inchieste depuratori, nessuna novità |
Scritto da mauro di marco | |||
Puntuale come lo sa essere ogni stagione, ecco di nuovo la “nuova” stagione delle inchieste sui depuratori. Nuova perché vuol mostrarsi come una novità quando le inchieste stesse, con ogni evidenza, non sono tali. La logica della nostra Regione è infatti la stessa di sempre. Commissariata da dieci anni, in questo come in altri ambiti, abbiamo saputo sfruttare in pieno la circostanza, facendola diventare ancora di più un'occasione di arricchimento, di solito illecito, per pochi, ovvero di clientela politica, come al solito, per gli stessi o i loro sodali.Così non ci si deve impressionare per i nuovi sequestri. Sono gli stessi dovuti all'azione di chi nel passato e nel presente ha inquinato ed inquina, non solo l'ambiente ma, e questo è persino più grave, le coscienze dei calabresi, queste sì ormai difficilmente disinquinabili.Così si sequestrano oggi depuratori mai disinquinati (e la Regione cosa dice?). Non si tiene in considerazione neanche della nostra segnalazione sull'esistenza di un depuratore mai censito tra Diamante e Buonvicino (certo questo è “altro” inquinamento, amministrativo e politico, quindi compare dell'altro). E tutti, soprattutto chi sa, fanno a gara per tirarsi fuori e prendersela con gli altri. Solo una gestione pulita, attenta alla salute ed al futuro di cittadini e ambiente, può portarci fuori da questa situazione. Non potrà farlo l'azione della Magistratura, seppure dovuta, ma che spesso non porta a risultati, ma solo la presa di coscienza da parte dei cittadini che la situazione politica e sociale è all'ultima spiaggia. Mauro Di Marco del coordinamento regionale forum ambientalista - 03.07.2009
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