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comunali, le considerazioni di Franco Perre PDF Stampa E-mail
Scritto da francesco perre   

La campagna elettorale è finita,I concittadini hanno espresso con il voto la loro preferenza,Le urne aperte hanno certificato la schiacciante vittoria della lista di centro destra “Belvedere Libera”.Belvedere Marittimo ha il suo nuovo Sindaco: Enrico Granata.

Mi sia però consentito  tornare su alcuni temi della campagna elettorale Motivi parentali mi hanno in qualche modo condizionato nella partecipazione.L’osservazione “è lo zio” comunque avrebbe accompagnato ogni mia argomentazione.A sindaco eletto però mi deve essere consentito fare alcune osservazioni. 

1) Belvedere Marittimo  esprime un elettorato tendenzialmente di centro destra.Il dato delle elezioni politiche che generalmente è meno condizionato da fattori locali e/o parentali lo dimostra in modo univoco.Lo era già ai tempi della Democrazia Cristiana.Lo è maggiormente oggi che ha recuperato in qualche modo alla spendibilità politica il voto di quelli che fu il partito del Movimento Sociale.Nel passaggio dalla prima alla seconda Repubblica la forbice si è ulteriormente ampliata.Mentre infatti tutta la destra è traghettata in quello che oggi è il Centro/destra del P.d.L. nel centro sinistra tale fenomeno non è avvenuto e si assiste a una frammentazione disarmante.Quanti partiti sono nati dalle ceneri del P.C.I. !Il conto non è semplice.Il masochismo in Italia è stato uno degli elementi caratterizzanti la sinistra sin dalla sua nascita.Il masochismo della sinistra che oggi viene definita estrema è tale in Italia come a Belvedere M.mo che anche in presenza della inevitabile mancanza di una rappresentanza nelle istituzioni continua a dividersi.Se fosse possibile molti sarebbero felici di costituire un partito a loro immagine e somiglianza, possibilmente fatto in casa. 

2) Le elezioni amministrative non potevano prescindere da questo dato. Il centro/sinistra ha partecipato alla guida del comune di Belvedere solo con il concorso di pezzi dell’altro schieramento o quando il centro/destra si è presentato alle elezioni diviso.In questa ultima tornata elettorale si è raggiunto il massimo.In presenza di un centro/destra coeso tanto da avere la forza di accantonare il personaggio maggiormente rappresentativo quale fino ad oggi è stato l’Ing. Ciriaco Campilongo,  attesa la “straripante forza storica”il centro/sinistra ha inteso presentarsi alle elezioni con due liste contrapposte. Il dovere di un eletto è quello di dare conto all’elettorato dei suoi comportamenti politici.A maggior ragione quando si milita in un partito.L’iscritto deve dare conto non solo all’elettorato ma anche agli iscritti   che lo hanno proposto quale candidato.Tutto ciò non è avvenuto.Mauro D’Aprile ancora oggi tace sulle vere motivazioni che hanno determinato prima il disimpegno dei consiglieri Grosso e Riente e poi dei consiglieri Martorello e Mistorni.Deve spiegare inoltre per quali motivi l’asse portante che sembrava reggere la maggioranza uscente alla vigilia delle elezioni si è a un tratto sfaldato.Nello stesso tempo i consiglieri Mauro Grosso e Nicola Riente, dopo anni di aspra critica si sono ritrovati con il Sindaco tanto vituperato (ricordo per tutte una violenta critica nei confronti del Sindaco delle ordinanze in occasione della sostituzione di alcuni organi illuminanti sul lungomare).Altri hanno preferito approdare a spiagge più sicure.Si parla tanto di condizionamenti esterni.Di interventi di esponenti politici.E’ necessari fare chiarezza.Gli elettori di centro/sinistra, gli iscritti al P.D. hanno il diritto di conoscere fino in fondo le qualità di un ceto politico notoriamente scarso ma a quanto pare probabilmente interessato unicamente a meschini interessi di bottega nascosti dietro un comodo paravento di un moralismo di facciata. 

