cerca nel sito

Laltrasinistra, Powered by Joomla! and designed by 123WebDesign
il debito fuori bilancio, derivante da sentenza esecutiva, non esclude l’ammissibilità della impugnazione PDF Stampa E-mail
Scritto da s.cetraro - m.d'aprile   

Debiti fuori Bilancio, i consiglieri di minoranza del gruppo "L'Orizzonte" Cetraro e D'Aprile scrivono al  Sindaco, alla Giunta, al Presidente del Consiglio, al Consiglio comunale, al Segretario comunale

Con la presente, i sottoscritti Consiglieri Comunali intendono significare che gli argomenti introdotti nelle ultime Adunanze Consiliari non contemplano l’atto di “approvazione dei verbali delle sedute precedenti”.

Il perdurare di questa prassi, con riferimento ai punti relativi all’ultimo Consiglio Comunale: “Riconoscimenti legittimità debiti fuori bilancio” e “Ricognizione e riequilibrio gestione finanziaria 2010”, eluderebbe qualunque possibilità di ulteriore rilievo in ordine alla legittimità degli stessi.

Pertanto, nel rilevare che il significato dei provvedimenti adottati nell’ultimo Consiglio Comunale del 30.09.2010, come da dottrina, è stato quello di ricondurre, al sistema di bilancio, un fenomeno di rilevanza finanziaria maturato all’esterno di esso, e non tanto il riconoscimento di una legittimità del debito, che già esiste poiché derivante da sentenza esecutiva, i sottoscritti  

Ravvisano la necessità di evidenziare

ancora una volta che “il debito fuori bilancio, derivante da sentenza esecutiva, non costituisce acquiescenza alla stessa e non esclude l’ammissibilità della impugnazione”,

Sollecitano

che la trasmissione degli atti preveda la specifica “riserva di ulteriore impugnazione che, in taluni casi, per come già rilevato dai sottoscritti durante la discussione del medesimo Consiglio Comunale, si manifesta possibile ed opportuna,

Invitano

il Sindaco e la Giunta Comunale a valutare la necessità e la opportunità di procedere alla impugnazione delle sentenze, ove i termini lo consentono, in special modo quelle che si sono concluse senza difesa dell’Ente, impossibilitato pertanto a valutare se la pretesa diminuzione patrimoniale dei soggetti privati e terzi corrisponde all’equo indennizzo entro i limiti dell’arricchimento ottenuto dall’Ente medesimo. ing. Salvatore Cetraro - arch. Mauro D'aprile consiglieri comunali gruppo "L'Orizzonte" - 04.10.2010

* versione pdf

e-max.it: your social media marketing partner
 

Questo sito utilizza i cookie per gestire la navigazione ed altre funzioni.Chiudendo questo banner o cliccando su qualunque elemento di questa pagina acconsenti all'uso dei cookie. Per ulteriori informazioni sui cookie che utilizziamo e come eliminarli, visitare la nostra pagina cookies police.

Accetto i cookie di questo sito.

EU Cookie Directive Module Information