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il blog delle distrazioni e delle omissioni PDF Stampa E-mail
Scritto da mauro d'aprile   
Giovedì 10 Novembre 2011 16:33

E’ da un po’ di tempo a questa parte che il preziosissimo servizio del Blog dell’Altrasinistra viene disturbato da articoli che, nel tentativo di anticipare una campagna elettorale, fanno dello stesso un appuntamento quotidiano, con il “peccato” di ripubblicare articoli di appartenenza di altri autori, comodamente leggibili in altri giornali.

E’ il caso dell’articolo di Giovanni Pardo “ La Costituzione ed il Mercato delle Vacche” o della disamina sui Contratti a Progetto edito dal sito “lavoroediritti.com”, o, ancora le analisi economiche della Gazzetta del Mezzogiorno di Bari. Il tutto mascherato e condito da un appello finale “Alla Liberazione del Paese”.

Resta da spiegare i propri trascorsi di appartenenza, soprattutto quelli che hanno contribuito al processo di personalizzazione della politica spettacolo, del berlusconismo in genere e del qualunquismo di maniera.

Resta da spiegare che le analisi ed i rimedi indicati per risolvere i problemi del Sistema Paese, sono sottratti e appartengono “comunque” a uomini iscritti a quei Partiti che si vorrebbero ugualmente abolire.

Credo che i lettori siano ormai vaccinati a questi ridicoli tentativi di ripristinare primati che non sono mai appartenuti e che, gli stessi, non sono disponibili a subire un’altra “presa per culo”, per come è stata quella di una “Belvedere Libera”.

Per come ebbi a ribadire, all’indomani della campagna amministrativa, nella mia analisi del voto, non vorrei che anche questa volta il Blog, nelle proprie articolazioni di “Comitati di Valutazione” che é solito  organizzare in occasione delle presentazioni delle liste, voglia ospitare ancora siffatti personaggi che ci hanno propinato, attraverso il solito vortice di adulazione familiare per i propri rampolli, ragazzetti privi di significato alcuno, che stanno mettendo a repentaglio le sorti dell’economia di Belvedere.

Sotto questo aspetto mi risulta del tutto incomprensibile l’enfasi con la quale “Il Quotidiano” annuncia il debito “Sorecal” e la difficoltà del Comune di Belvedere di saldare i compensi mensili ai propri dipendenti. Da svezzato della Politica, nella conclusione dei due articoli che tentano per l’ennesima volta di attribuire le responsabilità del debito alla mia passata gestione introducendo la perifrasi con un semplice “pare”(sembra), leggo il maldestro tentativo della giornalista di equiparare la mia gestione, di “Centro Sinistra”, a quella dei numerosi Comuni della nostra zona a guida Centro Destra. Belvedere non presenta le voragini di spese allegre, effettuate nello stesso periodo e precedentemente, a Scalea, Santa Maria, Tortora, Paola e Fuscaldo, dove Sindaci, compiacenti la deputazione nazionale di Forza Italia sulla scia dei proventi illeciti del Gruppo Previti (i famosi 14 miliardi che Di Pietro Pubblico Ministero non è riuscito a scovare), hanno consacrato la loro fortuna.

Sul debito SORECAL informo “Il Quotidiano” che il sottoscritto ha ereditato nel 2004 dalla precedente Giunta Granata (del decennio 1995-2004) Euro 1.630.000. Che pur rifiutandosi di sottoscrivere la Convenzione con la stessa, ha ridotto il debito a sole 300.000 Euro.

Per i Dipendenti Comunali e per la gestione economica dell’Ente non ho che da riproporre  quanto già scritto il 13 Agosto 2011. Analisi e mie preoccupazioni che capisco, effettuate in pieno Sol Leone e al Top delle vacanze, possono anche sfuggire ad un giornale attento alla gestione della Cosa Pubblica:

“Mi sembra oltremodo responsabile chiarire taluni altri aspetti della situazione finanziaria del nostro Comune, altrettanto preoccupanti.

Sono aspetti “fisiologici” della gestione dell’Ente che solo una buona dose di “esperienza” può consentire di monitorare, attribuendole quello opportuno significato, per meglio indirizzare la “Guida Amministrativa”ed evitare un pericoloso tracollo.

Nel precedente ultimo Consiglio Comunale sono stati finalmente portati all’attenzione dei consiglieri, con forte ritardo, i “Rilievi” espressi dalla Corte dei Conti riguardo il rendiconto dell’esercizio finanziario 2009, le cui problematiche, secondo la stessa Corte, afferiscono a diversi profili giuridico-contabili della gestione.

Sono rilievi ai quali, questa Maggioranza, dovrebbe prestare attenzione per comprendere, spero,  finalmente, la natura di quel pregresso mancato introito, che continua a chiamare “debito pregresso” e che, strumentalmente, attribuisce al sottoscritto.

