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lettera aperta del presidente della federazione italiana superamento handicap PDF Stampa E-mail
Scritto da nunzia coppodè   

Sono una persona con disabilità, utilizzo la carrozzina elettronica, detta nel linguaggio delle ferrovie “carrozzina tecnologica di tipo rigido”. Sono una cliente affezionata di Trenitalia e presidente calabrese della FISH Onlus ( Federazione italiana superamento handicap), il mio nome è Nunzia Coppedè.

Per anni, insieme ad altre persone con disabilità, ho lottato per la conquista del diritto di viaggiare in treno potendo usufruire di servizi adeguati. E’ stata una conquista che ha restituito a noi persone disabili l’opportunità di viaggiare in modo dignitoso e la speranza che, con il passare degli anni, i servizi migliorassero e accrescessero. Un auspicio motivato dal fatto che è aumentata moltissimo la clientela con disabilità, portando all’azienda profitto e immagine positiva. Così non è stato, in particolare tutto ciò non si è verificato per chi come me vive in Calabria, e non abita da Napoli in su. Ho subito in questi ultimi anni, con tutti gli altri clienti della Sicilia e Calabria, disabili e non, la riduzione drastica del servizio di trasporto, l’umiliazione di chi si sente trattato in modo completamente diverso se parte dalla stazione di Napoli Centrale in poi, (materiale riciclato, toilette senza acqua, cattivi odori, ecc.).

In Calabria sono pochissime le stazioni che garantiscono il servizio alle persone con disabilità, arrivare a Crotone è impossibile, arrivare a Locri, impossibile! Arrivare a Rossano, impossibile! Potrei continuare all’infinito. Se vivi a Diamante, Belvedere, Praia ecc., sei obbligato a scendere a Sapri o a Paola. Locri, Crotone, Rossano, Diamante, Belvedere, Praia, ecc., sono tutte località turistiche e per raggiungerle dalla stazione ferroviaria assistita più vicina è necessario percorrere dai 50 ai 120 km e forse più.

Alcuni esempi: Stazione di Lamezia Terme Centrale – Stazione di Crotone 108 km; Stazione di Paola – Stazione di Rossano 121 km; Stazione di Reggio Di Calabria Centrale – Stazione di Locri 112 km.

Sul sito delle Ferrovie dello Stato, leggiamo che le stazioni di Crotone, Gioia Tauro e Rosarno hanno il servizio di assistenza temporaneamente sospeso, la verità è che questi servizi sono sospesi ormai da anni, qualcuno ha dimenticato di togliere la parola “temporaneamente”.

Le Stazioni con servizio di assistenza della Calabria (vedi sito-web www.fsitaliane.it) sono: Reggio Calabria Centrale, Villa S. Giovanni, Vibo Valentia-Pizzo, Lamezia Terme, Paola, Cosenza e Catanzaro Lido in cui il servizio di assistenza è limitato ai viaggiatori che non necessitano di carrello elevatore.

Mi capita spesso di organizzare le riunioni come FISH Calabria in un hotel davanti alla stazione ferroviaria di Lamezia Terme Centrale, al fine di permettere ai partecipanti con disabilità di arrivare con i treni regionali. Nel caso di ridotta mobilità la cosa funziona ottimamente, ma se il partecipante usa la carrozzina, molto spesso si vede arrivare la telefonata dall’operatore della “Sala Blu” di Reggio Calabria, a cui va riconosciuta la gentilezza, che gli propone corse alternative perché il materiale (ovvero il treno) prenotato non è accessibile come era previsto.

La Stazione di Lamezia Terme è una delle più frequentate da persone con disabilità in Calabria, l’accesso ai binari è possibile tramite un’unica passarella, situata ad una distanza della pensilina coperta di circa 50m. Mi piacerebbe sapere se nei progetti di accessibilità previsti da RFI (www.fsitaliane.it - Nelle stazioni esistenti, per la realizzazione degli interventi di superamento delle barriere architettoniche e sensoriali, sulla base del Piano di Impresa di RFI è prevista una spesa di circa 10 milioni di euro all’anno) sia previsto anche l’adeguamento della Stazione di Lamezia Terme Centrale con ascensori che ci permettano di raggiungere i binari in sicurezza e senza doverci bagnare quando piove. Inoltre da quando il servizio è passato a RFI è stata tolta la saletta del servizio clienti, gli appuntamenti vengono dati all’atrio della biglietteria, le persone con disabilità devono arrivare almeno 30 minuti prima e nell’atrio non c’è neppure una sedia, pertanto la persona con ridotta mobilità è costretta ad attendere in piedi o a sedersi sulla carrozzina in dotazione del servizio di stazione.

Nel mese di luglio è partita l’ultima novità relativa ad un sistema di prenotazione del treno per le persone con disabilità. Si tratta di un sistema in teoria altamente tecnologico ma che, tanto per cambiare, non funziona. In pochissimo tempo ci ha riportato indietro di vent’anni, cioè, ai biglietti scritti a mano.

Il 24 agosto 2012, nella mattinata ho telefono alla “Sala Blu” di Reggio Calabria per la prenotazione di un viaggio per Roma. Con la solita gentilezza ed anche un pizzico di imbarazzo, mi hanno risposto che il sistema, che già nel mese di luglio mi aveva costretto a fare i biglietti a mano, ancora non funziona; pertanto mi hanno spiegato che loro potevano farmi la prenotazione del servizio e della Carrozza 3, ma il biglietto l’avrei dovuto fare in biglietteria perché il nuovo sistema non riconosce la carta blu. Ho stampato le prenotazioni che mi hanno inviato per e-mail e mi sono recata alla Stazione di Lamezia Terme Centrale per farmi fare i biglietti a mano. Questa situazione crea disagi perché è necessario recarsi alla stazione, inoltre non è possibile farsi accreditare i punti della cartafreccia, ecc.

Sulla nostra pelle abbiamo imparato che, ciò che viene definito ‘momentaneo’ può durare anni e anche per sempre. Il silenzio facilita il processo di degenerazione. E poi non possiamo proprio permettere di farci cancellare, con un colpo di spugna, quei servizi conquistati dopo tanti anni di stressanti e massacranti lotte, da qui l’idea di portare alla vostra attenzione e all’opinione pubblica, alcune delle criticità che il trasporto ferroviario calabrese presenta per le persone con disabilità.

Perché le persone con disabilità non possono fare i biglietti del treno sul sito-web come tutti gli altri clienti? Perché i treni regionali accessibili non sono garantiti? Perché non si alza almeno un binario nelle tante stazioni calabresi importanti, ma non assistite al fine di permettere alle persone con disabilità di salire sui treni regionali accessibili ed esenti di gradini? Come FISH Calabria siamo disponibili a discuterne alfine di affrontare le difficoltà e trovare delle soluzioni condivise. Cordialmente Nunzia Coppedè presidente FISH Calabria - 27.08.2012

la lettera è indirizzata a Michele Mario Elia Amministratore Delegato RFI, Mauro Moretti Amministratore Delegato Trenitalia, Giuseppe Scopelliti Presidente della Giunta Regione Calabria, Francesco Talarico Presidente del Consiglio Regione Calabria, Luigi Fedele Assessore ai Trasporti Regione Calabria

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