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parcheggi e centro storico PDF Stampa E-mail
Scritto da riccardo ugolino   
Mercoledì 10 Agosto 2016 09:52

Il 16 maggio 2008, con delibera n. 36, il Consiglio comunale di Belvedere Marittimo, su proposta dello scrivente, all’epoca Vice Sindaco nell’Amministrazione a guida D’Aprile, approvava un atto di indirizzo per la valorizzazione commerciale del centro Storico.

La delibera, alla quale non è stata data piena attuazione, prevede deroghe ai requisiti igienico-edilizi relativi alle attività commerciali e ai pubblici esercizi, la redazione di un progetto che definisca le caratteristiche morfologiche delle insegne e delle vetrine, degli elementi di arredo e di illuminazione esterna, la riduzione del 50% dei tributi comunali (acqua, depurazione, COSAP, IMU, Tassa sui rifiuti) per gli esercizi commerciali.

Quell’Amministrazione, su impulso del Vicesindaco, con delega alle attività produttive, e del compianto assessore Salvatore Perrone, restituiva all’uso pubblico il Castello angioino-aragonese, seppure per una breve estate, durante la quale al suo interno furono organizzati concerti e manifestazioni teatrali.

Chi non ricorda il Festival degli Ottoni, affidato alla direzione artistica del maestro Gianluca Gagliardi?

Come dimenticare l’afflusso, fino all’alba, di tanti giovani nel Centro storico, vivacizzato dalle gelaterie tradizionali, dalla musica dal vivo proposta dai fratelli Montebello, nel loro locale notturno, dal laboratorio di ceramica, che mi onoro di aver realizzato con fondi ministeriali per la prevenzione delle devianze giovanili? Sempre in quegli anni, l’Amministrazione di Centro-Sinistra otteneva importanti finanziamenti per il Centro Storico come: il Museo dell’amore, il consolidamento delle aree in frana in località S. Lucia e via A. Pepe ecc..

Successivamente, nella mia veste di consigliere comunale, ho proposto la “messa in sicurezza” del Castello e l’avvio delle procedure di acquisizione del bene al patrimonio pubblico.

La proposta, peraltro approvata all’unanimità in Consiglio comunale con delibera n.86/2010, ripresentata in data 21 marzo 2016, non è stata ancora attuata.

Tanto premesso, mi chiedo: coloro che non hanno avuto da ridire

  • quando i fratelli Montebello sono stati costretti a rinunciare alla loro attività commerciale,
  • quando è stato autorizzato il trasferimento dell’unica farmacia presente nel Centro storico,
  • quando non sono stati aperti i laboratori di falegnameria e ferro battuto, pure finanziati dal Ministero dell’Interno,

coloro che oggi assistono, in silenzio,

  • al degrado del Castello,
  • al ritardo nella realizzazione di opere finanziate da circa 10 anni,

come possono levare la propria voce a difesa del Centro storico, solo perché l’Amministrazione comunale si limita a convertire in euro e attualizzare le mille lire deliberate ben sedici anni fa per la sosta a pagamento, peraltro solo in Piazza Amellino e di durata superiore a 30 minuti?

Non basta che qualche artigiano esercente nel centro storico sia esentato, di fatto, dal rilascio di scontrini e ricevute fiscali?

Ma non è che il problema del centro storico sia costituito da qualcuno che vi risiede? Perché non accogliere, al loro posto, famiglie di immigrati? Riccardo Ugolino - consigliere comunale Pd - 10.08.2016

 

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