le analisi fuorvianti sul riassetto della finanza comunale |
Scritto da mauro d'aprile | |||
Mi sorprende la sorpresa che ha suscitato il Decreto del Ministero degli Interni del 26 Luglio 2012, quale sanzione di € 216.721,00 per il Comune di Belvedere Marittimo a seguito del mancato rispetto del Patto di Stabilità, per l'anno 2011. Certamente questa non costituisce una chicca aggiuntiva a quanto da me scritto su questo Blog fin dal 9 maggio 2012 nell’articolo “ In attesa del Bilancio di Previsione”, di cui riporto la parte interessante l’argomento: “Sul Consuntivo 2011 incombe la determinazione della Corte dei Conti a seguito rilievi, effettuati dalla stessa, su richiesta di mie osservazioni rese in fase di dibattimento Consiliare, a cui si aggiungono quelli espressi dal Revisore dei Conti nell’apposito parere. La Maggioranza, o meglio il Presidente del Consiglio Comunale, avrebbe dovuto convocare un mirato Consiglio per i chiarimenti di merito. Questa inspiegabile ed illegittima chiusura, comunque non potrà impedire al Revisore dei Conti di comunicare, come per legge (nell’ipotesi di mancato rispetto del patto di stabilità 2011) l’informativa sulle sanzioni previste all’art. 7, comma 2 d.lgs. n. 149/2011) alle quali il Comune di Belvedere sarà sottoposto:
A questa “spregevole situazione” si è giunti! Ma questa spregevole situazione è direttamente proporzionale alla” Responsabilità” di coloro che hanno pilotato il voto Amministrativo di Giugno 2009. Mauro D’Aprile “L’Orizzonte” - 09.05.2012” Ero convinto, a seguito di questo mio articolo, di aver offerto, in congruo anticipo, un contributo alla corretta informazione per mettere in condizione coloro che si vogliono occupare di gestione della cosa pubblica, di avere un quadro sufficientemente attendibile della situazione economica- amministrativa dell’Ente. Per come è facilmente desumibile dallo specchietto delle sanzioni che ripropongo, oltre la decurtazione nei trasferimenti, questa Maggioranza dei Legionari della Liberazione ha provocato una declassificazione del nostro Comune in un fase di attento monitoraggio da parte del Governo Centrale per la individuazione degli Enti Virtuosi e non. Oggi non è la Corte dei Conti, ma il Ministero dell’Interno che di fatto mette a nudo la situazione specifica contabile del nostro Comune: l’approvazione definitiva del D.L. 6 Luglio 2012, n°95, nel capitolo dedicato al Rafforzamento della funzione Statistica e del Monitoraggio dei Conti Pubblici, all’art. 6 comma 17 decreta che a partire dall’esercizio finanziario 2012, è fatto obbligo agli enti locali a iscrivere nel bilancio di previsione un fondo svalutazione crediti non inferiore al 25% dei residui attivi, di cui ai titoli primo e terzo dell’entrata, superiori a 5 anni. La disposizione è diretta a neutralizzare l’effetto espansivo della spesa generato dalla presenza in bilancio di residui attivi di parte corrente che, essendo iscritti da lungo tempo e in assenza di effettive riscossioni, hanno un basso grado di esigibilità e forniscono una fittizia copertura finanziaria a spese reali. L’iscrizione di un fondo di valutazione crediti tra le uscite del bilancio di previsione, limitando la capacità di spesa fondata sui residui attivi di difficile esigibilità, dovrebbe prevenire, appunto, le situazioni di deficit di risorse finanziarie. E’ quanto la stessa Corte dei Conti ha richiesto fin dal Novembre 2011 e riproposto nel Marzo del 2012, non ottenendo ancora risposta! Non credo ci possano essere, ora, molti margini di giustificazione contabile. La mancanza assoluta di “Riscossione delle Entrate”, di “Recupero Crediti” e di Efficace lotta all’Evasione non consente possibilità alcuna di amministrare. Ancora una volta sono costretto a ribadire che il problema finanziario del Comune di Belvedere non risiede nell’ammontare di debiti, quelli fantomatici della passata Amministrazione D’Aprile, annunciati all’indomani dell’insediamento Granata ma ancora in attesa di una loro “pubblica dimostrazione”. Ma ancor di più, al contrario di quanto qualcuno asserisce, non costituiscono e non possono costituire Debito quelli esponenziali delle Ordinanze del Dissesto Idrogeologico, non essendo riconducibili a Debito Fuori Bilancio, e dovendo, di fatto, seguire una lunga differenziata cronologia di difficile riconoscimento, spalmata, eventualmente, in diversi esercizi. Al momento, questi presunti debiti esponenziali non incidono affatto sul Dissesto Finanziario dell’Ente che è tutto della gestione improvvisata ed insignificante di questa Maggioranza Granata. Ancora una volta, anche e soprattutto per coloro che ritengono possedere capacità di analisi economica –amministrativa, onde evitare pericolose e fuorvianti informazioni, sottolineo che la possibilità di definire le politiche di spesa dipende dall’autonomia delle entrate proprie che consentono all’Ente maggiore elasticità per definire le spese di investimento e di conseguenza i relativi “canali di finanziamento”. Mentre un elevata percentuale di trasferimenti impedisce politiche di spesa, legate, per come visto, allo scarso volume di risorse che lo Stato trasferisce ogni anno. In questo ambito il rispetto degli equilibri di bilancio, in fase previsionale, è funzione diretta della composizione delle entrate correnti”. Ed è per questo che sin dalla presentazione delle liste nel Giugno 2009,sollecitavo parimenti una forte e determinata politica della “riscossione”, attraverso una diversa calendarizzazione delle Cartelle di Pagamento; una Contrattazione di Riscossione con pagamenti agevolati per categorie e scaglionati, a seguito di Ingiunzione da parte dell’Agenzia delle Entrate; la pubblicizzazione sul sito Comunale dell’elenco degli Evasori”. Su questi specifici argomenti rimando alla prossima. Mauro D’Aprile, Gruppo l’Orizzonte - 02.08.2012
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