La divulgazione in “versione mendace” di questa interpretazione vede ugualmente impegnati, in giro, incompetenti  “banditori nulla-facenti” idonei al solo riscaldamento delle sedie nei Bar.

La esistenza di debiti fuori bilancio, l’utilizzo di entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti ed il ritardo nella riscossione di crediti (specialmente quelli di natura tributaria), secondo la Corte, evidenziano uno stato di precarietà degli equilibri che desta preoccupazione.

La risposta che gli Uffici Contabili hanno predisposto, per conto dell’Amministrazione, è sembrata a tratti remissiva-cautelativa come nel punto d’esame della consistenza dei debiti fuori bilancio con una percentuale del 2,88% maggiore dell’1% per come consentito, dovuta a debiti pregressi che, secondo il Revisore, sono precedenti al 2005. A tal proposito viene detto che, accogliendo il suggerimento della stessa Corte dei Conti, in sede di riaccertamento dei residui attivi, provenienti dal 2005 e precedenti, nel prossimo conto consuntivo 2011, sarà prestata molta attenzione per eliminare alcune partite attive, di dubbia esigibilità, mediante l’inserimento nel conto del patrimonio tra le “immobilizzazioni finanziarie, fino al termine di prescrizione o dell’accertamento della definitiva inesigibilità (metodo assolutamente condiviso).

La stessa risposta diviene arrogante e puntigliosa quando si precisa che “In questo Comune, per quanto attiene alle proprie entrate non si è mai verificato il mancato recupero dell’evasione tributaria e non si è mai verificato l’omesso accertamento nei termini di legge” ma, contestualmente, si precisa che in relazione alle entrate al 31.12.2009, l’ICI si attesta al 48% della percentuale di riscossione dell’accertato del 2009, la TARSU al 41,75%, le sanzioni amministrative al 62,25%.

Per le giustificazioni di merito si asserisce:” che per quanto concerne le entrate da ruolo ordinario dell’anno corrente 2009, a seguito del rinnovo del Consiglio Comunale, il Bilancio Preventivo è stato approvato nel Luglio 2009, pertanto la conseguente emissione di ruolo (TARSU) ha subito un notevole ritardo rispetto agli anni precedenti, che pure prevedono tempi lunghi di approvazione dei bilanci che ricadono sempre nel secondo semestre di ogni anno”, pertanto per Belvedere, “le ultime due rate di pagamento ricadono a Novembre e Dicembre non consentendo la procedura di riscossione nell’anno” (motivazione debolissima).

A sostegno si sostiene, in linea generale, che “nei Bilanci dei Comuni ogni anno vengono iscritti (accertati) imposte, tributi, tasse e tariffe però si scopre che si riscuote solo un terzo del totale, il resto delle entrate non arriva nell’anno in cui sono state chieste, sotto forma di “riscossioni di competenza”, ma entrano nella “gestione dei residui” e vengono ricevuti dal Comune, quando ci riesce, negli anni successivi, in molti casi ricorrendo alla “riscossione coattiva” sotto forma di ingiunzione o iscrizione a ruolo” (almeno tre anni).

A tal proposito, gli Uffici Contabili di Belvedere, si auspicano che un chiarimento possa giungere dalla miniriforma della riscossione locale, presentata in Parlamento, nel rivedere i limiti della soglia delle ipoteche, da abbassarsi al di sotto degli 8 mila euro, per indurre alla puntualità dei pagamenti.

Da quanto sopra è facile intuire che non esiste assonanza tra la sfera Amministrativa e quella Contabile Gestionale dell’Ente e che i tanto sbandierati Programmi di Mandato, se non interpretati da competenti e forti personalità, finiscono per essere carta straccia.

Più specificatamente, questa Maggioranza, oltre la inconcludenza, annovera il primato della insolvenza, quella di non essere in grado di  portare a compimento le numerose  opere da me avviate.

Il Futuro non è Roseo! Il Federalismo impone nuove regole per più spiccate capacità!

I “Compari” e gli “Apparentamenti” non servono alla causa del ritardo dell’Ente, possono solo accelerarne il tracollo, con gravi conseguenze sulla economia, dei nostri sacrifici.

La Svalutazione del “Contesto”, culturale, sociale, ambientale, svilisce parimenti i valori di mercato del patrimonio immobiliare o delle intraprese commerciali!

Lo stesso “Galantuomo Tempo” stabilisce ormai: tolleranza Zero per gli Imbecilli! Non è un’offesa!

E’ un’affettuosa considerazione per i più che, improvvisamente, sono caduti in un torpore tale da non accorgersi di non appartenere a se stessi, ai propri interessi pratici e materiali, ma anche, tragicamente, ai propri affetti: i figli e la “Generazione Futura”. Mauro D'Aprile - 10.11.2011

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