3) La candidatura di Raffaela Sansoni.Non vi è dubbio che Raffaela rappresentava il nuovo.Una giovane donna,  una persona nuova rispetto all’agone politico degli ultimi trenta anni.Rispetto alla generazione che possiamo definire del dopo Orlando BriguoriGli altri due candidati rappresentavano appunto il dopo Briguori essendo stati amministratori del Comune di Belvedere Marittimo già in quegli anni.Anche l’altra sinistra indicava nel cambio generazionale un elemento irrinunciabile.Appoggeremo la lista che avrà un candidato a Sindaco di età inferiore agli anni quaranta è stato il grido di battaglia  della prima ora.Una volta presentata la coraggiosa candidatura di Raffaela  subito ci si è rifugiati dietro due falsi distinguo.- E’ inesperta la prima osservazione.Che l’inesperienza sia figlia della gioventù è un dato scontato.Ma chi non ha il coraggio di investire sulla freschezza di un giovane non ha titolo per iscriversi nella lista degli innovatori.Chi non ha il coraggio di investire sul futuro e finisce con il rifugiarsi nel più sicuro passato appartiene alla categoria dei conservatori.-L’altra osservazione era quella della condizionabilità da parte di altri componenti la lista ed in particolare da parte di Riccardo Ugolino.Non  cadremo mai nel tranello riccardiano, il grido di battaglia di tanti esperti politologi e saggi benpensanti.   Chi mi conosce sa che negli anni le volte che non ho condiviso le scelte di Riccardo sono state tante e certo di non poco conto.Il mio dissenso, a volte anche aspro, è sempre nato però all’interno dalla dialettica politica e non certo da un rancoroso risentimento  personale o altro sentimento che non sia riconducibile alla categoria della politica.La debolezza è una categoria che non si confessa neanche a se stessi.Ritenere e sostenere che Raffaela non ha una personalità tale da poter tener testa a Riccardo è una valutazione che molti hanno attribuito a Raffaela non avendo il coraggio di attribuirla a se stessi.In un mio breve intervento, semplificando un poco i concetti, affermavo che Raffaela è “tosta” e “con Raffaela dovranno fare i conti tutti, nessuno escluso”.Con questa affermazione, tra le righe, volevo appunto trasmettere all’elettorato la consapevolezza che Raffaela ha una personalità forte, un carattere certamente non condizionabile e farla passare per una fragile donna non le rende giustizia.Si è preferito attestarsi sul presupposto tutto da dimostrare della certa condizionabilità piuttosto che scommettere sulla possibile personalità.Per come dirò più ampiamente  in seguito alla alternativa destra/sinistra in questa tornata amministrativa ritengo che fosse prioritaria l’alternativa conservazione/innovazione.All’interno di queste categorie la conservazione ha prevalso sulla innovazione.All’interno della categoria della conservazione una giovane donna non può avere autonomia di giudizio e forte personalità.Non può essere posta alla pari di un vecchio e navigato volpone rotto a tutte le esperienze.   L’elettore di Belvedere Marittimo nella sua larga accezione conservatore ha ancora una volta preferito il “certo” espresso da  Enrico all’ “incerto” espresso da Raffaela.L’elettore di Belvedere Marittimo, tradizionalmente conservatore, posso capirlo.Non capisco però chi ritiene di collocarsi nella categoria degli innovatori.Chi quotidianamente invoca il cambiamento, tranne rifugiarsi al momento opportuno nella più rassicurante e saggia conservazione. 

