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scuola primaria s. Antonio: che fare? PDF Stampa E-mail
Scritto da lucia d'aprile   
Sabato 19 Settembre 2009 18:56

Egr. Sig. Sindaco, Le scrivo in qualità di genitore di un alunno che frequenta la IV classe della Scuola Primaria di S. Antonio Abate: Come ogni anno, anche quest’anno, si ripropone il problema relativo al Plesso che ospita la Scuola Primaria frequentata da mio figlio, una struttura non idonea ad ospitare una scuola, e per ragioni di spazi che mancano e per ragioni di sicurezza.

Un annoso problema che si trascina ormai da tantissimi anni, ancor prima che Lei ricoprisse per la prima volta la carica di Sindaco. Da  un primo contatto con l’Amministrazione uscente, nella persona del Sindaco e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, avutosi presso la sede della Direzione Didattica di Belvedere Marittimo, alla presenza del Dirigente Scolastico Dott.ssa Galizia, delle Maestre e dei  genitori interessati, emergeva chiara la volontà politica di risolvere il problema, abbandonando categoricamente l’idea di trasferire la Scuola in una località diversa dal Rione S. Antonio Abate poiché, quest’ultimo, risulta essere il più popolato di Belvedere,  la popolazione scolastica è in aumento e, non ultimo, per motivi prettamente sociali legati all’importanza che riveste la presenza fisica di una scuola, laddove esistano anche problemi di devianza minorile. Sono state vagliate diverse soluzioni ed  infine si è stabilito di  realizzare un nuovo plesso a ridosso della Scuola dell’Infanzia di S. Antonio, mediante leasing operativo, utilizzando perciò la somma annuale, attualmente spesa per l’affitto, per una struttura che alla fine potrebbe essere riscattata dall’Ente Comune.

Il Progetto della Scuola è stato gentilmente “donato” dall’Ing. Raffaella Mastroianni ed è approvato e depositato presso l’UTC del Comune di Belvedere;  il Bando per il leasing operativo è stato redatto dall’ex Assessore alla Pubblica Istruzione e rivisto dal Segretario Comunale uscente, il quale ha ritenuto necessario rimandarne la pubblicazione a dopo le elezioni amministrative del 6 e 7 giugno. Credo che ora sussistano le possibilità che tale scelta si concretizzi e che eventuali  ostacoli, definiamoli burocratici, siano venuti meno. Belvedere non ha più bisogno di essere “rattoppata”, merita invece un abito  nuovo e quindi è necessario avere il coraggio di operare scelte innovative. Le chiedo scusa se oso esprimere le mie idee così sfacciatamente, ma non Le nego di essere anche un po’ preoccupata.

Pare che da un sopralluogo effettuato ieri presso il Plesso Scolastico in questione, dove erano presenti alcuni Amministratori, il Comandante dei Vigili Urbani e il Segretario Comunale, sia stato ipotizzato il suo trasferimento presso l’ex Istituto Agrario di Belvedere: una struttura fatiscente che peggiorerebbe di gran lunga l’attuale situazione! Non Le sto a indicare tutti i pericoli che la struttura presa in considerazione presenta, perché l’elenco non finirebbe mai. Potrei parlare però del pericoloso accesso alle aule  non più utilizzate da quando l’Istituto Agrario si è trasferito; potrei far riferimento ai solai, alle lesioni sui muri; potrei citare il traliccio di alta tensione distante soli  tre metri dalle finestre delle aule …

Mi limito a suggerirLe , da genitore che cerca di operare scelte giuste per il propri figli e da cittadino che ama il paese in cui vive, di prendere in considerazione il Progetto della nuova scuola,  realizzabile in prefabbricato e quindi in poco tempo. La nuova Scuola Primaria di S. Antonio potrebbe costituire il primo “mattoncino”di un progetto più ambizioso, la realizzazione della Cittadella Scolastica, idea meravigliosa da Lei manifestata in Campagna Elettorale, che approvo poiché restituirebbe ai bimbi,  forse uno dei diritti più importanti: quello dell’uguaglianza ! Buon Lavoro. Lucia D'Aprile - 19.09.2009

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