Raccontare la verità: sembra semplice ma non lo è. E' ciò che è stato ribadito più volte nel corso dell'incontro dedicato a Giancarlo Siani, il corrispondente ucciso dalla camorra  il 19 settembre del 1985,  tenutosi al Palazzo del Principe Lanza di Trabia, a San Nicola Arcella.

Ed il compito del giornalista, che è quello di informare, diventa un lavoro rischioso quando si tratta di narrare fatti che non devono essere raccontati. Oggi come allora.

"L'impegno del giornalista nel rispetto della legalità", questo il titolo dell'evento in ricordo del cronista, corrispondente per "Il Mattino" di Napoli, ha dato vita ad un'attenta osservazione su un mestiere complesso: quando, nel raccontare alcune storie ci si imbatte in realtà stravolte, questo comporta dei grossi rischi personali. Il giornalista che calpesta i piedi alle organizzazioni criminali, quanto dei malavitosi locali o dei politici di turno, consegna all'opinione pubblica una verità che disturba. E le conseguenze più immediate sono le minacce. Temi forti e testimonianze davvero toccanti, hanno caratterizzato gli interventi degli ospiti presenti. Fra questi, la storia di Michele Albanese, costretto oggi a vivere sotto scorta perché minacciato dalla 'ndrangheta, per cui "solo una grande rete solidale può contrastare il fenomeno delle minacce ai sindaci, ai giornalisti, al mondo dell'imprenditoria e a tutte quelle categorie sociali che con il loro lavoro lottano per liberare i territori dalle mafie".  Il ruolo della Stampa e delle inchieste giornalistiche è fondamentale per la crescita di una comunità, e il giornalista ha necessità di una tutela, ma il "fare rete", dunque, il consenso, diventano presupposti irrinunciabili per la collettività intera.

Al ricordo di Giancarlo Siani si è intrecciato il dipanarsi delle attente considerazioni del Referente regionale di "Libera", Don Ennio Stamile, del giornalista Ugo Manco, del Segretario dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, del Presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, del giornalista de "Il Mattino", Giuseppe Crimaldi, con la giornalista Diletta Aurora Della Rocca a moderare l'evento, e con le conclusioni del giornalista e conduttore radio televisivo Ugo Floro. Adriana Sabato - 14.07.2016