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Consorzio di bonifica, Mistorni: mirati ed essenziali interventi strutturali PDF Stampa E-mail
Scritto da giuseppe mistorni   

Nonostante l’impegno e l’azione continua degli addetti alla manutenzione dell’impianto di irrigazione del Comune di Belvedere Marittimo, i cosiddetti “acquaioli”, si hanno disfunzioni, lamentele di utenti sulla distribuzione dell’acqua, perdite abbondanti.

Premesso che l’impianto è stato realizzato negli anni ’80 con fondi della ex Cassa per il Mezzogiorno, in un territorio ampio, acclive, disomogeneo, collinare e che consente l’irrigazione di terreni posti ad altezze variabili fra gli oltre i 600 mt. slm – località Trifari S.Ianni – fino ai vari pianori a ridosso della costa.

Considerata la particolare orografia del territorio, la natura del terreno, prevalentemente argilloso e la rilevante estensione della rete di distribuzione primaria e secondaria, si verificano dopo tanti anni inevitabili perdite di acqua con conseguenti infiltrazioni e danno alla stabilità dei terreni.

Cosa si chiede e si sollecita?

  • Una azione coordinata dei responsabili del Consorzio e del competente Assessorato regionale all’agricoltura;
  • una revisione generale della rete fatta all’epoca con criteri moderni e razionali ma attualmente con alcune criticità che possono essere superate;
  • i pozzetti di scarico ubicati lungo il percorso, siano sistemati in modo che non si verifichino accumulo di acqua con conseguente ristagno e pericolose infiltrazioni;
  • vasche di accumulo sparse lungo la rete per contenere la fuoriuscita del troppo pieno, indispensabili per evitare inutili perdite di acqua in considerazione anche di una progressiva carenza idrica che il territorio avverte già da vari anni;
  • per limitare eventuali forme di inquinamento del mare si auspica la costruzione di vasche di decantazione a valle, lungo i vari corsi d’acqua che convogliano le acque reflue, superficiali dei terreni irrigati che inevitabilmente contengono soluzioni chimiche a seguito delle normali concimazioni;
  • potenziamento delle squadre di operatori “idraulico-forestali” addetti alla manutenzione e funzionamento della complessa rete di distribuzione, dotandoli di adeguati mezzi e attrezzature;

E’ bene ricordare che i Consorzi di bonifica sono enti pubblici a struttura associativa, retta dal principio dell’autogoverno. I titolari dell’Ente sono gli agricoltori proprietari di terreni e solo loro dovrebbero essere i responsabili del funzionamento dello stesso. Disfunzioni della gestione non oculata e dal facile clientelismo comportano ripercussioni economico-finanziarie con conseguenti ricadute sugli associati  che dovranno sopperire ai maggiori costi.

E’ necessario pertanto utilizzare al meglio le risorse umane, professionali e tecniche che questi Enti hanno – Scalea in primis – al fine di contenere le spese, di varie decine di migliaia di euro, evitando il ricorso a professionisti esterni anche su controversie legali di facili soluzioni.

La Regione ha il diritto-dovere di controllare sulla regolarità degli atti e sulla operosità dell’Ente e dovrebbe farsi carico al più presto di indire libere e democratiche elezioni per eleggere il Consiglio consortile.

I Consorzi di bonifica siano interpreti di una grande esigenza , di concerto con i Comuni e la Regione, che è quella di favorire attraverso mirati ed essenziali interventi strutturali, il permanere di tanti cittadini – agricoltori nelle campagne, nelle borgate per lo più collinari, che con la loro presenza contribuiranno a limitare i danni dei terreni abbandonati a se stessi.

A mio parere, in confronto ad Enti che dovrebbero essere rivisti o ritenuti “inutili”, dovranno assolvere ad alcune funzioni prioritarie, specie in Calabria per la difesa e salvaguardia del territorio, tutela del rischio idrogeologico, risanamento e bonifica dei corsi d’acqua, potenziamento della viabilità rurale.

I signori Sindaci dovrebbero avere un rapporto più sistematico e fattivo con l’Ente per far sì che i problemi in parte sollevati, di concerto con la Regione possano essere affrontati , programmati e col tempo risolti. Giuseppe Mistorni - 13.08.2012

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