Per il Comune di Belvedere Marittimo, ma principalmente per i cittadini, specie quelli meno abbienti, è un ulteriore colpo  basso inferto dagli Organismi istituzionali per la mancata erogazione di fondi  per i vari dissesti idrogeologici verificatesi nel nostro Comune.

Ricercare le cause, attribuire colpe o sottolineare superficialità burocratiche nel predisporre atti amministrativi, non servono a risolvere i problemi che purtroppo esistono e aggravano sempre più la stabilità e sicurezza del nostro territorio.

Fra l’altro, è dato sapere e come facilmente constatabile, che alcuni interventi realizzati, hanno consentito la viabilità dell’ex strada provinciale per Laise che collega numerose altre contrade con elevata densità abitativa.

La situazione finanziaria del Paese è già critica per la mancanza di lavoro, per il turismo che da noi stenta a decollare, per la ridotta attività degli “eccellenti” presidi sanitari, per il fermo dell’edilizia e delle attività connesse causata dalla contingente crisi economica, pongono il cittadino belvederese in uno stato di precarietà che non gli consente di far fronte agli oneri fiscali e tributari.

Chi dovrà pagare quell’impresa che con serietà e buona fede ha ottemperato a rimuovere situazioni di pericolo, anticipando somme di denaro su ipotetici finanziamenti statali, regionali, provinciali?

Sic standibus rebus a farne le spese saranno chiamati nuovamente i cittadini con la predisposizione da parte dell’Ente di nuove tasse.

Un appello che proviene dallo stato di disperazione della gente è rivolto ai politici locali e regionali perché contribuiscano ad uscire da questa insostenibile situazione e diano giusto riconoscimento a chi ha operato con onestà, senso di responsabilità e con atti concreti ed evidenti. Giuseppe Mistorni - 05.04.2012