Laltrasinistra, Powered by Joomla! and designed by 123WebDesign
"Buona scuola" le riflessioni di un genitore PDF Stampa E-mail
Scritto da giuseppe gagliardi   
Sabato 08 Ottobre 2016 13:03

Non intendo esprimere un giudizio sulla “buona scuola”. Me ne guarderei bene. Le valutazioni di merito le lascio agli operatori scolastici e a coloro i quali hanno (o ritengono di avere) le competenze per potersi esprimere con autorevolezza sulla questione.

Il mio è, e vuole essere, il sintetico punto di vista di un padre di due ragazze liceali. Uno sfogo, più precisamente, che non intende assolutamente puntare il dito contro chi (dirigenti, docenti, personale non docente e ausiliario) ogni giorno si adopera tra mille difficoltà, e con sempre minori risorse economiche, affinché la scuola funzioni al meglio: essi stessi, gangli importantissimi del funzionamento del “sistema”, restano pur sempre “esecutori” di decisioni strategiche prese in altri consessi, a cui attribuire, di conseguenza, le principali responsabilità delle scelte adottate. A loro, anzi, agli operatori, va la mia massima solidarietà e ringraziamento per l’impegno che profondono nella quotidiana lotta per una “mission impossible”.

Ebbene, a distanza di quasi un mese dall’avvio dell’anno scolastico, osservo e registro (con sempre maggiore preoccupazione) che:

- non tutti i docenti sono stati ancora nominati;

- rispetto allo scorso anno una delle figlie (l’altra è matricola) ha cambiato una consistente parte dei docenti;

- i nuovi docenti sono stati nominati (quasi) tutti dopo l’inizio dell’anno scolastico;

- una buona parte dei “nuovi” docenti sta e-migrando (di questi tempi il tema è d’attualità) verso altri istituti (per scelta o per nomina) e verrà sostituita da “altri” nuovi docenti;

- il cross curriculum, nelle intenzioni una bellissima innovazione metodologica, di fatto si risolve in “un’altra domenica” (anche se, in tutta sincerità, il paragone con la mitica trasmissione di Renzo Arbore non regge);

- gli insegnanti di sostegno, letteralmente spariti, sono oggetto della trasmissione “Chi l’ha visto?”.

Mi chiedo se il problema è solo locale, ma poi mi confronto con amici e colleghi di altre realtà e, con desolazione, scopro che, mutatis mutandis, le cose non vanno tanto diversamente dalle nostre.

Non ho soluzioni, né sarei in grado di trovarne; ne lascio la ricerca, pertanto, ai tanti soloni di cui è piena l’Italia.

Mi limito a dire che la scuola non si fa con le chiacchiere, né coniando nuovi neologismi o importando termini dalla lingua anglosassone; la scuola si fa organizzando e pianificando per tempo e facendo in modo che il 1° settembre di ogni anno scolastico i dirigenti siano messi in condizione di lavorare e programmare le attività con le risorse umane già disponibili al 100% e in organico presso gli istituti cui sono state assegnate con congruo anticipo.

Da genitore auspico che la scuola riesca a formare e trasformare le nuove generazioni in uomini e donne maturi, in cittadini e classe dirigente in grado di affrontare le sfide e i problemi sempre più complicati e difficili del Paese, oltre che della vita.

“Buona Scuola” a tutti.

“Buona Scuola” agli operatori scolastici, ai quali rinnovo la mia stima e il mio rispetto per il delicatissimo e importantissimo ruolo che svolgono nella loro funzione di educatori. Ma, soprattutto, “Buona Scuola” ai nostri figli. Giuseppe Gagliardi, genitore, 08.10.2016

e-max.it: your social media marketing partner
 

Questo sito utilizza i cookie per gestire la navigazione ed altre funzioni.Chiudendo questo banner o cliccando su qualunque elemento di questa pagina acconsenti all'uso dei cookie. Per ulteriori informazioni sui cookie che utilizziamo e come eliminarli, visitare la nostra pagina cookies police.

Accetto i cookie di questo sito.

EU Cookie Directive Module Information