4) La lista INSIEME è stata oggetto di critiche aspre e immeritate.Si è  obbiettato che fosse eterogenea, poco compatta con la presenza di candidati con provenienza ed esperienza politica molto diverse.Anche qui non me ne si voglia intravedo tanto di conservazione.Come accennavo la categoria che si è prevalentemente usata è stata quella di destra/sinistra.Relativamente a questa categoria, in una piccola e marginale realtà come quella di Belvedere Marittimo, nel contesto delle elezioni amministrative, mi sia consentito preferire i comportamenti concreti  alle astratte formule.Mi sia consentito affiancare alla alternativa destra/sinistra altri metri di valutazione. Un Sindaco che trattiene per sé le deleghe più importanti, che di settori importanti della pubblica amministrazione non ritiene di relazionare néa gli altri componenti la sua stessa maggioranza né tanto meno a la popolazione, un Sindaco che utilizza lo strumento della Ordinanza anche per normali problemi quotidiani  al solo scopo di eludere il normale iter dettato dalla legislazione amministrativa è un Sindaco di destra o di Sinistra?L’emergenza alluvione ne è un altro tangibile esempio.E una  lista  che ha al suo interno il Sindaco che ha emesso le ordinanze, il tecnico incaricato dal Comune all’ accertamento dei danni e il tecnico di fiducia delle ditte che eseguono i lavori a seguito di ordinanza sindacale è una lista di destra o di Sinistra?Nella mia formazione culturale Destra e/o Sinistra, soprattutto nella gestione della pubblica amministrazione, sono categorie che  appartengono alla sfera dei comportamenti quotidiani e non a quella degli schieramenti ideologici. Nel governo di un piccolo paese per me  la categoria trasparenza è più importante della categoria  destra/sinistra. Enrico Granata e i suoi candidati a consigliere ripetutamente hanno invocato la necessità di liberare Belvedere Marittimo.Francamente la campagna elettorale non ci ha dato la possibilità di capire da chi e da che cosa.Con il massimo rispetto che ho sempre portato per le persone però non posso non constatare che all’ interno di quella lista era rinvenibile il gruppo storico che ha gestito lo sviluppo edilizio nel Comune di Belvedere Marittimo.Non è un problema di legalità ma di scelte politiche.Per fare solo qualche  esempio: Un centro commerciale all’interno del cuore del paese privo di aree destinate a parcheggio, in deroga  alle più elementari norme urbanistiche e di buon senso, con i clienti che armati di carrello si cimentano in arditi slalom tra le autovetture di un traffico impazzito è certamente figlio di una cultura politica ben precisa.Una viabilità, come quella di via della Repubblica, è figlia di una cultura del territorio prima che di una logica speculativa che comunque è presente.Tutti al mondo sanno che l’area di rispetto di una scuola deve essere preclusa al pubblico transito, tutti  tranne i candidati della lista Belvedere Libera.In questa campagna elettorale si è assistito a indici puntati contro la scandalosa commistione destra/sinistra e contemporaneamente si è taciuto anche su tale dato che contraddistingueva la lista che ha stravinto le elezioni.Probabilmente con l’espressione libera la lista del Sindaco Granata ha voluto dire se vinciamo ognuno potrà fare quello che vuole?E’ solo una ipotesi, probabilmente non corrispondente alla realtà.Ma è una sirena che affascina molti.Francamente ritengo che sia segno di ipocrisia urlare contro la cementificazione, contro l’aggressione delle coste,  contro l’inquinamento, lanciare l’allarme frane come segno di un dissesto  che ha le sue radici nell’ uso maldestro del territorio, lamentarsi della mancanza di strade  e  parcheggi adeguati e contemporaneamente  votare in massa la lista di Enrico Granata. Per come evidenziato all’inizio di queste mie riflessioni è’ un dato di fatto che a Belvedere Marittimo il centro/sinistra è minoritario.Rispetto a tale realtà il centro/sinistra se non vuole essere relegato a un ruolo di semplice testimonianza tanto caro alla sinistra “dura e pura” non può che ricercare alleanze magari eterogenee sulla collocazione ideale ma omogenee sugli obbiettivi da perseguire. Lucio Carrozzino più volte ha richiamato nei suoi interventi i principi di legalità e trasparenza.Non ritengo che tali principi siano appannaggio di una forza politica o di uno schieramento.Sono principi che valgono per uomini e donne, giovani ed anziani, di sinistra ma anche di destra.Un discrimine che attraversa tutti nessuno escluso.Tale discrimine doveva guidare l’ elettore?Ritengo di si.Ritengo che oggi a Belvedere Marittimo, nello specifico delle elezioni amministrative,  fosse prioritario il discrimine trasparenza e legalità rispetto alle categorie destra/sinistra.  Sul binomio trasparenza/legalità si è tentato di costruire una lista credibile che fosse capace di combattere una battaglia titanica.Il risultato era nelle cose e non poteva essere diverso.In un paese a lunga tradizione conservatrice ha vinto la conservazione.Non poteva essere altrimenti.Ma quegli arricciamenti di naso non li ho capiti e non li ho condivisi.  Infine un grazie  a Raffaela e i suoi compagni di viaggio per aver comunque tentato.Per aver indicato una strada diversa.Una strada certamente incerta nel suo tracciato ma che poteva essere esaltante scoprire giorno dopo giorno, metro dopo metro.A patto che si avesse il desiderio e la volontà di scoprire nuove strade. Franco Perre -12.06.2009

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