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Coop. Soc. “Ben-essere”: i lavoratori sono stati licenziati dalla Ctr PDF Stampa E-mail
Scritto da coop.soc. "benessere"   
Giovedì 19 Maggio 2016 11:20

In data 14 maggio 2016, “Il Quotidiano del Sud”, edizione di Cosenza, ha pubblicato una nota a firma dell’Amministratore unico della CTR, Casa di Cura Tricarico – Rosano, nella quale si legge che la “Ben-essere società cooperativa sociale a r. l.”, il cui contratto per la fornitura di servizi di pulizia (!?) con la CTR è scaduto il 31 marzo 2016,

avrebbe licenziato i suoi dipendenti “forse per problematiche interne alla stessa” e che “forse sarebbero state operate nei confronti dei lavoratori della cooperativa riduzioni salariali”.

Tali dichiarazioni per affermare che la CTR non avrebbe operato alcun licenziamento e che a tutti i suoi dipendenti sarebbe applicato il contratto nazionale AIOP sanità privata.

Quanto dichiarato dall’Amministratore della CTR è infondato : i dipendenti della “Ben-essere società cooperativa sociale a r. l.”, prestavano servizio presso la CTR, hanno perduto il posto di lavoro non per generiche “problematiche interne alla stessa” ma per la semplice ragione che la CTR non ha inteso rinnovare il contratto stipulato in data 1° aprile 2015 e con scadenza 31 marzo 2016.

Si precisa che relativamente al periodo ottobre 2011 – marzo 2015 il rapporto tra la Casa di Cura e la Coop. “Ben-essere”  non era disciplinato da alcun rapporto contrattuale e che pertanto i lavoratori, formalmente dipendenti dalla Cooperativa, erano de facto assimilabili ai dipendenti della CTR.

Poiché i lavoratori, dal 2011 al momento del loro licenziamento, erano di fatto alle dipendenze della CTR (era la Direzione sanitaria, infatti, a predisporre i turni di lavoro e a fornire le attrezzature e i materiali necessari all’espletamento del servizio), non c’è dubbio alcuno che l’Ispettorato del lavoro, cui gli interessati si sono già rivolti, imporrà la loro assunzione negli organici della CTR.

Per quanto riguarda i salari dei lavoratori, formalmente alle dipendenze della Cooperativa, di fatto alle dipendenze della Casa di Cura, chiariamo che, relativamente al periodo 2011 – 2015, in assenza di contratto tra le parti, era la Direzione sanitaria e amministrativa della struttura sanitaria che mensilmente, come da documentazione inoppugnabile gli  atti della Coop. “Ben-essere”, forniva gli elenchi del personale impiegato e il corrispettivo salariale spettante a ciascuno.

Nel periodo 1° aprile 2015 – 31 marzo 2016, in vigenza di un rapporto contrattuale, a fronte di un corrispettivo di € 25.000 mensili,  riconosciuto alla Cooperativa per servizi di pulizia (!?), la CTR pretendeva le prestazioni di ben 28 lavoratori, dei quali quotidianamente verificava la presenza in servizio.

Premesso che la CTR organizzava e controllava le prestazioni dei lavoratori, come fossero propri dipendenti, chiunque abbia una qualche dimestichezza con i numeri comprende che € 25.000 mensili, detratti gli oneri previdenziali e assistenziali, gli accantonamenti per il TFR, la 13° mensilità, le ferie, comportavano per i lavoratori un salario di circa € 600.

Ma mentre la Cooperativa assegnava ai lavoratori mansioni e orari di servizio corrispondenti ai salari erogati, apprendeva, successivamente al loro licenziamento, che la Direzione sanitaria e amministrativa della CTR imponeva mansioni e orari di servizio diversi da quelli per cui erano stati retribuiti.

Com’è naturale, la Cooperativa ha chiesto alla CTR la differenza tra le somme percepite e quelle realmente spettanti, allo scopo di liquidare ai lavoratori il corrispettivo delle prestazioni aggiuntive svolte.

Non è forse vero che un barelliere svolgeva la mansione di muratore, che qualche portantino era utilizzato nel servizio mensa, che i turni di servizio degli addetti alle pulizie e degli OSS, di durata mai inferiore alle 5 ore giornaliere, erano predisposti dai responsabili di reparto e/o dalla Direzione della CTR?

Peraltro, oltre a tali somme, che saranno quantificate dai legali, poiché l’Amministratore unico sostiene che la struttura sanitaria nulla deve alla Cooperativa, si coglie l’occasione  per informare l’opinione pubblica che la Coop. Soc. “Euroservice 3000”, relativamente all’anno 2010, vanta un credito di € 77.770,98 , che la Coop. Ben-essere vanta un credito di oltre € 100.000 relativamente agli anni 2011 – 2016.

Nonostante il credito maturato annuo ammonti complessivamente ad oltre € 177.770,98, gli amministratori della Cooperativa “Ben-essere” si sono impegnati a corrispondere ai lavoratori l’intero TFR maturato entro il mese di giugno 2016.

Siamo certi che tutti i lavoratori assunti nell’Istituto “Ninetta Rosano”, divenuto successivamente CTR, hanno percepito, dopo il pensionamento, il TFR maturato?

Siamo certi che lo percepiranno i lavoratori ancora in servizio? La domanda è solo retorica. Coop. Soc. “Ben-essere” - 19.05.2016

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