caro elettore di Berlusconi... |
Scritto da franco perre | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Martedì 12 Aprile 2011 10:18 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Caro elettore di Berlusconi, siamo entrambi consapevoli che la giustizia in Italia è in un coma profondo. Ci distingue la individuazione delle cause che determinano l’attuale situazione. Tu sei convinto che tutto dipenda dai giudici che rimandano senza alcun motivo le udienze, che basti stabilire dei tempi massimi è il problema è risolto. Non sono un difensore acritico dell’operato dei magistrati ma sono convinto che il problema è di natura diversa. Uno dei problemi è certamente un organico non adeguato al carico di lavoro. Per convincerti del contrario ti hanno detto che negli altri Paesi dell’Europa il numero di magistrati per abitante è pari a quello italiano se non inferiore. Questo è vero, non ti hanno detto però che il carico di cause che ogni anno viene iscritto a ruolo in Italia è dieci volte superiore agli altri Paesi Europei. Durante il Governo Prodi l’opinione pubblica si scandalizzò per il famoso indulto del Ministro Mastella che avrebbe dovuto, senza però riuscirci, svuotare le affollate carceri Italiane. Oggi si parla di processo breve. Tutti sono d’accordo che i tempi del processo sono lunghi e vanno abbreviati. Nessuno però dice che lo strumento attraverso il quale si vogliono abbreviare i processi è pura mistificazione. Si vogliono abbreviare i tempi della prescrizione, con gli effetti di una vera e propria amnistia. Cosa altro è se non una amnistia una legge che estingue quindicimila di processi oggi in corso. Considerato che non si ha il coraggio di ammettere quello che si intende effettuare, anche per l’impopolarità del provvedimento, si è pensato ad una amnistia e gli si è dato il nome accattivante: di processo breve. Così i cittadini sono contenti. Riterranno che il Governo ha operato bene, che finalmente i processi si concluderanno in tempi ragionevoli. Si evita tra l’altro lo scontro con il Presidente della Repubblica che in materia di amnistia ha poteri più ampi rispetto alla promulgazione di una legge ordinaria. Tu come al solito riterrai che la mia è pura propaganda di un vecchio comunista che ha perso il pelo ma non il vizio. Che è giusto accorciare i tempi dei processi e se alla fine qualche importante processo verrà dichiarato prescritto pazienza. Se poi se potrà avvantaggiarsene anche l’amato presidente, tanto meglio. Caro elettore berlusconiano bando alle ipocrisie. Devi sapere che la prescrizione breve sarà una mannaia sui crolli assassini della casa dello studente dell’Aquila, e sulle vittime del treno carico di gpl di Viareggio. Sarà azzerato il processo Parmalat e il processo Cirio. Saranno azzerati processi sugli infortuni mortali avvenuti sul lavoro, per i morti di amianto, di frane di alluvioni e per molti reati contabili e societari. La prescrizione breve varrà inoltre per omicidi colposi, furto, rapina, corruzione, falso in bilancio, traffico di rifiuti, spaccio di stupefacenti, truffa. Non potrai più dire i Carabinieri li arrestano e i magistrati li assolvono. Sarai tu e il tuo governo che manderà assolto l’extracomunitario ubriaco che ha falciato sette ciclisti a Lamezia Terme e Tanzi che ha truffato centinaia di piccoli risparmiatori. Ti hanno tra l’altro detto che per quanto attiene la giustizia civile tutto sarà risolto con l’introduzione, nel nostro sistema, della figura del mediatore. In un mio precedente intervento su Laltrasinistra ho tentato di illustrare alcuni aspetti dell’introduzione di questa nuova figura nel panorama della giustizia Italiana. Staremo a vedere. Ritengo comunque di fare un servizio all’opinione pubblica, in genere poca o male informata, dando i numeri dell’amministrazione della giustizia in un piccolo centro di periferia come può essere il nostro. Esaminiamo i numeri della sez. di Scalea del Tribunale di Paola anche alla luce degli ultimi ritocchi agli organici di questo presidio giudiziario. Propongo alla tua attenzione una tabella da me predisposta e relativa ai tempi così detti tecnici rispetto all’attuale organico e all’attuale carico.
Caro elettore berlusconiano, come vedi, se tutto andrà per il meglio ci vorranno cinquantacinque mesi, pari a quattro anni e mezzo, perché la ipotetica causa che hai deciso di intraprendere per la sacrosanta difesa di un tuo diritto venga decisa. Sarà colpa dei magistrati o del personale, non credo proprio. Di una cosa sono più che certo. Non vorrei essere neanche per un istante nei panni di quell’assistente che sarà chiamato a gestire tremila fascicoli. Franco Perre - 12.04.2011
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