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la città dei due castelli - il premio e la bevuta PDF Stampa E-mail
Scritto da salvatore cetraro   

Un Consiglio Comunale, quello di ieri sera 17 settembre, che mi ha lasciato davvero sconcertato! Consiglieri di Maggioranza che sprofondavano progressivamente in stati di evidente agitazione e contrarietà interiore, annullati poi ad ogni sguardo o esplicito ammonimento del Capitano di squadra.

Consiglieri che abbandonano l’Aula senza motivare il loro allontanamento, con il rischio di dover rivolgere un appello “A chi l’ha visto?”.

Alla vista di un simile teatrino, il comico Antonio Albanese avrebbe trovato spunto per le sue simpatiche gag che dipingono da anni la politica italiana sino a rappresentarla come l’Ufficio di Collocamento per disoccupati, ammanettati e disordinati conoscitori delle regole che danno un posto da “chirurgo alla propria figlia soltanto perché ha delle mani di fata”.

… “Riesci ad alzare la mano? Allora puoi stare in Consiglio!!!

Per la Maggioranza, infatti, vige solo e soltanto un principio, un sacrosanto principio: “Purché hai l’abilità fisica di alzare la mano al “SÌ” impartito dal Capitano, allora puoi sedere in Aula, altrimenti fuori !!!  … tanto non sei abilitato ad intervenire !!!

Fuori dall’Aula formalmente, comunque presente fisicamente, con tutto il corpo, con le orecchie, con gli occhi e con la bocca … per poi  scaricare ogni tensione in un applauso finale, come se in discussione anziché l’interesse pubblico o la tutela dell’area scolastica della Frazione Marina vi fosse stata una partita di “briscola con bevuta in premio”, o meglio ancora un “braccio di ferro fino all’ultimo respiro” !!!

Ed è proprio l’applauso finale di ieri sera che mi fa chiedere:  C’era forse in palio qualche “bevuta”?

Non comprendo l’origine di quell’atmosfera, di quei contrasti privi di confronto e privi di risposte a domande e dubbi da me sollevati in anticipo, fuori dalla sala consiliare, e dentro, durante la discussione.

Accuse nei miei confronti per “posizioni pretestuose”, “contrarietà preconcetta” e “minacce”; in altri termini, a fronte di un mio documento di nove pagine ed oltre un’ora di intervento, accuse nei miei confronti, a dire del Capitano, per una prestabilita contrarietà alla sistemazione dell’area scolastica della Marina!  Nulla di più falso, ingenuamente e pretestuosamente asserito! Nessuna spiegazione invece in ordine ai dubbi sollevati!!!

E così, anche chi della Maggioranza aveva votato favorevolmente ad una iniziale proposta di rinvio dell’argomento in discussione, al solo fine, giustamente, di meglio comprendere la “sostanza” … alla fine, non potendo procedere al rinvio, si è ritrovato ad abbandonare l’Aula mentre qualche altro, forse per un amore indissolubile verso il Capitano, si è ritrovato a votare favorevolmente per lo stesso argomento in discussione, senza aver ottenuto, però, alcun chiarimento e senza aver compreso la “sostanza”.

Quello che non ho capito, e quello su cui oggi mi interrogo più di ieri, è se adesso, ad un anno e tre mesi dal rinnovo del Consiglio Comunale, stiamo iniziando ad assistere alla “raccolta” dei primi “frutti” di questa Amministrazione o diversamente stiamo iniziando ad assistere alla “distribuzione” dei primi “frutti”.

In questa confusione l’unica cosa certa è che si tratta di “frutti” !!!

Un ricco paniere di fruttifreschi fuori e vecchi dentro !!!

Resta allora da distinguere e capire bene chi sia il Soggetto che distribuisce questi “frutti” e chi il Soggetto che li raccoglie!

Effettivamente è passato un anno e tre mesi da quella campagna elettorale che sarà ricordata, più di altre, per una musica assordante, bombardata da ponteggi, betoniere e “furgoni finestrati”, improvvisamente sottratti da quella monotona routine, fatta di viaggi e spostamenti per sottomessi prestatori d’opera, poi trasferiti da cantieri polverosi a seggi elettorali gelidi e blindati.

Ma allora, i “frutti” da dove nascono?  

Vorrei capire, soltanto capire … Anche perché non riesco a sentenziare sulla vita altrui, né ad addebitare in maniera preconcetta agli altri condotte contrarie ai principi di onestà e moralità ai quali ispiro quotidianamente la mia vita.

E così proseguendo nella riflessione, nell’assimilazione del “frutto” che l’albero dona all’appassionato contadino, diventa difficile comprendere in questa vicenda chi sia l’albero e chi il contadino!

Ma forse, alla fine, poco importa!

C’è comunque uno “scambio” di “frutti”!

L’importante, infatti, è lo “scambio”, o per qualcun altro il “cambio”!

Si scambia, si cambia, si concede, si ottiene … Chi vince o chi perde, alla fine non importa!

Ciò che importa è la “sostanza” a prescindere da “formalismi”, alias Leggi, Codice dei Contratti, Sentenze e Pareri dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici.

Quella sostanza che purtroppo, però, alla fine non c’è mai, seppure venga sempre invocata per disattendere regole e regolamenti.

Alla fine a perdere, però, penso che sia proprio l’albero che ha ceduto “il suo primo vero frutto”…. Anzi no, penso che a perdere non sia neppure l’albero.

L’albero cede il suo primo frutto e a seguire ne dovrà concedere tanti altri, ricevendo l’attenzione di un numero crescente di appassionati contadini !!!

Frutti amari, non maturi, anzi immaturi.

Frutti ceduti nella apparente inconsapevolezza del loro essere acerbi, al bagliore di un falso sorriso dell’appassionato contadino !!!

…Quel che è certo, è che un giorno potremmo avere (?) anche una piazza, una via o ancora una Scuola intitolata a questo benefattore (il nome dell’albero o del contadino ???).

Magari, fantasticando, quel giorno Belvedere sarà conosciuta come la “Città dei due Castelli”.

Un castello fatto di bitume, calcestruzzo “armato” e cinque piani fuori terra con box e magazzini interrati, 1300 metri cubi in più ottenuti come premio o “abbuono volumetrico” (!!!), ovvero 450 metri quadrati in più di superficie ottenuti sempre come premio (!!!), con accanto ville blindate da cui piovono cascate di fiori ed essenze profumate per i passanti (da dove?) … ed ancora muri e cancelli tempestati di diamanti a protezione dell’area scolastica, mentre poco distante, in una posizione più sicura, un altro castello che di cancelli e muri avrà ancora, purtroppo, soltanto quelli tutti fatiscenti ed abbandonati pronti a precluderne l’accesso.

Belvederesi, non siamo tutti uguali !!!

Per fortuna, tra noi c’è anche chi riesce a fare beneficienza …

Ma su questo, a dire il vero, ancora non sono riuscito a distinguere chi è il benefattore e chi il beneficiato, chi è l’albero e chi il contadino appassionato.

Sarà forse che i due Soggetti alla fine della giostra coincidano in un’unica entità benefattore-beneficiato ???

A voi il rebus!

A me soltanto l’amarezza per l’esito di “una dilaniante partita a briscola” alla cui conclusione siamo tutti perdenti … Noi, i Belvederesi !!! Ma allora chi ha vinto………………..……???

Ci rivedremo prossimamente sulla Località Monti, in quell’area destinata al famigerato Piano di Recupero Urbano … a proposito, qualcuno sa che fine ha fatto??? ing.Salvatore Cetraro - consigliere comunale gruppo "L'Orizzonte" - 18.09.2010

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