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liberata una tartaruga marina PDF Stampa E-mail
Scritto da atpress   

In un clima particolarmente festoso ieri mattina il centro di riabilitazione tartarughe marine di Napoli ha rimesso in libertà una tartaruga marina del tipo “Caretta caretta” nelle acque antistanti la costa belvederese.

La testuggine era stata trovata in mare da alcuni pescatori che avevano provveduto a portarla a riva e a prestarle le prime cure. Presentava alcune lesioni al carapace e alle pinne. Curata presso l'istituto di zooprofilassi di Napoli, da ieri è tornata a nuotare in mare. È stato un momento particolarmente commovente, soprattutto per l’entusiasmo delle tante persone presenti per l’occasione sulla spiaggia della marina di Belvedere. oltre al sindaco di Belvedere Marittimo, Enrico Granata, il comandante dell'Ufficio locale circondariale marittimo, Tarantino. La tartaruga comune (Caretta caretta Linnaeus, 1758) è la tartaruga marina più comune del Mar Mediterraneo . La specie è fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo e ormai al limite dell'estinzione nelle acque territoriali italiane. Sono animali perfettamente adattati alla vita acquatica grazie alla forma allungata del corpo ricoperto da un robusto guscio ed alla presenza di “zampe” trasformate in pinne. Alla nascita è lunga circa 5 cm. La lunghezza di un esemplare adulto è di 80 - 140 cm, con un peso variabile tra i 100 ed i 160 kg. La testa è grande, con il rostro molto incurvato. Gli arti sono molto sviluppati, specie gli anteriori, e muniti di due unghie negli individui giovani che si riducono ad una negli adulti. Ha un carapace di colore rosso marrone, striato di scuro nei giovani esemplari, e un piastrone giallastro, a forma di cuore, spesso con larghe macchie arancioni, dotato di due placche prefrontali ed un becco corneo molto robusto. Lo scudo dorsale del carapace è dotato di cinque coppie di scudi costali; lo scudo frontale singolo porta cinque placche. Ponte laterale fra carapace e piastrone con tre (di rado 4-7) scudi inframarginali a contatto sia con gli scudi marginali che con quelli del piastrone. Gli esemplari giovani spesso mostrano una carena dorsale dentellata che conferisce un aspetto di "dorso a sega". I maschi si distinguono dalle femmine per la lunga coda che si sviluppa con il raggiungimento della maturità sessuale, che avviene intorno ai 13 anni. Anche le unghie degli arti anteriori nel maschio sono più sviluppate che nella femmina. Di Caretta caretta, come della maggior parte delle tartarughe marine, si conosce ancora molto poco. Come tutti i rettili, hanno sangue freddo il che le porta a prediligere le acque temperate. Respirano aria, essendo dotate di polmoni, ma sono in grado di fare apnee lunghissime. Trascorrono la maggior parte della loro vita in mare profondo, tornando di tanto in tanto in superficie per respirare. In acqua possono raggiungere velocità superiori ai 35 km/h, nuotando agilmente con il caratteristico movimento sincrono degli arti anteriori. Sono animali onnivori: si nutrono di molluschi, crostacei, gasteropodi, echinodermi, pesci e meduse, ma nei loro stomaci è stato trovato di tutto: dalle buste di plastica, probabilmente scambiati per meduse, a tappi ed altri oggetti di plastica. atpress - 02.09.2009

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