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la gravita’ delle offese e delle infondate asserzioni impone, mio malgrado, una replica pubblica PDF Stampa E-mail
Scritto da massimo raffo   

Mi corre l’obbligo precisare che, proprio perché ho letto attentamente l’articolo del Collega, ho dovuto correttamente – dal momento che viviamo un paese democratico in cui ognuno è libero di esprimere la propria opinione – “Replicare”.

Difatti, non ho mai chiesto al Collega di difendere la mia posizione, in quanto  - ed in questa sede voglio evidenziarlo - se l’articolo del giornalista Troya mi avesse in qualche modo leso avrei sicuramente provveduto a replicare e/o a difendermi nelle giuste sedi. Al contrario del Collega Oberto, il fatto che il mio nome sia stato inserito in una lista e pubblicato, non mi ha per nulla colpito né infastidito, non avendo nulla da nascondere e ritenendo già pubblico l’incarico ricevuto, nonché capace ed intelligente il lettore da capire il senso e la portata dell’articolo.

Del pari, sebbene non abbia mai parlato di antipatia (e difatti non rimango DELUSO!!!), lo stesso lettore potrà facilmente intuire dal tenore e dalla portata dell’ultimo articolo, che il Collega Oberto “predica bene ma razzola male”; dichiara infatti di essermi totalmente indifferente, ma poi mi attacca in modo volgare, con insulti pesanti sia alla mia persona che alla mia vita professionale, con accuse del tutto infondate, oltre che con critiche già sentite e risentite, di cui forse solo oggi scopro la matrice (cara penna dall’inchiostro bianco!!!!)

Peraltro, proprio quest’ultima circostanza mi porta a specificare che la metafora del silenzio-assenso (grazie per la lezione di Diritto Amministrativo, si commenta da sola!!!), non diretta e mal interpretata dal Collega, era riferita - mi pare che solo l’avv. Oberto non l’abbia compresa - alle innumerevoli critiche di pochi, subite durante e dopo l’ultima competizione elettorale, ed alle quali non avevo appositamente risposto. Ma a distanza di tempo, considerata evidente la fonte delle stesse, posso comprendere perché questi si sia sentito direttamente ed esclusivamente chiamato in causa!!!

Ebbene caro Collega, SE nel mio caso il nervo è scoperto (???) nel tuo CERTAMENTE “IL DENTE E’ AVVELENATO!!!”, anche perché il Tuo covato ed inspiegabile rancore - del quale forse era meglio parlarne in altre sedi ed al quale sono costretto, mio malgrado, a rispondere pubblicamente per dignità e orgoglio personale - è PALESE, se solo si pensa che non hai neanche prontamente replicato al collega Eugenio Greco che ti ha risposto in merito alla questione ben più importante dell’affidamento degli incarichi legali, tema d’interesse collettivo!!!

Su tale argomento, devo ancora una volta registrare, questo assurdo convincimento dell’avv. Oberto, che il solo fatto di aver partecipato alla competizione elettorale individui in me una sorta di incompatibilità a ricevere incarichi legali dal Comune di Belvedere M.mo. Preciso, non risulto (ahime’!!!) eletto alla carica di consigliere comunale, pertanto se la normativa vigente non è cambiata (attendo nozioni, caro Prof…), non esiste nel mio caso alcuna incompatibilità. Al contrario, se così fosse, si verrebbero a creare situazioni ingiuste e discriminatorie per le quali si limiterebbe l’accesso alla politica, posta la futura impossibilità del candidato non eletto della lista perdente, di ricevere incarichi professionali…ed il sicuro conferimento a solo chi avesse appoggiato la giusta lista e/o la maggioranza eletta!!!

Delle due l’una mio caro Collega!!! O è corretto conferire gli incarichi sulla base delle capacità professionali, o è corretto premiare con il conferimento predetto chi ha appoggiato la giusta lista e quindi inevitabilmente cadere nella logica del c.d “voto di scambio”, perché solo chi non crede nel primo schema deve per forza rientrare nel secondo!!!

Se ancora, le ragioni di OPPORTUNITA’, sia di rifiutare l’incarico che di “TACERE” suggerite dal Collega, sono viste in realtà come mera possibilità di emergere in assenza di rivali, ebbene “IO NON CI STO!!!”. Ed in questo devo con piacere deluderlo!!!

Se poi per “mutismo” come dice il Collega, si intende il mio non rispondere ad inutili attacchi, sono – succede anche questo – per una volta d’accordo con l’avv. Oberto, però contrariamente a quanto dallo stesso sostenuto, le mie idee - sconosciute o volutamente dimenticate dallo stesso, ma chiarissime e conosciute da tutti - sono sempre pronto ad esprimerle in qualsiasi sede ritenuta legittima!!!

Sono proprio quelle idee che mi hanno spinto ad abbandonare il gruppo Rinascimento e - non certo la sera prima della presentazione delle liste - ma quasi ben due settimane prima!!! Del resto Collega posso comprendere il Tuo disappunto - anche se sinceramente lo credevo ormai superato – per essere stato personalmente richiesto in diverse liste….ma vedi in politica contano le IDEE e fanno la differenza i NUMERI!!!!

Infine, e con questo mi rivolgo a tutta la comunità belvederese, ritengo doveroso smentire definitivamente quanto ingiustamente affermato sul mio conto e precisare che SONO e SARO’ sempre fedele alle mie idee in termini di progetti per il bene del mio Paese, ed in tale ottica in ogni confronto ed in ogni intervento ho esposto al meglio le mie intenzioni tralasciando la politica degli insulti che non mi appartiene. Non ho ricevuto “ALCUNA PROMESSA” per accedere in una lista piuttosto che in un’altra, ma ho solo creduto nel progetto della lista “INSIEME” nonché nella forza dei suoi componenti, e quindi nella possibilità di poter amministrare per realizzare le mie idee!!! Non esiste sirena convincente se non la mia amata moglie nel momento del sì, non esistono lidi sicuri se non la certezza delle proprie idee!!!

Ho lasciato il gruppo Rinascimento con grande rammarico per non aver potuto portare a termine dei progetti iniziali, ma si covavano diversità di opinioni purtroppo non da tutti esposte nelle riunioni ma altrove, che con il tempo si sono venute ad evidenziare con alcuni membri dello stesso; detto ciò, comunque, non rinnego la bellissima e formativa prima esperienza elettorale condivisa con i suoi componenti, ai quali va il mio più sincero saluto ed in bocca al lupo per il futuro, in particolare – mi sia concesso - al caro amico nonché collega avv. Vincenzo Carrozzino, che stimo professionalmente ed umanamente.

Per tale motivo, invito il Collega Carlo Oberto a non usare metafore e a non continuare a celarsi, ma a “SCOPRIRSI” e ad avere il “CORAGGIO DELLE PROPRIE IDEE”, smettendola di ergersi a moralizzatore pur non professandosi tale o unico uomo di principi e valori, in quanto - e su questo non permetto a nessuno di infangare il mio nome - ciò che oggi “SONO” (e quindi anche i miei principi e valori), E’ SEMPLICEMENTE FRUTTO DELL’EDUCAZIONE DEI MIEI GENITORI E DI SACRIFICI PERSONALI. In conclusione, lo invito a non “ORDINARE” con animo littorio di “TACERE”, a chi vuole liberamente esprimere la propria opinione, solo perché non si ha validi motivi per confutare le idee altrui! avv.Massimo Raffo - 30.05.2011

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