tasse, sprechi e l’assessore “fantasma"... |
Scritto da laboratorio per la democrazia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Come da consuetudine e tradizione e con l’augurio di un sereno nuovo anno, un gran numero di contribuenti e cittadini belvederesi ha ricevuto in questi giorni uno “stuolo” di cartelle di accertamento riferite a presunte omissioni di pagamento ICI (ex Imposta Comunale sugli Immobili) relativa all’anno 2007. Ebbene, visionando alcune cartelle, abbiamo avuto modo di constatare che molte di esse sono illegittime, in quanto si riferiscono ad immobili la cui proprietà è stata trasferita in un periodo antecedente all’anno in questione.
Eppure basterebbe una semplice visura per stabilire se e quando gli immobili sono stati trasferiti evitando così al contribuente tartassato e vessato “l’onere della prova”, con la conseguente produzione di documentazione attestante l’errore del provvedimento amministrativo, chiedendo magari assistenza a quei tecnici comunali che sono parte attiva nella gestione politica dell’Ente.
Gli uffici difatti sono, a nostro avviso, l’estensione della operosità della classe politica che gestisce un territorio e, quindi, ad essa è riconducibile l’efficienza oppure il cattivo funzionamento della macchina amministrativa.
Questo “modus operandi” rappresenta, in maniera definitiva, l’ennesimo esempio di cattiva gestione dell’amministrazione “Granata” che inevitabilmente continua a produrre guasti.
Così la storia si ripete ed invece di razionalizzare la spesa corrente, limitando le consulenze esterne istituendo, ad esempio, l’ufficio legale (dal 2009 sono 60 gli incarichi legali), e avviando una sistematica lotta all’evasione fiscale. Operazioni che servirebbero a scongiurare il ripetersi dello sforamento del patto di stabilità, che si traduce inevitabilmente in minori risorse da utilizzare per la crescita della comunità. La giunta Granata, viceversa, sceglie la via più semplice e più iniqua, l’aumento dell’imposizione fiscale
In particolare, l’aumento dell’aliquota IMU operato dalla Giunta Granata va ad incidere negativamente sul settore del piccolo commercio e artigianato che, con tenacia ed operosità, tenta di reggere alla imperante crisi economica. Il commerciante e l’artigiano si trova a pagare, tra effetti di moltiplicatori e aumenti delle aliquote, un’imposta che solo per la quota comunale è aumentata di circa il 34%, come evidenziano le tabelle di seguito riportate:
A questo punto ci chiediamo se l’assessore al commercio del Comune di Belvedere Marittimo, il quale dovrebbe salvaguardare ed incentivare un settore fondamentale dell’economia locale, si sia reso conto di tali problematiche. A quanto pare, però, il titolare di tale carica sembra essere un “Assessore fantasma”. Lo testimoniano le presenze o, meglio, le assenze in Giunta: nel corso del solo 2012 su quaranta (40) Giunte convocate è stato presente solo in cinque di esse, rimanendo assente nella Giunta del 29 settembre 2012, che ha “partorito” la delibera n. 163, con la quale si approvava la variazione delle aliquote IMU. La giunta Granata preferisce rispettare gli accordi pre-elettorali e gli equilibri della maggioranza a discapito della funzionalità dell’amministrazione della cosa pubblica. E chi se ne frega se una categoria non abbia un referente o che a pagare siano sempre i cittadini onesti! Il sacrosanto diritto a partecipare al “banchetto” va comunque salvaguardato. Laboratorio per la Democrazia - www.labdem.org - 08.01.2013
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