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dalla lettera del Profeta “Mauro” ai Fedeli... PDF Stampa E-mail
Scritto da mauro d'aprile   

Il 13 Dicembre 2011, illuminato da Santa Lucia, dopo aver appreso dalla stampa la notizia e, parzialmente, il resoconto della Visita Ispettiva del Commissario del Servizio Ispettivo di Finanza Pubblica sui danni alluvionali del Gennaio 2009,

ispezione sollecitata dal Presidente Regionale Scopelliti, quale Commissario di Protezione Civile, in un articolo pubblicato su questo Blog, offrii, come al solito, le mie “elucubrazioni”:

la forza della ragione (Mauro D'Aprile 13 dicembre 2011)

Dell’esistenza del rapporto conclusivo sulla verifica Amministrativa Contabile degli eventi alluvionali di Gennaio 2009, effettuata dal Servizio Ispettivo Finanza Pubblica Settore IV dell’Ispettorato Generale, vengo a conoscenza da un articolo di Calabria Ora del 13 Dicembre 2011, a firma di Maria Fiorella Squillaro.

Dal resoconto della stessa, colgo, di getto, una prima contraddizione tra l’enfasi di un annuncio pessimistico “niente risarcimenti” e “vanificato tutto” per le irregolarità tecniche commesse dal Sindaco Mauro D’Aprile, e quello speranzoso del resoconto: “che il Comune di Belvedere, non è stato ricompreso, almeno per il momento, nella (liquidazione) dell’ordinanza commissariale n.7/3741/ del 24 Maggio 2010”.

Il resoconto, per il momento, lascia presagire che la partita continua e che la definizione degli atti viene rimandata ulteriormente. Mi auguro che per questa definizione venga interessato non solo il Commissario Scopelliti, ma anche il Comune di Belvedere, quale soggetto titolato.

Dalla lettura dell’articolo si evince che l’Ispettore Amedeo Prosperi riconferma per intero i rilievi dei vizi procedurali delle Ordinanze Contingibili ed urgenti emessi dal Sindaco Mauro D’Aprile, già evidenziati dal Commissario Regionale nella nota trasmessa alla Protezione Civile Nazionale presso la Presidenza del Consiglio. Su 63 fascicoli dei 66 trasmessi alla Prefettura di Cosenza si ravviserebbero “potenziali vizi di legittimità, irregolarità ed incongruenze”.

Per la parte di mia competenza, quale Ufficiale di Governo Ordinante, mi limito a riassumere quelli specifici:

