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le contraddizioni in termini PDF Stampa E-mail
Scritto da mauro d'aprile   
Giovedì 28 Febbraio 2013 10:18

La Competizione Politica Parlamentare appena conclusasi era stata preceduta da alcuni elementi di novità: 1) le Primarie del PD; 2) la rinuncia di Berlusconi a candidato Premier per il PDL a seguito accordo con la Lega; 3) la formazione di una Lista Civica intorno a Monti; 4) la formazione di un Movimento Civico, quello di Grillo, per esprimere il Dissenso e la Sfiducia di gran parte dei Cittadini;

Le Primarie del PD, vissute sulla falsariga degli effetti positivi di una Rottamazione, proclamata da Matteo      Renzi, di fatto, non hanno risposto alla montante attesa di un profondo rinnovamento, e, nella sostanza, hanno decretato la marginalizzazione dell’area moderata cattolica, con studiate collocazioni, riproponendo, con i soliti artifici, lo Schema Tradizionale di sempre: niente avversari sulla propria sinistra! Questo asse a vocazione minoritaria Bersani-Vendola si è clamorosamente confermato perdente: ed è lo Schema che per l’ennesima volta condanna la sinistra italiana, con una perdita secca del 10% dei voti rispetto al risultato, già negativo, delle precedenti elezioni politiche nazionali.

L’asse populista Berlusconi-Maroni, dopo separazioni e finti divorzi, trova un matrimonio di riparazione nel nome di Angelino Alfano Premier che può riconcedere il posto (mai avuto) a Berlusconi, solo dopo l’elezione di Maroni Presidente in Lombardia. E’ questa, secondo i militanti dei due Partiti, un’autentica “auto-espiazione” dalle nefandezze di immoralità pubblica che, tra la Lega Nord e il PDL, fa apparente giustizia nella sola famiglia Bossi. Pur tuttavia, i risultati lusinghieri contro la possibile disfatta hanno comunque comportato una perdita secca del 15% dei consensi ultimi precedenti.

Nata da meno di due mesi, con una campagna elettorale priva di organizzazione se non un Blog bene articolato della propria Agenda, la Lista Civica per Monti ottiene 3,2 milioni di voti che equivalgono ad un terzo di quelli raccolti dal PD e dal PDL. Fortemente ispirata alla Coesione Europea, questa parte della Società Civile operosa,  paga forse lo scotto della non ben calcolata contaminazione di espressioni partitiche, dichiaratesi per la condivisione dell’Agenda, e della serietà del Governo Tecnico, nell’accorta attuazione degli accordi sottoscritti dall’Italia, con il precedente Governo Berlusconi-Tremonti, in sede di cooperazione internazionale. Il voto, non molto per le attese, ma pur sempre non poco, al momento non premia l’innegabile prestigio di Monti per la credibilità del Paese nel resto del mondo.

Col Movimento Cinque Stelle la società civile populista, quella in rivolta contro il ceto politico, ritenuto indifferentemente vecchio, si è fatta essa stessa ceto politico. Presentandosi alle Elezioni per farsi eleggere al Parlamento, ha scelto lo strumento più corretto per esprimere la propria protesta. Siamo di fronte alla nascita di una nuova forza politica col 25% di voti che, insieme a quella anch’essa Civica di Monti col suo 10%, va ad attestare una presenza Civica Parlamentare al 35%, divenendo abbondantemente la prima Coalizione per consenso.

Le recentissime elezioni politiche nazionali, dunque, si sono concluse con una forte analogia, nel risultato, con le seconde elezioni Greche e del primo turno Francese. Il risultato ha visto il rafforzamento degli schieramenti “anti-sistema”, proporzionatamente, all’indebolimento dei due Partiti maggiori.

Per la governabilità del Paese, occorrerebbe un secondo turno, come in Francia, con il quale si sceglie chi governa,  superando la frammentazione, con un ballottaggio fra i due contendenti che hanno riportato maggiori consensi. Ma nel Nostro Paese non vige una Legge Elettorale che lo consente!

Nella XVa Legislatura, con la diabolica Legge Elettorale oggi in vigore (Porcellum 2005) per quanto attiene il Senato, il Centro Destra ha impedito al Centro Sinistra di Governare. Nella successiva, appena trascorsa, malgrado i ripetuti richiami del Presidente della Repubblica e della Corte Costituzionale , anche il Centro Sinistra, convinto di avere già la vittoria in tasca, più solida con la Legge Calderoli, ha preferito un atteggiamento inerziale per la correzione della stessa.

Il meccanismo assurdo ed infernale oggi produce i suoi atroci effetti: proprio nel momento in cui abbiamo disperato bisogno degli investimenti e malgrado l’Europa ed i mercati ci impongano stabilità, il Paese sembra perdere anche in qualità il rapporto tra governanti e governati, tra eletti ed elettori.

In questa tornata elettorale il vecchio ceto politico italiano ha ricevuto uno schiaffo, in alcuni casi singolarmente pesante, che in larga parte è riconducibile alla inconcludenza dell’ultima legislatura ostentata anche durante il Governo Monti, malgrado la ripartizione dei compiti concordata con lo stesso Governo dei Tecnici in fase di appoggio (Riforma Elettorale, Riduzione dei Costi della Politica, riduzione dei Parlamentari etcc..). Questi impegni disattesi vanno oggi onorati come primi atti della Legislatura e dimostreranno se gli eletti -vecchi o nuovi che siano- hanno imparato la lezione. Occorre letteralmente raccogliere i cocci: un Parlamento eletto oggi c’è e deve funzionare. Occorre rimboccarsi le maniche e col buon senso incominciare da subito. Mauro D'Aprile - 28.02.2013


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