SS18, Mistorni: ammodernarla e renderla meno pericolosa |
Scritto da giuseppe mistorni | |||
In alcuni periodi dell’anno, purtroppo, si riparla della pericolosità della superstrada ex SS18 Tirrenica-cosentina, del traffico locale e nazionale da e per la Sicilia insostenibile e dei numerosi incidenti che si verificano. Sarebbe quanto mai opportuno che i Signori responsabili dell’Anas e gli Amministratori comunali, che con grande superficialità ed opportunismo rilasciano concessioni edilizie o commerciali che complicano e rendono ancora più drammatica la circolazione stradale in Corso Europa di Belvedere, si rendessero conto del rischio alla incolumità a cui vengono esposti i cittadini. Più volte si è parlato e invocata l’attenzione dei politici e dell’Anas sull’opportunità di ammodernare o rendere meno pericolosa la suddetta strada, ormai superata , inadeguata , fuori dai canoni stradali europei e senza alcuna prospettiva di intervento radicale, sia pure a medio termine, considerate le scarse risorse finanziarie destinate alla Calabria specie in questo momento di crisi generale che sta attraversando il nostro Paese. Non stiamo qui ad evocare il famoso Piano decennale dell’Anas di qualche decennio addietro, sostenuto allora con forza e passione dall’amico Senatore Covello e che ha comportato la realizzazione di due soli importanti interventi su Guardia Piemontese ed Amantea, relegando nei libri dei sogni e a memoria dei nostalgici la variante di San Nicola Arcella – Scalea- S.Maria del Cedro etc. etc. Cosa si chiede oggi e si ripete fino alla noia?
Per immettersi sulla superstrada specie invertendo il senso di marcia , fra l’altro consentito, si è costretti a sostare a volte decine di minuti. Senza alcuna nota polemica assistiamo a qualche intervento effettuato dal Compartimento Anas su alcuni tratti di strada nei pressi del Comune di Belvedere , ritenuti da tutti inopportuni, poco funzionali e utili. Si invitano i dirigenti dell’Anas Calabria a gustare un caffè offerto dai cittadini in un bar del Corso d’Europa per constatare di ciò che ci si lamenta e con determinazione si chiede. Giuseppe Mistorni - 02.08.2012
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