  • Tutte le Ordinanze sono di “somma urgenza” in quanto affrontano lo stato di bisogno di prima necessità derivato dalla emergenza alluvionale e conseguenti danni, in un territorio su cui, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, con Ordinanza 3741, è stato decretato lo stato di calamità naturale. Tale stato di calamità naturale è stato recepito dalla Giunta Comunale di Belvedere con atto n°10 del 30 Gennaio 2009.
  • Mi auguro che l’Ispettore, pur avendo competenza specifica in materia diversa da quella trattata, abbia tenuto conto di quanto al punto precedente, e soprattutto: ” Al fine di favorire l'immediata ripresa delle attività produttive ed economiche danneggiate dagli eventi calamitosi e il rapido rientro nelle unità immobiliari distrutte o gravemente danneggiate, ovvero rese inagibili, ed il ritorno alle normali condizioni di vita, il Commissario Delegato, nei limiti delle risorse assegnate, procede in raccordo e con le modalità di cui all'art. 2 dell'ordinanza di protezione civile n. 3734 del 16 gennaio 2009 e in ottemperanza dell’art. 6 della stessa;
  • In questo articolo sono sancite le deroghe procedurali ed amministrative dell’ordinaria amministrazione (parere paesaggistico, gare di appalto, formazione degli atti, incarichi da effettuarsi ai sensi dell’art. 147 del D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554.
  • Alla luce di quanto sopra c’è da comprendere, se sia giusto o meno, che il Comune di Belvedere Marittimo, ligio ai dettati di legge, seguendo le indicazioni della Protezione Civile Nazionale, abbia utilizzato, per la calamità, un tecnico, membro dello staff del Sindaco con regolare contratto, nel ruolo di coordinamento (Struttura C.O.C.-Servizio Comunale di Protezione Civile già istituito con Delibera G.C. n. 35 del 13/03/2008 in ottemperanza del Piano Comunale di Protezione Civile, nella fase di allertamento "Piano di Prevenzione Incendi" diretto dalla Prefettura di Cosenza e coordinato dagli Uffici Regionali di Protezione Civile). Soggetti opportunamente individuati in Tecnici adeguati al profilo professionale (Ingegnere, con competenze in Disaster & Risk Management) non diversamente rinvenibili all'interno delle proprie strutture.
  • L’incarico, per l’analisi e la perizia ricognitiva geologica, è stato erroneamente attribuito dal Commissario ad un membro facente parte del COC (evidentemente anch’egli ormai convinto di un business in atto. Convincimento plausibile non conoscendo il sottoscritto!). Ma la perizia, propedeutica per gli interventi in discussione, urgentissima, redatta in tempi brevi, ha potuto far stimare alla stessa Commissione Tecnica Regionale, presso il Commissario, la valutazione degli interventi organici di assetto idrogeologico, programmati e deliberati per Belvedere di 1 milione e mezzo di Euro. Diversamente valutata la Perizia (perforazioni e sondaggi per le parti sensibili dell’intero territorio) quale intervento non di Somma Urgenza,la stessa potrebbe essere coperta con il finanziamento degli interventi organici previsti dalla stessa Ordinanza 3741. Piuttosto, in risposta ad alcune insinuazioni, c’è da analizzare su quali presupposti legislativi l’attuale Sindaco Granata ha conferito gli incarichi del Master Plan con Affidamenti Diretti ad un collaboratore di Studio Professionale, ad un fratello e ad uno zio di un Assessore della sua Giunta, che anche in seguito, “magicamente”, si ritrovano vincitori dell’apposito Bando.
  • Circa le osservazione ed i pareri negativi del Responsabile dell’Ufficio Tecnico, ricordo che con propria nota, già comunicata all’allora Commissario Loiero, precisavo che allo stesso si è risposto puntualmente nel corpo delle Delibere. Pertanto l’efficacia esterna dell’atto, resta assorbente nella determinazione di Giunta, in quanto parere non vincolante.
  • Gli unici atti che il Responsabile dell’Ufficio Tecnico avrebbe dovuto firmare restano i resoconti contabili delle imprese trasmesse al Coordinatore del COC. Ma è difficile spiegare al mondo intero le “invidiuzze, le gelosie e le avversità psicologiche” del caso. Quella mancata firma ha ingenerato sospetti a “Gente” di estrazione geografica dove l’illegalità è l’essenza della propria vita. Basta leggere le cronache recenti e le indagini milanesi. Già col Terremoto del 1982 è accaduto tanto! Ma questa volta, per la crisi delle casse comunali, è in ballo l’assetto complessivo finanziario.
  • Spero che in proposito il Commissario abbia raccolto l’episodio non secondario riguardante i Tecnici Regionali, i quali, sollecitati dal Sindaco Granata, per una verifica del tutto, non si sono presentati all’apposito sopraluogo, e che in mancanza, la stessa Commissione Regionale, abbia richiesto un resoconto aggiornato al Comune. Il sindaco, a seguito della nomina di una apposita Commissione Tecnica rappresentata anche dallo stesso Ufficio Tecnico, il 1° Giugno 2010, con Prot. 9349, in pari data ricevuto dalla Regione, trasmetteva la seguente nota:”Danni causati dalle avversità atmosferiche Gennaio - Febbraio 2009. OPCM 3741 del 18/02/2009. Ordinanze Sindaca N. 22-40-44-45-46-47-48-49-50-51-52-53-54-55-56-57-58-59-60-61-62 63-64-65-66-67-68-69-70-71-72-73-74-75-76-77-78-79-82-85-87-88-89-90-91-92-93-94-95-96-97-98-99-100-104.106-120-214-232-233/2009, dei lavori eseguiti sul territorio di questo Comune,controllati, verificati e liquidati dalla Commissione Comunale composta dall'Ing. MARINO Antonio, Ing.GROSSO Francesco coadiuvati dai dipendenti dell'UTC Geom. MARRA Francesco e Geom. CALABRESE Pasqualino”. L’importo complessivo dei lavori veniva attestato in Euro 3.321.457,7.

