Laltrasinistra, Powered by Joomla! and designed by 123WebDesign
"navi a perdere", il silenzio dell'amministrazione comunale PDF Stampa E-mail
Scritto da giovanni martucci   
Sabato 26 Settembre 2009 11:16

Forse ha ragione Giuliano Santoro quando scrive sul settimanale “Carta”: «Il gioco di specchi tra realtà e rappresentazione è utile per comprendere come mai le notizie sui mari avvelenati da fusti tossici non sfocino in ribellione sociale ma in mugugni rassegnati.

Se fossimo antropologi ricaveremmo la soluzione della storia della regione: i calabresi non hanno mai percepito il mare come “risorsa”. Già nel passato il mare era percepito come una minaccia. La cultura dei calabresi è cultura di terra, come dimostrano le tradizioni gastronomiche a base di carne e peperoncino e non di pesce, e gli insediamenti arroccati sulla difensiva . Quindi, direbbe il nostro antropologo ,non c’è da stupirsi se il fatalismo dei calabresi ha saputo smaltire persino le scorie nucleari». Altrimenti non si spiega il silenzio dell’Amministrazione comunale di Belvedere M.mo  di fronte ad un disastro ecologico ed ambientale come quello del ritrovamento  della nave dei “veleni” nei fondali  del Tirreno cetrarese.  

Mi domando, perché nonostante la mozione del consigliere di minoranza Ing. Salvatore Cetraro protocollata il 15.09.2009, con la quale chiedeva una discussione al fine di sollecitare "le Autorità regionali e nazionali, compresa l’Autorità Giudiziaria, ai fini della verifica della fondatezza delle notizie diffuse dai mass-media in ordine alla presenza di “navi a perdere” e radioattività sui fondali antistanti il territorio comunale e i territori contermini", il Sindaco non ha sentito il dovere istituzionale  di inserire la mozione nei punti  all’ordine del giorno (odg) del prossimo consiglio comunale?

Assise che dovrebbe all’unanimità condannare il traffico dei  rifiuti tossici e radioattivi; chiedere al Governo italiano:  

- di dichiarare lo stato di emergenza;

- di eseguire in tempi celeri la rimozione del relitto;

- di effettuare rilevamenti su ogni tipo di campione in grado di fornire informazioni sulle tipologie e la diffusione degli inquinanti contenuti nei bidoni della stiva;

- di bonificare l'area interessata.

Voglio ricordare a chi tratta la vicenda con superficialità e leggerezza, come se il problema interessasse esclusivamente Cetraro e la magistratura, che con ordinanza n.03/2007   il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Cetraro, visti i risultati di campionamenti di sedimenti marini a profondità compresa tra i 370 metri e i 450 metri nelle acque antistanti i Comuni di Belvedere M.mo (CS) e di Cetraro (CS) che evidenziavano il superamento del valore di concentrazione soglia di contaminazione (CSC) relativamente all’arsenico, al cobalto nonché un valore molto alto per l’alluminio e cromo ordinava il divieto dell’attività  di pesca a strascico nelle due aree  indicate, ordinanza poi revocata. Riflettiamo... Giovanni Martucci -  l'altra sinistra - 26.09.2009.

e-max.it: your social media marketing partner
 

Questo sito utilizza i cookie per gestire la navigazione ed altre funzioni.Chiudendo questo banner o cliccando su qualunque elemento di questa pagina acconsenti all'uso dei cookie. Per ulteriori informazioni sui cookie che utilizziamo e come eliminarli, visitare la nostra pagina cookies police.

Accetto i cookie di questo sito.

EU Cookie Directive Module Information