Non è  trascorso un anno dall' incontro con il Maestro Giuseppe  Maria Maradei nel Salone del Circolo cittadino di Castrovillari.

La sua partecipazione straordinaria, con l'interpretazione del V canto dell'Inferno dantesco, si traduce sin da subito in un' avventura fatta di simpatia e di stima reciproca. E' la prima presentazione del libro dedicato a Dante, e sono onorata e inconsapevolmente travolta da un'ondata di emozioni incredibili, nell'accorgermi di quanto grande sia la sua arte, quando ascolto i versi danteschi da lui declamati. Arte e vita che si intrecciano indissolubilmente e conferiscono al Maestro quella discreta pacatezza e quello sguardo da vero professionista, che fanno di lui un grande attore: e bravo professionista lo era davvero. Lo era perché il Maestro oggi dopo una grave malattia, purtroppo ci ha lasciato.

Dopo il Diploma di attore, il Maestro Maradei aveva approfondito i suoi studi di drammaturgia e commedia con i "grandi" del palcoscenico teatrale, Eduardo De Fillippo, Giorgio Strehler, Dario Fo, solo per citarne alcuni. Ha sempre recitato con compagnie primarie nazionali, offrendo la sua voce e le sue capacità interpretative a diversi spettacoli ed anche a lavori radiofonici anche in Rai. Nel suo ricco e variegato curriculum è citata la sua  Castrovillari, che ha visto grazie a lui, la nascita del "Teatro della Sirena" (Libero Teatro Popolare d’Arte di Calabria Citra) di cui è direttore artistico e capocomico. L’intera città, scrive il sindaco della cittadina, Mimmo Lo Polito, piange "un’altra pregnante umanità di questo mondo dell’espressività".  Le amicizie molto spesso trovano seguito grazie ai social. E così è stato; nei suoi messaggi mi pare di leggere l'oscuro presagio di una fine arrivata troppo in fretta, ed è nel suo profilo che scorgo l'immagine del "Viandante sul mare di nebbia" … un personaggio con la sete d'infinito, un emblematico personaggio in continua ricerca: la notizia della sua scomparsa mi lascia un gran senso di vuoto e insieme il desiderio di pensarlo in un mondo più vero. Adriana Sabato - 16.04.2016