Dalla previsione generale opportunamente proiettata alla Prefettura ed, volta per volta, aggiornata in base ai lavori in corso, da Euro 11.367.330,65, per opere non eseguite alla data del 5 Aprile 2009, ultima valida per la Somma Emergenza, e per conseguenza dei controlli specifici di cui sopra, anche dell’Ufficio Tecnico Comunale, si riduce a 3.321.457,7. Potrei comodamente affermare che la parte esecutiva delle Ordinanze non compete alla sfera Amministrativa. Resta tutto intero il principio della legittimità che riposa nell’art. 147 del D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554, il quale precisa:

Art. 147 (Provvedimenti in casi di somma urgenza)

1. In circostanze di somma urgenza che non consentono alcun indugio, il soggetto fra il responsabile del procedimento e il tecnico (Responsabile del COC) che si reca prima sul luogo, può disporre, contemporaneamente alla redazione del verbale di cui all'articolo 146, la immediata esecuzione dei lavori entro il limite di 200.000 Euro (soglia elevata in caso di dichiarata calamità) o comunque di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica incolumità.

2. L'esecuzione dei lavori di somma urgenza può essere affidata in forma diretta ad una o più imprese individuate dal responsabile del procedimento (tutte imprese locali già utilizzate dal Comune con apposito elenco) o dal tecnico, da questi incaricato.(già facente parte dello staff del sindaco e coordinatore COC).

3. Il prezzo delle prestazioni ordinate è definito consensualmente con l’affidatario; in difetto di preventivo accordo si procede con il metodo previsto all'articolo 136, comma 5.(Prezziario Regionale in uso dall’Ufficio Tecnico).

4. Il responsabile del procedimento o il tecnico incaricato compila entro dieci giorni dall’ordine di esecuzione dei lavori una perizia giustificativa degli stessi e la trasmette, unitamente al verbale di somma urgenza, alla stazione appaltante che provvede alla copertura della spesa e alla approvazione dei lavori.

5. Qualora un'opera o un lavoro intrapreso per motivi di somma urgenza non riporti l'approvazione del competente organo della stazione appaltante, si procede alla liquidazione delle spese relative alla parte dell’opera o dei lavori realizzati.

Non immagino affatto chi sia la musa ispiratrice dell’articolo su Calabria Ora. Ma avendo letto sicuramente la Relazione dell’Ispettore, avrà appreso che con DPCM del 28 gennaio 2011, facendo seguito alla richiesta del 19 gennaio 2011 del Commissario Delegato - Presidente della Regione Calabria, è stato prorogato lo stato di emergenza al 3/01/2012, al fine di permettere la realizzazione degli interventi necessari al definitivo superamento del contesto emergenziale.

C’è il margine per far constatare lo sfasciume idrogeologico cui è precipitato Belvedere. Santa Lucia è l’emblema! Ma tutta la ex provinciale di accesso al Centro Storico è un pendulo continuo! Granata è fortunato, non piove! Ma i segni dei dissesti sono evidenti. Speriamo non accada nulla durante il transito di autobus con alunni.

Piuttosto che andare a caccia delle streghe si intervenga prontamente! Ci sono tutte intere le motivazioni per una Ordinanza di Somma Urgenza! Non basta il coraggio, necessita la forza della ragione! Mauro D’Aprile, il Sindaco delle Frane - 13.12.2011

 

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