era oramai decaduto – oltre a quanto affermato, evidenziato e sostenuto nel documento menzionato a firma congiunta del Sindaco e Revisore “decaduto”, stride fortemente con i principi di bilancio sopra citati, ma soprattutto denota una inverosimile quanto strana “pax” tra Sindaco e Revisore ed una ritrovata intesa, avvenuta come d’incanto dopo le ultime elezioni amministrative, tanto da farli affermare nello stesso documento che i (giusti) rilievi mossi dall’opposizione circa il più volte citato consuntivo 2013 e relazione del revisore, sarebbero dovuti ad un risentimento per la “sonora sconfitta subita nelle ultime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale”.

Dopo gli apprezzamenti ed i rilievi mossi dal Revisore nel recente passato all'amministrazione precedente, sempre a guida Granata, al modo di amministrare, ma soprattutto ai conti che "non tornavano", non appare strana la favorevole relazione del revisore fatta di tutta fretta ed in un solo giorno, senza alcun minimo rilievo, anche se, per mera ipotesi, si volesse considerare il medesimo in regime di "legittima prorogatio"?

Le gravi irregolarità denunciate negli esercizi precedenti, come sono state sanate o regolarizzate?

In un solo anno cosa è accaduto per far cambiare opinione al predetto che a noi sfugge?

Al lettore le debite considerazioni!

Si rammenta che il Revisore dei Conti non deve fare il “tifoso” del Sindaco o della maggioranza che amministra il Comune ove svolge le funzioni e che come giustamente ha affermato il Consiglio di Stato “ I compiti attribuiti ai revisori dei Conti vanno ben oltre quello, tradizionale, di attestazione della corrispondenza del rendiconto alle risultanze di gestione, comprendendo anche la collaborazione con l’attività del Consiglio Comunale, rispetto al quale la funzione del revisore dei Conti si atteggia di volta in volta ad organo di consulenza, sotto il profilo tecnico-contabile, di controllo, rispetto all’attività degli organi esecutivi; di indirizzo, in relazione all’adozione dei piani e dei programmi che richiedono un impegno finanziario; di vigilanza sulla regolarità della gestione e di impulso, in relazione alla facoltà di formulare rilievi e proposte tendenti ad una migliore efficienza, produttività ed economicità”.

Si rammenta ancora che il Revisore riveste la qualifica di Pubblico Ufficiale (obbligato come tale alla denuncia) per irregolarità gravi che possono essere scoperte usando la normale diligenza e che i verbali dal medesimo redatti sono atti pubblici, così come le irregolarità connesse all’attività di revisione sono da considerarsi reati contro la P.A.

Infine, si ribadisce quanto eccepito dal sottoscritto e dagli altri componenti della minoranza in Consiglio Comunale: considerato che scaduto il periodo di proroga di 45 giorni, l’organo (revisore) risulta decaduto (giusta previsione dell’art. 6 co. 1° D.L. 293/94) e gli atti emessi successivamente sono da qualificarsi espressamente come nulli dal successivo comma 2° del medesimo art. 6 citato; Considerato che nel caso di specie il Revisore dei Conti ha reso in data 8.7.14 il parere (obbligatorio) sulla deliberazione del Consiglio Comunale avente ad oggetto approvazione conto consuntivo 2013, ma che tale parere è da qualificarsi nullo – e perciò tamquam non esset – perché appunto intervenuto quando l’organo consultivo era oramai irrimediabilmente decaduto e così, di conseguenza, risulta illegittima (per violazione di legge) anche la delibera del Consiglio Comunale di approvazione del bilancio consuntivo 2013, si porranno in essere tutte le azioni legali ritenute utili a far dichiarare le illegittimità rilevate e le violazioni di legge consumate. Vincenzo Carrozzino consigliere comunale Gruppo Rinascimento - 30.07.2014

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