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tariffe servizio idrico da rivedere, fognatura e depurazione tra le più alte d’Italia PDF Stampa E-mail
Scritto da laboratorio per la democrazia   

Con delibere di Giunta comunale n. 83 del 19.04.2010 e n. 238 del 10.11.2010 “Servizio integrato tariffe 2010” l’Amministrazione comunale di Belvedere Marittimo ha introdotto, per ragioni di “giustizia amministrativa”, di “risparmio idrico”, di “lotta all’evasione”, le tariffe idriche sulla base del consumo effettivo di acqua.

Cosa cambia

Uso domestico e commerciale

La tariffa applicata, definita erroneamente agevolata, regola i consumi essenziali stabiliti in 140 mc per concessione; il corrispettivo di detta quota di consumo verrà pagato all’Ente, erogatore del servizio, indipendentemente dall’integrale o parziale suo consumo, con applicazione di € 0,48 al mc + Iva al 10% per fornitura acqua a gravità  e € 0,50 al mc + Iva al 10% per fornitura acqua a sollevamento; i consumi eccedenti quelli di cui alla succitata quota predeterminata (oltre 140 mc) vengono assoggettati invece ad una tariffa più bassa e precisamente € 0,26 al mc + Iva al 10%. Si fa notare che in nessun comune d’Italia l’eccedenza si paga meno: un invito al consumo e non al risparmio idrico!

Usi industriali per attività artigianali (con consumi di acqua per le lavorazioni) e turistico ricettive

Tariffa agevolata per consumi essenziali, 280 mc per concessione, fatturati anche se non consumati, con applicazione di € 0,96 al mc + Iva al 10% per fornitura acqua a gravità e € 1,00 al mc + Iva al 10% per fornitura acqua a sollevamento; i consumi eccedenti (oltre 280 mc) vengono tariffati a € 0,52 al mc + Iva al 10%.

Fognatura: € 0,24 al mc + Iva al 10% di acqua scaricata; il volume dell'acqua scaricata è pari al 100% dell'acqua consumata

Depurazione: € 0,61 al mc + Iva al 10% di acqua scaricata; il volume dell'acqua depurata è pari al 100% dell'acqua consumata

N.B.: soltanto per l’anno 2010 il costo del servizio fognatura e depurazione è stato calcolato su 100 mc.

Nella premessa narrativa delle delibere n. 83 e n. 238 “Servizio integrato tariffe 2010” sono citate le deliberazioni del Comitato interministeriale n. 52 del 2001, n. 120 del 2001 e la direttiva del 18 dicembre 2008, senza tener conto – o peggio – contraddicendo le direttive imposte dal comitato stesso.

Di seguito le incongruenze:

  1. Nella delibera n. 52 del 4 aprile 2001, pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), oltre ad emanare disposizioni in ordine alla determinazione delle tariffe idriche dell’anno di competenza, al punto 1.3 del deliberato ha introdotto norme che mirano al superamento del minimo impegnato negli usi domestici facendo assumere il nome di “quota fissa” al canone per nolo contatore, prescrivendo in tal modo l’istituzione di detta quota fissa. Questo fa dedurre, che gli apparecchi di misurazione, dovrebbero essere forniti dall'Ente, che invece ha demandato impropriamente al cittadino e che il minimo impegnato, 140 mc per concessione fatturati anche se non consumati, è illegittimo.
  2. Il costo previsto per l’eccedenza (0,26 centesimi al mc oltre i 140 mc) del servizio idrico è inferiore alla tariffa base (0,48 centesimi) e contraddice quel principio di mutualità delle direttive del CIPE secondo cui i ricavi provenienti dalle maggiorazioni per i consumi eccedenti la tariffa base possono “equilibrare il mancato aumento derivante dall’applicazione della tariffa agevolata”.
  3. Con successiva delibera CIPE n. 117 del 18 dicembre 2008, pubblicata nella G.U. n. 71 del 26 marzo 2009, sono state impartite le direttive per la determinazione degli adeguamenti tariffari da parte dei gestori in regime transitorio dei servizi acquedottistici, di fognatura e di depurazione assegnando al sistema nazionale delle Camere di Commercio un ruolo essenziale nel monitoraggio delle deliberazioni assunte per il riconoscimento degli incrementi tariffari in attuazione della delibera stessa; e pertanto, i gestori del servizio acquedotto possono attualmente incrementare le tariffe, sia per gli utenti domestici che per quelli non domestici, in misura non superiore al 5%.

A Belvedere le tariffe di fognatura e depurazione sono tra le più alte d’Italia.

Abbiamo confrontato le tariffe depurazione e fognatura applicate dal Comune di Belvedere Marittimo con i risultati dell’indagine realizzata dal C.R.E.E.F - Centro Ricerche Economiche, Educazione e Formazione della Federconsumatori Nazionale. L’ indagine campionaria è stata realizzata con elaborazione dei dati rilevati tra marzo e settembre 2010. I dati sono stati richiesti attraverso un questionario strutturato agli ATO esistenti in Italia (l’Ambito Territoriale Ottimale è un territorio su cui sono organizzati servizi pubblici integrati come quello idrico o quello dei rifiuti) o, in alcuni casi, ai gestori; degli ATO e gestori contattati hanno inviato la scheda compilata n. 57 ATO; per n. 15 città sono stati utilizzati dati di fonte Federutility. Complessivamente i dati disponibili per l'indagine si riferiscono ad un totale di 72 città capoluogo di provincia italiane. Si tratta, quindi, di un campione estremamente significativo e rappresentativo.

Dal confronto affiora un dato preoccupante per gli utenti belvederesi: le tariffe depurazione e fognatura sono tra le più alte d’Italia. Ancora più allarmante se si considera che il servizio idrico integrato nelle città campione è gestito dagli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), in alcuni casi da società private e non in economia come il Comune di Belvedere Marittimo.

Dall’indagine (spesa annua su 200 mc) emerge che il costo del servizio di fognatura mediamente è pari all'11,23% del totale della bolletta per un importo di € 32,04 e la depurazione è mediamente pari al 27,52% del totale per un importo medio di € 78,54. Rispetto all'andamento medio nazionale sopra indicato, a Belvedere Marittimo il costo del servizio di fognatura è pari al 17% del totale della bolletta per un importo di € 48 e la depurazione è pari al 44% del totale per un importo di € 122.

Per un consumo di 200 mc un cittadino milanese per il servizio di fognatura e depurazione paga € 85,60 (Sangineto € 95,30, Fuscaldo € 88); un cittadino belvederese andrà a pagare € 195,28 (le tariffe sono entrate in vigore dal 1° gennaio 2011). apri tabella confronto - Laboratorio per la Democrazia - 17.01.2011 www.labdem.org

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